Capitolo 52

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Driiin driiin

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Driiin driiin

La sveglia suona un' ennesima volta e io,ancora una volta impreco mentalmente quando vedo che segna le 6.30 del mattino.
Ultimamente,ammetto di stare meglio.
Sarà grazie a Drake e ai ragazzi che ho conosciuto,probabilmente.
Drake,il primo pensiero che ho avuto sta mattina.
La sua risata e il suo modo di fare così gentile e altruista.
Quando sono con lui sono così spensierata..riesco a godermi ogni momento che mi passa davanti agli occhi e non penso a niente che mi faccia del male.
Insomma,nè a Jack,nè a mia madre,in casa non c'è quasi mai e quelle rare volte che c'è,se ne sta con Brendon e io mi chiudo in camera mia per evitarli.
Eccetto ieri mattina.
Ho chiesto a Brendon quando avrei potuto consegnargli il mio scritto,ha avuto una reazione piuttosto strana,a dire il vero.
Era sul divano con una cartelletta in mano.
Appena sono arrivata la ha chiusa subito e in quel momento sono rimasta..delusa,credo.
Ho avuto una sensazione molto stana,come se fossi indesiderata in quella casa,più o meno.
Che cosa avrà da nascondere?
Ho pensato,vedendo quel gesto insolito.
Comunque,appena ho aperto l'argomento ha iniziato a diventare rosso ed evitava il contatto visivo.
Inoltre iniziava a balbettare una frase che,ad essere sincera,non ho ancora ben chiara.
Dopodiché si è alzato e con una mano posata sulla mia spalla mi ha detto:
"Riguardalo ancora per un po'"
Mi ha davvero spiazzata,che ne sa se il mio lavoro è sufficiente e ben scritto,oppure se è da ricontrollare?

Perché la mia mente già a prima mattina è talmente in confusione?È irritante e fastidioso,davvero.
Mi stropiccio un po' gli occhi e infilo le pantofole,poi prendo il cellulare che avevo poggiato sul comodino e controllo se ci sono messaggi.
Ho una chiamata persa da Chris,e due messaggi da Daisy.
Leggo i messaggi con grande gioia,ma allo stesso tempo,con nostalgia.
"Ehy bella,come stai??"
"Ieri sera abbiamo festeggiato il compleanno di Christian,mancavi solo tu.
Torna presto a trovarci,ci manchi tanto."
A quelle parole mi si stringe il cuore.
Cavolo!Ieri è stato il compleanno del mio migliore amico e io mi sono completamente dimenticata.
Ma come ho potuto?
Ho avuto così tanti pensieri per la testa..oddio,adesso Chris mi odierà.
Immagino come ci sia rimasto a non aver ricevuto nemmeno i miei auguri.
Con le mani tremolanti digito subito il suo numero che so a memoria.
Biip,biip ,biip
Il telefono squilla più volte,sono tentata a mettere giù quando ad un certo punto sento la sua voce assonnata rispondermi.
"Pronto?"
"Chris,sono Isabella.
So che adesso mi odierai e non vorrai più sentirmi,so che mi reputi una pessima amica e che non vorrai avere mai più a che fare con me,ma devi capire che in questo periodo non va tutto secondo i miei piani,insomma a casa è un disastro e poi c'è questo ragazzo che.."
"Ehyy,frena okay?
Sono le sei e mezza del mattino,sai che non devi urlarmi nelle orecchie ma devi parlare con calma e bassa voce."
Scoppia in una risata e io divento subito rossa.
Meno male che in questo momento non può vedermi.
"S-si,scusa." Dico balbettando un po'.
"Allora,come mai questa telefonata all'alba,di sabato?"
"Beh..non sei arrabbiato con me?" Domando con voce tremolante.
"No,come potrei?"
La sua voce é ancora impastata e molto bassa.
"Ho dimenticato il tuo compleanno,cavolo!"
"Oh Bell,lo avevo dimenticato anche io.Tanto che quando i ragazzi mi hanno organizzato la festa a sorpresa a casa mia,in un primo momento non ho capito per chi,e per cosa fosse."
"Oh."
Abbasso lo sguardo,non sapendo cosa dire.
"Immagino sia un periodo difficile,e che sia anche abbastanza complicato ricordarti tutte le nostre esigenze qua a New York.
Ma ormai hai la tua vita lì,ed è giusto che tu impara a viverla senza ripensamenti."
È incredibile come di prima mattina possa essere così..poetico e comprensivo.
Riesce a farmi sorridere nonostante sia a Kilometri di stanza da me.
"Ti voglio bene,Chris."
"Anche io,Bella.
Ti andrebbe di fare una videochiamata oggi pomeriggio?" Mi domanda allegro.
"Certo,perché no?"
Dopo poco,gli dico che ora di iniziare a prepararmi e così,metto giù.
Adesso sono molto più sollevata e tranquilla.
L'ho sempre detto che quel ragazzo è in grado di fare miracoli su di me.

Dopo essere tornata dal bagno apro il grande armadio e vado alla ricerca di qualcosa da mettere.
Scelgo un maglioncino bianco e un jeans blu scuro.
Oggi ho voglia di truccarmi.
Sarà perché mi sono svegliata di buon umore,forse.
Lego i capelli ricci in una coda di cavallo lasciandola cadere su una spalla.
Arrivo nuovamente in bagno e apro la mia pochette.
Inizio col mettere un po' di fondotinta e del mascara,poi per esagerare,metto anche un po' di matita nera sotto gli occhi.
Non mi sono mai preparata così accuratamente in questo modo per andare a scuola,beh,oggi sarà una eccezione.

Appena scendo le scale trovo un biglietto sul tavolo,come al solito.
Lo leggo,e trovo scritta sopra una frase da parte di mia madre.
"Sono uscita,Brendon invece è al lavoro.
Alcune frittelle sono nel frigo."
Certo,che potevo aspettarmi?
Che ci fosse e che avrebbe aspettato me per fare colazione?
Improvvisamente mi è passato l'appetito,perciò infilo le scarpe e metto in spalla lo zaino,prendendo il telefono e immergendomi nel mio mondo ascoltando le canzoni dei Modà che più mi piacciono.
Mi sono sempre piaciuti,sin da bambina,e ora più che mai amo camminare con la loro musica nelle orecchie.
Un raggio di sole mi illumina un lato del viso,facendomi spumare un sorriso per un motivo che non so.
Forse sarà il fatto di incontrare Drake a scuola,o forse la speranza di trovare Jack,in mezzo ai grandi corridoi.
Mi è entrato in testa come il tormentone dell'estate di cui non puoi più fare a meno.

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