Capitolo 59

27 4 3
                                    

"Smettila,cretino!
Quelli non vanno per terra!"
"Giusto,dovrei lanciarli fuori dalla finestra e abbandonarli al freddo vento di Denver.
Sono i cuscini più brutti che io abbia mai visto."
"In effetti il nero e il viola non stanno da favola insieme.."
Io e Jack scoppiamo immediatamente in una risata armoniosa.
Siamo in camera sua per qualche strano motivo che nemmeno ricordo.
Dopo averlo incontrato una volta arrivata a casa ed esserci un po' chiariti,ha fatto il possibile per farmi sorridere e smettere di dubitare di lui.
Non gli ho raccontato della scena orribile vista oggi a pranzo perché so che porterebbe subito in quarta e andrebbe a sgozzare il padre.
Da quanto ho capito a Jack non va affatto a genio suo padre,e la situazione è già abbastanza complicata,anche se il fatto di vivere nella stessa casa con l'uomo che sta tradendo mia madre mi fa molto,molto schifo.
Ho ragionato molto prima di prendere una decisione,dopo poco essere tornata ho chiesto a Jack di lasciarmi sola per un po',e in quel tempo ho pensato al comportamento migliore da adoperare per non creare casini.
Questa volta mi sono proprio meravigliata,non avendo agito in fretta e senza pensare come mio solito.
"È il tuo?"
"Cosa?"
"Sta squillando un telefono,è il tuo?"
Lo guardo per un istante,e quando ritorno con i piedi per terra e la mente alla realtà sento il mio cellulare squillare.
"Oh,si.
ehm..è di là!"
Saltello sopra a tutti i cuscini che il signorino Jack ha lanciato per terra e corro in camera mia.
Prendo il telefono che avevo messo sulla scrivania e rispondo al telefono.
"Pronto?"
"Isa,sono la mamma."
Oh,che faccio ora?Dovrei dirglielo?
"Ciao,cosa c'è?"mi esce un tono piuttosto antipatico,che cerco di camuffare con della finta tosse.
"Stai bene tesoro?"
"Si,si.
Scusa,mi sono appena svegliata."
Invento subito una scusa,e poi mi mordo il labbro.
"Volevo dirti che sta sera torno tardi,al lavoro vogliono che stia per fare un turno serale.
Brendon invece.."
La interrompo subito prima che inizi a parlare di lui.
"Si,io sono a casa con Jack.
Penso che in frigo ci sia qualcosa per sta sera,tranquilla."
"D'accordo,allora ci vediamo più tardi."

Chiudo la chiamata quando mi accorgo che sono quasi le otto.
Sospiro,e quando mi volto trovo Jack sulla porta.
"Tutto bene?"
"Si,era mia madre.
Ha detto che sta sera torna un po' più tardi."
Jack giocherella con il piercing che sul labbro e affonda le mani nelle tasche dei pantaloni.
"Siamo abituati,no?"
Accenno una risata e annuisco,dopodiché vado verso di lui.
"Che ne dici di scendere a vedere se c'è qualcosa da mangiare per cena?"
"E se ordiniamo una pizza?"
Propone lui.
"Non puoi vivere di quella roba!"
Mentre scendo le scale saltellando sento la sua risata rimbombare in tutta la casa.
Arrivo in cucina,e aprendo il frigo rimango delusa a vedere che c'è solo qualche banana e delle carote.
Apro la dispensa,trovandola piena di cioccolato e gelati.
Mi si illuminano subito gli occhi a vedere tutte quelle prelibatezza dolciosissime.
Jack arriva,appoggiandosi al bancone.
"Hai trovato il paradiso?"
Distolgo lo sguardo dal quel mondo fantastico per guardare lui,che con quel sorriso stampato in faccia mi farebbe venire voglia di strappargli le labbra a morsi.
"Penso che per sta sera,e altre cinque saremo a posto."
Ridiamo insieme,quando lui si avvicina e mi aiuta a prendere tutta quella roba dal mobile.
"Kitkat!" Gioisco appena vedo la confezione di quelle prelibatezze.
"Son tutti tuoi,bimba."
Jack mi fa l'occhiolino e io gli do una gomitata.
"Scommetto che mi verrebbe proprio da vomitare a guardarti mangiare tutte quelle porcherie."
"Beh,ce ne saranno molte di più per me."
Rimango quasi ipnotizzata quando mi sento dare un bacio sulla nuca,un gesto così dolce,sincero.
Alzo la testa per arrivare alla sua altezza,posandogli un bacio sulla guancia.
I suoi occhi sono limpidi,combaciano perfettamente con i miei.
Passa qualche secondo,dopodiché lui si stacca un po' da me.
Ha addosso la felpa nera di Harry Potter,quella con cui ho dormito la scorsa volta.
È così bello..
No,cioè volevo dire,la felpa è così bella..
"Bell?"
"Si?" Mi volto verso di lui,prendendo in mani alcuni pacchetti di smarties e il barattolo intero di Nutella.
"Mi sei mancata,sei così bella."
Sento le mie guance scaldarsi,e mi metto una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
"Mi sei mancato tanto anche tu."ammetto senza guardarlo.
"Davvero?"risponde,con una scia di speranza negli occhi.
Gli sorrido,e dopodiché gli domando se sta sera vorrebbe guardare un film.
"Se non ti sento sgranocchiare per tutta la durata,si potrebbe anche fare,dai."
"Scemo!"

Dal niente al tutto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora