<Siamo sicuri che non mi scoprono, stupido Nighmare?!> Era totalmente teso da rivolgersi in quella maniera a Nighmare Black, il quale stava tranquillamente nella testa di Black, dopo avergli comunicato un laboratorio militare nel bel mezzo del deserto del Mojave, Black stava su una trave di un hangar, sotto di lui ci stava un jet militare se le cose si fossero messe male lo avrebbe fatto esplodere, attivando un missile difettoso su un tavolo delle riparazioni, del quale era ancora disarmato, il che complicava tutto.
<L'unica cosa certa e che dopo un piccolo hackeraggio sappiamo che qui stanno elaborando un progetto più piccolo di cui a noi c'importa solo degli attrezzi> Black sapeva che ci lavoravano molte menti brillanti e con questo sapeva che un laboratorio sarebbe stato molto sorvegliato.
Bastava che entrassero nella sala server e si connettesse mandando un noioso filmato alle guardie di sicurezza e agire indisturbato.
L'unica cosa che non sapeva era la sala server anche se percepiva dove avrebbe potuto trovarsi, il laboratorio invece era sottoterra, e si poteva accedere dall'edificio soprastante: il centro di comunicazioni, pullulante di marines alle due di sera.
Black, scese dalla trave attentamente, cercando di non emettere nessun rumore nonostante costume ed esoscheletro pesavano, assieme ad un corpo in putrefazione.
Black si muoveva tra i corridoi disturbando qualche telecamera, sapendo che stava insospettendo la sicurezza, in parte si era infiltrato nel sistema, attaccandosi alla testa un'antenna wirless, trovata in discarica, ma abbastanza utile al momento per rimanere in contatto con le telecamere e sfruttarle al suo vantaggio.
Sapeva dove si muovevano le guardie e che ronde facevano, però era pronto ad infiltrarsi in una stanza se un gruppo di marines fosse venuto a cercare ciò che disturbava le telecamere.
<Fai piano! Due gruppi di soldati ci stanno chiudendo agli opposti del corridoio!> Avvisò nervoso Nighmare Black, l'orso nero digrignò i denti, teso, si guardò attorno in cerca di una via di fuga ed entrò nell'unica porta possibile e si ritrovò nella mensa e in lontananza c'era l'entrata per la cucina, Black si mosse più silenziosamente possibile a passo svelto con i circuiti in surriscaldamento per l'agitazione.
Il suo cuore continuava a pulsare nonostante fossero passati anni, animando un corpo oramai robotico con chissà con quale liquido era diventato con lo scorrere del tempo.
Distratto dai suoi pensieri sbatté ad un tavolo<Merda!> Sussurrò incazzato a sé stesso.
<Ehi! Avete sentito?> Dei passi in lontananza iniziarono a sentirsi quando varcarono la porta, Black si mise nell'angolo più buio e rimase immobile, molti occhi scrutavano la sala.
<Accendete le torce, ragazzi> Dei fasci luminosi iniziarono a vagare nella sala mentre Black si teletrasportò alle loro spalle.
Doveva agire.
<AH-AH-AH!> I soldati s'irrigidirono come sentirono quella risata alle loro spalle, non osavano voltarsi visto la risata era giunta dietro di loro, dal suono demoniaco e con l'odore di putrefazione aumentava certamente i loro dubbi.
Black afferrò una spalla di uno di loro e sibilò minaccioso<Vi ucciderò se emetterete solo un suono o darete l'allarme... dov'è il laboratorio?> Il soldato guardò la mano di animatronic e provò a voltarsi, ma il sibilo della spada-microfono squarciò l'aria, attirando la loro attenzione<Non costringermi a farlo> Un soldato rispose al posto del compagno<N-Non te lo diremo mai...> Black fra sé e sé pensava "Così deve essere un soldato americano, bravo" Ritrasse la spada e mollò la presa, i soldati si girarono vedendo solo degli occhi rossi e una strana figura di orso<Non sono venuto qui per far del male, devo solo rubare alcuni oggetti dal laboratorio...perdonatemi> Con l'ultima frse si teletrasportò dietro di loro e diede delle botte in testa facendoli svenire.
<Adesso li verranno a cercare...> Costatò Nighmare Black, iracondo.
