Brendon mi guarda sbigottito,i suoi occhi sono rossi e il suo viso è diventato immediatamente pallido.
La donna affianco a lui abbassa la testa,prendendo il drink sul bancone e finendolo tutto d'un fiato.
Pretendo una spiegazione,lo sapevo che c'era sotto qualcosa.
"Allora?" Lo incalzo,alzando la voce.
"Sh,Isabella.Abbassa la voce,stanno guardando tutti."
Si guarda intorno mentre pronuncia quelle parole,porgendo un gesto di scuse ad un tavolino occupato da due anziani che pranzano.
"No,non abbasso la voce,così tutte le persone qua dentro possono rendersi conto di che individuo schifoso sei!"
Urlo ancora più forte,dando un occhiata ad Allison che é ancora seduta al nostro tavolo.
Brendon si alza dal suo sgabello sfilando la mano dal punto in cui l'aveva poggiata.
È molto più grosso e alto di me,perciò appena si alza mi incute timore e mi sento forzata a fare un passo indietro,ma lui si avvicina.
Si inumidisce le labbra un secondo guardandomi fissa negli occhi.
"Ascoltami bene,bambina.
Sono qui per far fare un colloquio a quella donna.
Tua madre è convinta di questo,perciò se osi solo fare parola con lei di ciò che hai visto,non solo non avrai più la tua opportunità per far pubblicare il libro che stai scrivendo,ma il resto della tua vita in quella casa per te sarà un inferno."
Mi sento come immobilizzata,davanti al suo fiato che sa di alcol e di fumo.
"Mi..mi stai minacciando?"
Balbetto,con voce spezzata.
"Chiamala come ti pare,penso di essere stato chiaro."
Indietreggia da me,dandomi due schiaffeggi sulla guancia e scoppiando in una risata.
Vorrei tanto togliergli quel sorriso orribile dalla faccia.
Se solo lo sapesse mia madre..magari considererebbe l'idea di tornare a New York,ma così facendo perderei l'opportunità di pubblicare il libro che ho quasi terminato.
La mia mente viene invasa da Jack per un attimo.
Perderei anche lui,pensandoci meglio.
Oh ma andiamo,non sarebbe una grande perdita..almeno credo.
Mi sembra passata un'eternità,invece sono ancora in piedi davanti a quest'uomo e alla puttana affianco a lui.
Inghiotto la saliva,faccio in dentro le lacrime che stanno per uscire e lancio un occhiata ad Allison,che sta prendendo la sua roba.
"Vaffanculo."
È l'unica parola che riesco a pronunciare a questo schifoso,lurido uomo che si è trovata mia madre.
Dopodiché corro fuori,scoppiando in lacrime."Ehy,scusa!"
Una voce femminile chiama la mia attenzione.
Mi volto,quando vedo una ragazza e un paio di ragazzi con in mano un macchina fotografica.
Abbasso la testa cercando di asciugarmi le lacrime con le dita,anche se sono sicura che il mio trucco si sia sbavato e che il mio viso quindi sarà completamente nero.
"Ehm si.." rispondo avvicinandomi.
La ragazza ha i capelli corti rossi e un sorriso allegro appena mi porge la macchina fotografica.
Click
"Ecco qua"
"Grazie mille"
Risponde uno dei due ragazzi,è moro e i suoi occhi sono altrettanto scuri.
Mi guarda per un attimo in più,mettendomi in imbarazzo.
Sono davvero in condizioni così brutte?
"Di niente" rispondo,accennandogli un mezzo sorriso che mi costa oro e oro.
Lui mi sorride,dopodiché corro verso casa.Arrivo fuori al grande cancello,quando mi accorgo che non ho nemmeno le chiavi per entrare.
Sono dentro alla borsa,naturalmente,che ho lasciato al locale.
Metto le mani nelle tasche dei pantaloni,quando noto di avere il pacchetto di sigarette che qualche sera fa mi hanno comprato i ragazzi.
Cerco l'accendino sprofondando le mani nelle tasche,ma niente.
Sussulto appena,aprendo il pacchetto,lo vedo li dentro.
Mi guardo in torno,è tutto deserto.
Ma se ci fosse mia madre in casa?O se Brendon tornasse da un momento all'altro per assicurarsi che io abbia tenuto la bocca chiusa?
Mi sposto in un angolo circondato da siepi,mi siedo su un muretto e porto la sigaretta alle labbra,accendendola.
Le lacrime mi bagnano il viso,dandomi calore.
****
"Isabella!Dove sei?Isaa!!"
Sento questi schiamazzi provenire da non molto lontano.
Faccio l'ultimo tiro e dopodiché,lancio via il mozzicone.
Mi pare la voce di Allison,l'ho piantata li da sola senza alcuna spiegazione.
Sono davvero un'amica orribile.
"Allison."
La chiamo,spuntando fuori dai cespugli.
"Ehy,dov'eri finita?"
Mi domanda avvicinandosi.
"Io..ehm,stavo fumando."
Le rispondo,indicando i cespugli.
Mi guarda con sguardo triste.
"Ti ho portato la borsa,l'hai dimenticata quando sei corsa via."
"Oh,grazie mille.
Mi dispiace di averti lasciata sola..e il conto?!Non ho pagato!"
"Tecnicamente il cibo non era ancora arrivato,comunque ho annullato le ordinazioni io."
"Grazie davvero,Allison."
Lei mi stringe forte,e io non posso fare a meno di pensare all'ingenuità di mia madre.
Mi aiuta molto stare tra le braccia di Allison,anche se in questo momento..vorrei quelle muscolose e grosse di Jack,che saprebbero come proteggermi essendo più grandi.
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Dal niente al tutto.
Chick-LitIl racconto inizia su @Auroraaw Isabella Lewis,una semplice ragazza di liceo spronata a seguire il suo sogno da scrittrice.Vive sola con la madre da quando il padre le abbandonò all'età di otto anni. Dopo un po' di tempo,si ritrova costretta a cambi...