Capitolo 23

40 5 1
                                    

''Che ti prende?'' mi domanda Isabella,aprendo la porta di camera mia.Sono irritato,quella telefonata mi ha fatto girare i coglioni,e poi lei sembrava cosi' contenta,mi chiedo chi possa averla telefonata.

''Non si usa più bussare?'' rispondo secco,grattandomi la testa e allontanandomi dal sacco.Le nocche sono un pò arrossate,ma ci sono abituato.

''Che cos'hai?'' mi chiede ancora,avvicinandosi di più a me.La sorpasso,non ho voglia di parlare in questo momento.Stavo dormendo cosi' tranquillo con lei appoggiata  al mio petto..ma ovviamente qualcuno deve sempre rovinare i rari momenti in cui sto bene.
"Niente,sta' tranquilla" sbotto,non me ne importa niente se le mie risposte la fanno dispiacere,ho detto di non dover affezionarmi e non lo farò.Mi farei del male,e non ne ho intenzione.

Faccio per uscire dalla porta,scansandola,ma lei mi prende la mano impedendomi di andarmene.
Al suo tocco non sento niente,l'indifferenza totale,a differenza di prima.
La guardo per un istante,poi ritiro indietro la mano.
"Che cosa fai?"le chiedo con tono basso.
Non mi piace questo contatto così frequente,sono un lupo solitario,non ho bisogno di questi tipo di approcci.
Mi guarda per un momento,i suoi occhi verdi sono grandi,in questo momento un po' arrossati.
"Ehm niente,scusa" mi lascia la mano e io esco dalla stanza,quando mi squilla il telefono.

"Pronto?"
"Jack,sono Jessica.Possiamo vederci?"
Questa non me l'aspettavo proprio.
"Perché?" Le domando freddo,non vedo il motivo per il quale voglia parlarmi.
State insieme,ricordi?
Giusto.
"Va bene,dieci minuti e sono da te"
Isabella è rimasta di sopra,spero sia almeno uscita dalla mia stanza,ma ormai non me ne importa quasi più.
Esco di casa e vado da Jessica,sono proprio curioso di quali stronzate si inventerà pur di passare dalla parte della vittima.

Isabella.
Jack mi ha lasciata sola,in mezzo alla stanza.La sua mano è scivolata via dalla mia in un soffio,non so perché se la sia presa tanto.Non posso parlare al telefono,adesso?Era solo Daisy..
Quel ragazzo proprio non lo capisco,e sinceramente,ora come ora,non ci tengo nemmeno a capirlo.
Scendo di sotto a bere un po' d'acqua,ma mi accorgo che sono sola.
Dove sarà andato?No,non mi interessa.
Fin dall'inizio non ho mai voluto avere niente a che fare con lui,e fino a mezz'ora fa stavamo dormendo abbracciati.
Non sono una di quelle tipe che si rimangia ciò che dice,devo controllarmi,davvero.
Apro la credenza e prendo un bicchiere,lo appoggio sul lavandino e apro il frigo per prendere una bottiglia di acqua.
Se quel Jack pensa di avere il controllo della situazione si sbaglia di grosso,anche se mi sto facendo trascinare un pochino troppo..
Non faccio in tempo a riempire il bicchiere che mi cade sul pavimento.
"Merda!" Non ci poteva mancare questa,ovviamente!
Non che me ne freghi qualcosa del bicchiere rotto,ma non faccio altro che combinare guai..

Una volta raccolti tutti i pezzi di vetro,rinuncio a prendere un altro bicchiere per bere e salgo su in camera.
La luce che entra dalla finestra é poca,ha smesso di piovere ma il cielo è ancora di un grigio insolito.

Mi siedo alla scrivania,davanti al computer e guardo l'ora.Manca un quarto d'ora alle cinque,poi noto che mi sono arrivate alcune email.

"Magari la casa editrice di Denver mi ha spedito la traccia." Penso,sperando che sia proprio così.
Le guardo tutte,la maggior parte sono pubblicità e avvisi da parte della biblioteca di New York.
Scendo fino in basso,quando finalmente la vedo.Mi spunta un sorriso immediato e apro immediatamente la cartella.