<Disturberò tutte le telecamere e prenderò tutto ciò che mi sarà possibile, andiamo...> Si teletrasportò all'ingresso della sala di controllo e si diresse verso il pannello di controllo e prima che qualcuno lo potesse vedere e sentire, sferrò un pugno interrompendo le comunicazioni e teletrasportandosi di sotto e qui rimase sorpreso di vedere due uomini con tute anti-radiazioni che facevano dei controlli su una roccia opaca, avanzò verso di loro i quali si girarono e caddero a terra per lo spavento<Cosa vi serve per contenere le radiazioni di quella pietra, prima che prendo ciò che mi serve?> I due erano rimasti ammutoliti e Black alzò gli occhi al cielo e scrutò la sala e prese un cilindro di titanio e lo mise dentro, sigillandolo. <Andatevene prima che decida la vostra sorte> I due scienziati non se lo fecero ripetere e corsero via come forsennati.
Black iniziò a raggruppare delle basi di metallo, oggetti in vetro, tenaglie, bisturi, qualsiasi cosa che gli saltasse all'occhio, tra cui un'enorme teca di vetro cilindrica, utile per i suoi scopi.
Iniziò a teletrasportare tutto nella sua stanza apposita e fu abbastanza veloce di finire prima che dei soldati spalancarono la porta ritrovandosi la sala semi-svuotata.
Per Black fu una vittoria importante anche se aveva consumato molte energie per riuscire a teletrasportare in particolare le bombole e la teca di vetro enorme.
Chiamò a sé gli Endo e ordinò come posizionare cavi e oggetti, iniziando ad usufruire della sorgente sotterranea per l'acqua che serviva per riempire la teca.
Usò le bombole apposite per ossigenarla e fece delle ricerche con il computer per capire tutte le formule che servivano ad ogni suo scopo.
Nighmare Black sfregava gli artigli impaziente sull'opera che nel giro di un anno avrebbe preso forma.
Assomigliava moltissimo al Black del '87, ma fu difficile creare Nighmare Black per via delle cosiddette modifiche alquanto complicate, oltre perché dovettero rubare un'altra teca.
Puppet, Golden e gli altri animatronic erano i testimoni di una ricerca unica di cui subito si pensò anche ad un corpo per Golden e Puppet che rifiutarono: non erano come lui, loro erano delle anime e non così tanto legati ai circuiti.
Black osservava entrambe le teche con i due corpi collegati ad dei tubi per respirare, commentò perplesso<Come possiamo rianimarci in quei corpi?> Nighmare Black riuscì a fatica a comparirgli davanti, i due orsi meccanici si guardavano pienamente concentrati al loro obiettivo.
Nighmare Black indicò la testa<Dobbiamo togliere alcuni organi come il cervello e cervelletto e sostituirci meccanicamente al loro posto...> Black osservò il Nighmare preoccupato<E tu come farai? Sei un Nighmare...> L'altro gli rispose pressoché ironico<Io sono la tua anima gemella caro, il mio spirito lo prenderà a forza quel corpo, fidati>.
Due settimane dopo
Golden teneva il respiratore<Respira?>
Puppet<Che ne so!>
Black iniziò a tossire fortemente, spalancò gli occhi umani e si rialzò di scatto, non riusciva a parlare, si sentiva mancare il respiro.
Golden<WOW! Vacci piano col tuo nuovo corpo fratello!><S...S...Sto...Bene....> Iniziava a respira a fatica mentre il suo cuore meccanico pulsante nella vera carne, si guardo le mani e si toccò la faccia, si volse verso l'altro lettino e lo trovò vuoto, sorrise.
Puppet incrociò le braccia perplesso<Ora hai tutto ciò che volevi, giusto?>
Black lo guardò, ridacchiando<No... Ho bisogno dei vestiti, prima!>
Ciao ragazzi! Volevo chiedervi se volete che continui Zombieman, grazie e buona lettura!
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Black Freddy
FanfictionLynn, ragazzo di colore, scoprirà che ciò che assistè nel 1983, nella Freddy Family Diner, si ripercotuerà negli anni avvenire nelle future pizzerie, unendosi a ciò che lui presto considererà come un dovere verso di essi. "Loro...sono la mia famigl...