Capitolo 44

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"Sta tranquilla,non ti merita e probabilmente non ha capito che persona fantastica sei.Insomma,è il solito stronzo egoista che pensa solo a sè.
Tu no,hai un cuore grande,Bella."

Sono appoggiata alla spalla di Allison,seduta su un muretto.
Dopo ciò che è successo è entrata dentro a prendere un drink,ho fatto un piccolo sorso ma poi la bocca mi si è asciugata completamente.
Sono ancora un po' agitata,il mio viso è umido e mi sento così..incompleta,ma soprattutto ferita.
Mi fidavo di lui,mi sono fidata ciecamente,ho pensato che il rapporto che avevamo imparato a stabilire si fosse ormai creato e che sarebbe potuto diventare magari..qualcosa.
Sono state illusioni,e quindi,come sapevo già,sarebbero diventate delusioni.
Sono stata solo una stupida ingenua,ho ceduto così presto al suo comportamento e magari anche al fascino che sprigionava,che non ho più avuto la testa sulle spalle e i piedi piantati per terra.
Sin da bambina ho sempre cercato di essere preparata a tutto per poi diventare una ragazza indipendente e piena di obbiettivi,e di certo non posso -e non voglio- sottovalutare le mie capacità e crollare pensando che sia tutto un fallimento e una delusione nella mia vita.
Il ragazzo per il quale pensavo di provare qualcosa ha sfidato un suo amico baciando quattro ragazze,dopo che questo pomeriggio ha baciato anche me,facendomi sentire davvero una cretina.
Sono sempre stata convinta e sicura del pensiero di non voler mai essere nè una seconda scelta,nè una ragazza facile.
È ora che metta in pratica questi principi per diventare ciò che ho sempre sognato.
Non ho bisogno di nessuno per riuscire ad andare avanti.
Ho perso ormai i miei amici,mio padre,il mio ruolo da "unica figlia" per mia madre,ma questo non vuol dire che non possa ricominciare da capo,meglio di prima magari.
Il mio unico scopo è quello di riuscire a finire il mio romanzo,presentarlo e lasciare una parte di studi per iniziare a lavorare in una casa editrice.
Dopo questo,deciderò su che cosa concentrarmi.
Ovviamente dovrò valutare come sarà la situazione in quella casa,al massimo,ho messo da parte un gruzzoletto di soldi,potrei andarmene..
Cavolo,potrei proprio andarmene da qui,potrei tornare a New York e lavorare per il Signor Rogert.
Se solo riuscissi a farmi assumere,poi riceverei la somma necessaria,insomma,non manca poi così tanto tempo ai miei diciotto anni.
Non sarebbe una brutta idea,infondo.
Allison mi riscuote da questi pensieri scuotendomi per una spalla.

"Mi senti?"
"Vorrei tornare a casa."
Le dico,ma vedo che non capisce e sta pensando in grande.
"A casa qua." Le dico sorridendo,e lei a sua volta.
"Per un attimo ho pensato che volessi andartene dalla città.."
Beh,in effetti..
"Insomma,ora che ti ho trovata e che sei diventata la mia migliore amica,non vorrei mai perderti." Mi accenna un sorriso e io le dico che sto bene e sono solo stanca,mentre lei fa un tiro dalla sigaretta che si è accesa poco fa.Non ho più voglia di restare qui,voglio solo dimenticare quella brutta immagine delle labbra di Jack,-le stesse che fino a qualche ora fa premevano sulle mie-muoversi contemporaneamente contro quelle di altre quattro ragazze differenti.Una delle quali,Jessica,e ciò non può fare altro che irritarmi e infastidirmi ancora di più,nonostante siano stati insieme per parecchio tempo.

"Sei sicura?Non vuoi restare per parlare con.."
La interrompo subito prima che pronunci quel nome,dicendole che non voglio più vederlo e che non ho nulla da dirgli.
"Vivete nelle stessa casa,non potrai sfuggirgli,lo sai,vero?"
"Non me lo ricordare."
Le chiedo sbuffando e abbassando lo sguardo.
"Comunque è stato proprio uno stronzo,se poche ore fa ha baciato te."
"Dai,smettila."
"Scusa,scusa."
Si giustifica,facendo uscire il fumo dalla bocca semiaperta.
Mi chiedo che cosa ci sia di così bello e rilassante dall'aspirare del fumo facendosi del male.
Qualche giorno fa,mentre lei fumava mi chiese se volevo provare a fare un tiro,ma io rifiutai.

Smetto di pensare al lato negativo di ogni cosa e tendo la mia mano verso la sua,tenente fra le due dita la sigaretta ormai quasi completata.
Mi guarda incredula,con sguardo confuso.
"Fammi provare."
Le dico,sicura di me e convinta di ciò che sto per fare.
"Davvero?Avevi detto che.."
"Lo so,ma voglio provare."
"Te ne do una intera,questa ormai l'ho finita."
Lascia cadere il mozzicone per terra e lo schiaccia pestandolo insistentemente.
Apre la borsa e tira fuori il pacchetto,dopodiché ne prende una e me la porge.
"Sono Marlboro,piuttosto forti.
Non soffocarti,eh."
Mi sorride e io faccio lo stesso.
Metto la sigaretta fra le labbra schiuse e lei con l'accendino me la accende.
"Hai mai provato?" Mi chiede,mettendoselo in tasca.
"Una volta,ma non mi è piaciuto per niente e ho deciso che non l'avrei mai più fatto."

Faccio un tiro aspirando  il fumo facendolo arrivare ai polmoni,tossendo un po'.
Allison ride divertita.
"È normale le prime volte."
Si avvicina accarezzandomi la spalla e io le sorrido.
Il calore che mi entra in corpo è abbastanza piacevole,ho un gusto amaro in bocca,ma non mi dispiace.
Quando il fumo fuoriesce dalle mie labbra è come se qualcosa nel mio corpo si fosse dissolto.
Al secondo tiro mi riprendo,al terzo poi,mi riperdo.

"Dai,andiamo" mi esorta Allison arrivando alla macchina.
"Dovrei iniziare a fumare."
Le dico entrando in macchina mentre accende il motore,gira la testa e mi guarda con gli occhi che le luccicano.
"Dovresti,o vorresti?"
Le sorrido,mordendomi le labbra  che hanno un sapore amaro.

Ecco la fine anche di questo capitolo,ci saranno nuooove sorprese.💭

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