"Cara Miss Lewis,vogliamo informarla che la casa editrice di Denver,ha letto la sua opera,ritenendola degna di una futura pubblicazione,ma vogliamo avere la conferma che lei sia davvero una professionista,perciò,come già sa,qui sotto troverà la traccia di un testo che dovrà sviluppare in un mese o poco più,se necessario.
Nulla di grosso,vogliamo solo verificare ulteriormente le sue capacità."

"Non ci posso credere,sta succedendo davvero!" Urlo alzandomi dalla sedia di scatto,dal pavimento passo in un lampo a saltare sul letto,poi di nuovo per terra.
Dio mio,non posso credere che il mio libro verrà pubblicato al novanta per cento,sono così felice che non riesco a realizzare,devo assolutamente parlarne con qualcuno.
Perché quando succedono queste fantastiche cose sono sempre sola in casa?!
Decido di chiamare subito Christian.
Il telefono squilla per qualche minuto,ma dopo risponde.

"Ehy Bella"
"Chris,non ci crederai mai.
Finalmente la casa editrice di Denver,mi ha inviato la traccia da presentare tra solo un mese e sono più che contenti del mio libro,tanto da poterlo pubblicare!" Parlo talmente veloce che appena finito,mi accorgo di avere trattenuto il respiro.
"Complimenti Bella!Sono feliccissimo per te,davvero.Su che cosa dovrai scriverlo quel testo?" Oh oh,ero così presa dalla bella notizia che non ho finito di leggere la mail.
"Beh.."
"Non l'hai letta,giusto?" Domanda in modo ironico,ridendo.
"No,ma la leggerò più tardi.Devo ancora realizzare il fatto che probabilmente il mio libro sarà pubblicato"
Adoro parlare al telefono con Chris,riesce sempre a farmi sorridere e mi supporta in ogni momento,capendomi senza il bisogno di spiegargli tutto per filo e per segno.
Ci sarà sempre per me,e io ci sarò sempre per lui.Spero solo che per lui non sia difficile starmi accanto nonostante ciò che mi ha detto..
"Isa,sono a lavoro.
Ci sentiamo più tardi,okay?" Non ci avevo pensato,sta lavorando e io l'ho disturbato.
"Oh,scusa Chris..ma aspetta." Lo blocco un istante.
"Quando parti?"
"Fra due giorni,mi manchi."
"Mi manchi anche tu"

Un attimo di silenzio e di nostalgia ci assale,ma poi lui prosegue:
"Ti mando un messaggio più tardi,va bene?"
"Si,ci sentiamo dopo."
Attacco la chiamata e lascio il telefono sulla scrivania,decidendo di scendere un po' in soggiorno a leggere.
Dovrei studiare,essendo indietro con il programma avrò molto da recuperare.
Mi blocco sulla soglia della porta,quando decido di dover leggere assolutamente la trama del testo che dovrò iniziare a scrivere in questi giorni.
Scosto la sedia girevole,risiedendomi nuovamente sopra e riaprendo la pagina sulla quale c'è scritta la traccia.

   "Un racconto simile al fantasy,che parli di due personaggi,di sesso opposto,intrappolati insieme e costretti a vivere un'avventura fantastica,conoscendosi sempre di più e approfondendo la loro conoscenza verso l'altro,immergendosi così in una storia d'amore che li porti alla conclusione di un viaggio meraviglioso   in..."
"Wow" rimango a bocca aperta,sembra bella e interessante,intrigante.
Domani andrò a comprare un blocchetto di appunti per annotarci ogni pensiero legato alla realizzazione di questa storia.Non vedo l'ora di cominciare.È merito di Brendon,se non avessi avuto l'aiuto di quest'uomo che per un attimo ho pensato volesse rimpiazzare mio padre,non ce l'avrei mai fatta.

Chiudo il computer,e decido finalmente di andare di sotto,per leggere qualcosa.
Avendo finito "Fallen",prendo "Piccole Donne",dalla grande libreria affiancata al muro.Questo libro l'ho letto già una volta,ma è così bello che rileggerlo non mi dispiace affatto.

Scendo le scale,e vado dritta verso il divano in pelle bianca di fronte alla televisione,immergendomi completamente nella lettura di questo romanzo.

Spero vi piaccia anche questo capitolo,ho già pensato a come continuare la storia,e se continuerete a seguirla non ve ne pentirete :3

     

Dal niente al tutto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora