Apro la porta di casa asciugandomi una lacrima con il dorso della mano,e appena richiusa alle mie spalle vi appoggio alla testa,singhiozzando.
Non passa molto tempo,quando ad un tratto sento scendere le scale in modo brusco e parlare in tono strafottente.
"Papà,dove sei stato?"
È la voce di Jack,è tornato!
Dovrei essere contenta?
Mi rispondo immediatamente da sola dicendomi che dovrei essere arrabbiata con lui,anche se in questo momento è l'unica persona che potrebbe farmi smettere di piangere.
Prendo un fazzoletto già usato poco prima dall'interno della borsa,soffiandomi il naso e asciugandomi i lacrimoni.
Appena Jack scende l'ultimo gradino mi vede,bloccandosi impalato con una mano in tasca.
Si passa quella libera tra i capelli,e dopodiché pronuncia il mio nome.
"Bell."
Mi guardo in torno,e poi abbasso la testa.
"Ciao." Gli rispondo secca,cercando di fargli credere che di lui non mi interessa minimamente niente e cercando di evitare che mi veda in queste condizioni.
"Stai bene?"
Tu che dici,idiota?
Non è anche per te che sono ridotta in queste condizioni?!
Vorrei tanto urlargli in faccia che è un ragazzo orribile,che ha una famiglia di merda e che non avrei mai voluto conoscerlo,ma come una piccola bimba indifesa,mi ritrovo stretta fra le sue braccia."Shh,va tutto bene.
Non piangere,adesso è tutto a posto."
È incredibile il modo in cui con un semplice abbraccio riesca a farmi calmare facendomi sentire al sicuro,fra le sue braccia che mi stringono.
Ha il mento poggiato sulla mia testa,con una mi accarezza i capelli,mentre l'altra preme contro la mia schiena.
Da un lato sento che vorrei,e dovrei staccarmi da lui,dato che è uno dei motivi per cui adesso sto piangendo in questo modo,dall'altra invece,sento che potrei stare tra le sue braccia per sempre,se solo si fermasse il tempo.
Singhiozzo ancora un po',poi prendendo un po' di coraggio mi asciugo l'ultima lacrima colata sulla mia guancia arrossata e mi stacco da lui.
"Io..ehm.."
Non so bene cosa dirgli,non lo vedo da una decina di giorni,mi ha praticamente colta alla sprovvista,soprattutto in un momento così delicato.
Abbasso la testa,premendo le unghie nei palmi delle mani e mordendomi il labbro.
Jack si avvicina a me,facendomi alzare la testa con un dito sotto il mento,per guardarlo dritto in quegli occhi blu notte.
Sono rossi e gonfi,in questi giorni non penso abbia dormito poi così tanto.
Andare alla ricerca della madre senza alcun risultato non dovrebbe risultare poi così tanto semplice..
"Guardami." Mi ordina,e io obbedisco.
Mi riesce difficile non distogliere lo sguardo,i suoi occhi che scavano dentro ai miei mi mettono in soggezione,sembra che mi stia leggendo dentro.
E non vorrei mai che qualcuno ci riuscisse.
Gli occhi parlano,riescono a trasmettere emozioni che tu stessa non riusciresti mai a dimostrare.
Nella loro chiarezza e limpidità,sono l'unica cosa di cui ci si può fidare.
Ho paura che mi lasci di nuovo,ho bisogno di lui,e me ne sto accorgendo solo in questo momento.
La mia cura in questo momento potrebbe essere soltanto questo cattivo ragazzo che ha problemi da quando è bambino.
Vorrei poter scavare nel suo passato e dirgli che ormai tutto quel macello è finito,frutto di un pezzo di vita complicata che ormai è arrivato alla conclusione.
"In tutto questo tempo,non ho fatto altro che pensare a te,quando mi svegliavo al mattino,quando andavo a dormire in un vecchio materasso rotto,quando mangiavo,quando uscivo.
Lo so che sono stato uno stronzo,che ti ho trattata in un modo assurdo e che non ti saresti mai meritata tutto ciò.
Non so se riuscirai a perdonarmi,ma da quando sei entrata da quella maledetta porta.."
Si blocca un istante,abbassando lo sguardo e inumidendosi le labbra.
Quando riacquista contatto con i miei occhi un brivido mi pervade tutto il corpo.
Sembra accorgersene,ma è troppo concentrato sui miei occhi che brillano dentro ai suoi.
Mi prende il viso tra le mani,e a quel gesto emetto un piccolo sobbalzo.
Mi piace l'effetto che mi provoca il suo contatto.
"Mi hai fottuto completamente tutto.
Mente e cuore,Bell."
A quelle parole un'ennesima lacrima mi scende,arrivandomi sino alle labbra,dandomi un gusto salato.
Parla in un sussurro,con voce tremante.
Non l'ho mai visto ridotto così.
Non so se dovrei perdonarlo,sembrano parole vere quelle appena pronunciate,ma se non fosse così?
Se mi stesse prendendo nuovamente in giro?
Se queste parole le avesse dette a mille ragazze prima di me?
Quello sarebbe il passo decisivo,il colpo di grazia per mandare affanculo la mia vita più di quanto non lo sia già.
Non farlo Jack,per favore,non farlo.
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Dal niente al tutto.
ChickLitIl racconto inizia su @Auroraaw Isabella Lewis,una semplice ragazza di liceo spronata a seguire il suo sogno da scrittrice.Vive sola con la madre da quando il padre le abbandonò all'età di otto anni. Dopo un po' di tempo,si ritrova costretta a cambi...