Capitolo 33

47 6 6
                                    

"Basta Brooke,la devi smettere di fare sempre la vittima,sono dieci anni che va avanti questa storia,é successo già due volte!Adesso basta,ti ho avvertita.Spero continuerai la tua vita,evitando di fare la puttana in questo modo!" Grida papà con le valigie in mano,mia madre è sulle scale immobile,come se l'avessero imbalsamata.
"Aspetta Harry!" Mio padre sta uscendo dalla porta,e la mano di mia madre lo tira per la larga camicia a quadri.
Io sono sulle scale,a guardare quell'orribile scena con occhi sbarrati e la bocca aperta.Che cosa succede?Perchè papà sta andando via?
"Lasciami Brooke!" I miei genitori si stanno urlando addosso,fuori è buio e io ero pronta per andare a dormire,ma quelle grida andavano avanti già da troppo tempo,così sono scesa di sotto.
Mia madre piange disperata.Che cosa posso fare io?Ho solo otto anni!Mi tappo le orecchie con le mani,e sento gli occhietti bruciare.
La porta sbatte fortemente,facendo cadere un quadretto che era attaccato al muro.È la foto di me,mamma e papà al parco divertimenti,due anni fa.
Ricordo di essermi divertita come non mai,poi papà aveva chiesto a un passante con uno strano cappello di scattarci una foto.

Apro gli occhi di scatto piangendo,non vorrei far rumore ma non riesco a trattenermi.
Da quando ho conosciuto Brendon questi brutti sogni non fanno altro che tormentarmi ogni notte.Sarà il pensiero di mia madre con un' altro,oppure il pensiero che non stia dormendo nel mio solito lettino,ma fatto sta che sono parecchie notti che non dormo a sogni tranquilli.

Bevo un sorso d'acqua dalla bottiglia che avevo affianco al letto,per calmarmi un po'.
Sto ancora piangendo,le mie guance sono completamente bagnate e sento gli occhi gonfi.
"Bell,ehi,che cos'hai?" La porta di questa camera si spalanca,presentandomi Jack.Ha ancora la felpa di prima,con dei pantaloni larghi.
Rimango un po' spiazzata vedendolo d'impulso,ma mi getto subito tra le sue braccia,stringendolo come non ho mai fatto.
"Shh,Bell,va tutto bene"
Piango disperata sul suo petto,mi dispiace tanto averlo svegliato mentre dormiva.
"Jack.." cerco di parlare,ma mi escono solo singhiozzi.
"Sono qui" mi stringe al suo petto accarezzandomi la testa,poi si stacca un po' e mi tira su il mento con la mano.
Ad illuminarci solo il chiaro di luna che risplende dalla finestra.
Mi asciuga una lacrima con il pollice,poi mi tiene le mani sulle guance e mi guarda fissa negli occhi.
Splendono.
"Torna a letto,dai" non voglio tornare a dormire in quel letto,sarei dominata da altri incubi del genere.
"No Jack,non lì" dico indicando il grande letto sfasciato.Mi guarda confuso,ma poi sembra intendere qualcosa.
"D'accordo,vieni con me"
Mi prende per mano e usciamo dalla stanza.
La sua è calda,e stringe la mia,piccola e fredda.
Apre la porta della sua camera facendomi entrare per prima,poi entra lui e lascia la porta socchiusa.
"Che cosa..?" Domando con un filo di voce,non capisco il motivo per il quale mi abbia portata in camera sua.Pensa che potrà deridermi meglio qua dentro?È divento il posto ufficiale per le prese in giro,ormai.
Dalla grande finestra si riesce a vedere tutta la città illuminata,il sacco da box è dondolante e un guantone è caduto per terra.Un libro è sul comodino.
È tutto in disordine,ma in questo momento è la cosa di cui mi importa meno.
"Dormi qui,okay?" Mi dice mostrandomi il letto.
"Insieme?" Mi turba il fatto di dormire con la stessa persona che qualche ora fa mi ha presa in giro,fregandosene altamente.
"Beh,di là c'è sempre il tuo bel letto ad aspettarti.."
La luce è spenta,solo la luna riesce a dare un po' di luce.
Si lancia sul letto e sistema un po' le coperte.Io lo seguo,non avendo altra scelga,se non dormire sul pavimento.Mi viene istintivo abbracciarlo subito,come se avessi una calamita che mi stia attraendo a lui.
Sto ricominciando a piangere,Jack ricambia l'abbraccio e mi prende una mano,coprendomela totalmente nella sua grande.Il calore che mi dà il suo corpo è fantastico.
Mi sciolgo dall'abbraccio lentamente.
"Scusa" dico,mortificata da quell'impulso.
"Che cosa hai sognato?" Domanda accarezzandomi la guancia.
Non voglio dirglielo,odio raccontare il litigio successo tra i miei genitori.
Abbasso lo sguardo e lui non ribatte.
"Me lo dirai domattina,dai."
La mia testa è poggiata sul suo petto,le nostre mani intrecciate.Sono rannicchiata a lui,e mi sento al sicuro,lontana da ogni mia paura.

"Hai freddo,Bell?"
In realtà si,sto congelando,ma non glielo dico così esplicitamente.Sono ancora troppo scossa.
Tremo addirittura.

Annuisco piano e lui si scansa un po',lasciandomi spiazzata per un secondo.
Si toglie la grande felpa di Harry Potter,e me la da,restando a petto nudo.
Adesso sono ancora più in imbarazzata.
"E tu..non hai freddo?" Gli chiedo cercando di rifiutare la sua felpa,ma sembra stare a posto così.
"No,mettila tu"
Mi metto seduta e infilo la felpa.Da in piedi mi arriverà alle ginocchia,ne sono sicura.
Le maniche sono molto lunghe,ma riescono a riscaldarmi all'instante con il calore preso prima da Jack.
Ci rimettiamo nella stessa posizione di prima,addormentandoci insieme.

Ero molto ansiosa di creare anche questa parte per me molto bella e piena di emozioni.
Vi piace?

Dal niente al tutto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora