13: Il passato che ritorna

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Lynn prese la propria divisa e nascose la pistola che nascondeva da tempo, temeva di un loro possibile ritorno e per ciò era pronto a difendersi, sentiva su di sé un'aria alquanto pesante.

Era quasi ansioso che qualcuno sbucasse dall'angolo e lo ammazzava mentre percorreva le vie della città, odiava le gang e anche i loro possibili riti per farne parte.

Scacciò via il ricordo ed entrò nella pizzeria, finse un sorriso e saluto i Toy, Puppet, JJ, BB e Mangle.

Puppet non ricambiò ovviamente e stava seduto nella scatola, pensieroso come sempre però notò benissimo il finto sorriso che usava Lynn per mascherare i propri ricordi e divenne sospettoso così lo seguì cercando di non farsi vedere dagli altri.

Lo vide sedersi ed assumere uno sguardo cupo come se qualcosa lo stesse divorando dall'interno, qualcosa di cui si odiava e così si avvicinò e quando Lynn lo illuminò icontinuo ad avanzare.

Lynn cercava di capire<Dovresti essere nella tua scatola! Perché non sei là??> Puppet s'indico la propria testa, rispose neutro<Toy Chica a tolto a ciascuno di noi il chip quindi sei senza difese ma, fingeremo che le cose rimangono così come sempre...> Lynn lo scrutava cautamente e sussurrò<Cosa sei venuto a fare?> Puppet si sedette sulla scrivania dandogli le spalle<Cos'è che ti turba Lynn?>.

Il ragazzo sospirò, quella marionetta a volte era molto acuta, gli raccontò della gang<Ora ho con me la pistola... ho paura che i bulldozer vogliano finire ciò che avevano iniziato...> Non lo lasciò finire che lo abbracciò, lasciandolo di stucco, ricambio l'abbraccio e sgorgarono alcune lacrime<C'è dell'altro...>

Due giorni prima dell'arresto dei calabroni

Lynn si era sistemato il berretto e si stava guardando allo specchio, indossava una camicia bianca e dei jeans. Era a casa del boss, lo aveva convocato e temeva seriamente che lo avessero scoperto dopo la loro ultima litigata.

<Ehi! Vieni o no?> Berry lo chiamava mezzo fatto di cocaina e barcollava allegro, una volta avrebbe ridacchiato, adesso non più.

<Andiamo e non svenire Berry> La villa del boss era grande e si diressero nel seminterrato, gli era stata sempre vietata una porta e per la prima volta Carl, il braccio destro del boss gli puntò la pistola in faccia.

Lynn sentì il cuore balzargli in gola, spaventato, Carl si spostò e ordinò<Per entrare definitivamente in famiglia, entra lì e divertiti con la carne fresca appena pescata... o muori> Lynn comprese tutto quando sentì i singhiozzi femminili provenire dalla stanza.

Sgranò gli occhi e non poteva opporsi, oltrepasso la porta e con suo grande orrore lo fece, non dimenticando mai lo sguardo della ragazza, urlando "Aiuto".

Alla polizia provò a scusarsi con lei, ma il padre di lei per poco non lo ammazzò di botte. Deitra diede a quelle persone dei soldi solo per chiedergli di allontanarsi da loro.

Avevano sofferto entrambi i ragazzi.

Presente

Lynn finì di raccontare e andò in bagno lasciando senza parole la marionetta.

Lynn si pulì la faccia dalle tracce di lacrime e per il resto della nottata alquanto tranquilla non successe assolutamente nulla, solo i sguardi preoccupati di Puppet lo distrassero ogni tanto per poi ignorarlo.

Come suonarono le 6, Lynn rientrò all'ufficio e stava per andarsene quando Puppet lo attendeva nel corridoio<Non è colpa tua... eri costretto... io non lo fui...> Lynn lo guardò confuso e Puppet non aggiunse altro se non un breve saluto e se ne ritorno nella scatola.

Lynn uscì e andò a casa, camminò senza incontrare nessuno, come arrivò a casa vide Deitra sveglia ad aspettarlo in soggiorno<Che ci fai a quest'ora sveglia?> Deitra si alzò e gli si avvicinò, sibilo furente<Dov'è...> Lynn non capì a cosa si riferiva e Deitra a sorpresa gli sfilò la pistola nascosta sotto la maglia<Pensavi veramente che non mi ero accorta che nascondevi la pistola in casa?! Perché cazzo te la sei portata fuori?!> Lynn era rimasto sorpreso e non sapeva come rispondere.

Deitra iniziò a piangere<Non dirmi...che hai ricominciato...> Lynn l'abbracciò subito ed esclamò contrariato<Non pensarlo nemmeno!...So solo che i bulldozer hanno un preso un territorio qui vicino, ho paura che possa accadere qualcosa sorella> Deitra aveva sgranato gli occhi per la rivelazione ed annuì comprensiva<D'accordo... ma non usare quell'arnese, mai! Promettimelo><Te lo prometto> Deitra e Lynn andarono a dormire in camera assieme, abbracciandosi come dei fratelli.

Si addormentarono entrambi.

Lynn mentre dormiva, iniziò ad sognare. Si trovava nella pizzeria del '83 e ciò lo spaventò, vide benissimo Fredbear sporco di sangue e il bambino senza una parte di cranio giocare tranquillamente a carte.

Lynn si avvicinò cautamente<...tu?...David sei proprio tu?> Il ragazzino si voltò e i suoi occhi s'illuminarono<Lynn...> Sotto lo sguardo di Fredbear i due si abbracciarono, Lynn scoppiò a piangere<Scusami se non ti ho salvato...perdonami><La colpa non è tua... mio fratello non mi avrebbe mai voluto morto... devi dirgli che la colpa non è sua> Lynn lo guardò sorride, cercando d'ignorare la parte di cervello viva ed esposta che continuava a muoversi, ben visibile, mormorò<Di chi è la colpa?><Devi cercare il Purple guy, è lui il responsabile dei cinque omicidi, compreso il mio. Fredbear non mi avrebbe mai morso se qualcuno non avesse premuto il comando...devi fare però prima una cosa...> Lynn lo guardò sempre più confuso.

Purple guy?

<Dimmi tutto> Fredbear si avvicinò a loro e si aggiunse, la sua voce era profonda<Devi cercare la mia versione più avanzata, lei stessa è abbandonata, devi liberarlo dai...dai..> L'animatronic mise la sua grande mano sulla fronte, perplesso.

David finì<Dai Nighmare... la mia parte di mente è nascosta lì, prendila e sfida quegli esseri... ogni notte... Fredbear e gli altri... si trasformano e mi danno la caccia, sono anni ormai che mi ammazzano in questo tremendo limbo. Per favore... interrompi tutto ciò. Devi salvarmi un ultima volta>

Lynn annuì ma senti qualcosa di appuntito sulla spina dorsale, si voltò e i suoi occhi si fecero grandi di paura: Fredbear aveva gli occhi rossi, la pancia era come una mandibola, era pieno di canini ed il suo aspetto era rovinato<NOW KID, IT'S TIME TO GO!!!> Degli artigli trafissero Lynn.

Lynn si risvegliò tutto sudato, ora sapeva cosa fare.

Black FreddyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora