~Capitolo tredici~

322 25 2
                                    


Un lampo lacerò il cielo disfacendo per un momento le tenebre. Jiyun, nella sua camera da letto rabbrividì.
Vi erano ormai poche cose che le facevano provare una qualche emozione, tra queste c'erano i temporali. C'era stato il sereno per diversi giorni, in cui i fiori erano sbocciati e un dolce vento profumato di primavera aveva cominciato a insinuarsi fra i capelli delle persone carezzando loro la pelle.
In quei giorni di sole Jiyun aveva rimpianto l'anno prima, quello in cui lavorava in un ristorante d'asporto e grazie al quale poteva scorrazzare per la città tutto il giorno. Era così che aveva conosciuto Mark. La lettera che le aveva scritto la teneva ancora sul comodino. Non era capace di buttarla tanto quanto non era più capace di parlare.
Ma quel pomeriggio piovoso, prima di potersi ritirare a casa propria, un ragazzo che lei conosceva molto bene le si era parato davanti cercando di parlarle.
Benché avesse cercato di evitarlo, quello che un tempo era stato il suo migliore amico, Jiho, non ne voleva sapere di andarsene.
-Jiyun, devo parlarti.- continuava a insistere.
Finché Jiyun non si era arresa all'idea di ascoltarlo. Fu allora che Jiho le raccontò cos'aveva fatto per lei, le parlò di Taeyoun e di come aveva sfidato il Mae per liberare il fratellino minore.
E infine le chiese qualcosa di terribile.
-Jiyun. Devo chiederti il permesso di uccidere tuo fratello.-
Lo aveva detto inchinandosi davanti a lei.
Jiyun l'aveva guardato sconcertata, sul punto di dire addirittura qualcosa. Ma le parole non riuscivano ad uscire.

Chi è tuo fratello Jiyun?

Chiese una voce della sua testa.
La ragazza si prese il viso tra le mani cessando di guardare fuori dalla finestra di casa sua. Suo fratello era morto. O almeno era quello che le avevano fatto credere. In realtà sui fratello era...
lo stesso uomo che l'aveva catturata e torturata per puro divertimento. Lo stesso uomo, che lavorava per il Mae.

Esatto tuo fratello è un mostro, e ha reso anche te un mostro

Diceva la voce.
'Sta zitta, sta zitta.' Si ripeteva.
Ma nonostante si sforzasse di farla smettere, essa continuava a importunarla. Era un incubo.

Jackson non tornava alla casa discografica da ore. Ormai era passato quasi un giorno intero da quando i membri del gruppo non lo vedevamo. Non riuscivano a rintracciarlo e il manager era furioso.
-Piove a dirotto e guarda come stanno tutte ammassate davanti all'entrata. - esclamò il manager affacciandosi alla finestra.
Guardava la folla delle sasaeng in tumulto.
-Sapete cosa mi ricordano?- chiese ancora.
-Cosa?- chiese Jb sospirando.
-La scena di Frankenstein dei forconi.- spiegò l'uomo grattandosi la nuca con disinvoltura.
Jb alzò un sopracciglio.
-Vado a vedere se adesso il cellulare di Jackson è rintracciabile.- fece il ragazzo pur di allontanarsi.
Ma ancora una volta dovette rendersi conto che il cellulare di Jackson era spento.
-Sapete cosa temo? - chiese agli altri.
-Cosa?- chiese Jinyoung, guardandolo comprensivamente.
-Dite che le sasaeng potrebbero averlo rapito?- chiese Yugyeom capendo al volo ciò che Jb stava pensando.
-Ma no! È impossibile! - intervenne Bambam, sembrava agitato.
-Perché no? Non sono rimaste molto felici di sapere che Jackson sia 'innamorato'.- commentò invece Youngjae.
-Ma non fino a questo punto! - insistette Bambam.
-Hanno fatto anche di peggio. Perciò non mi sorprenderebbe.- disse Jinyoung.
L'unico a non aver ancora parlato era Mark.
Guardava fuori dalla finestra il temporale che imperversava.
-Mark? Che ne pensi?- chiese Jb all'amico più grande.
-Penso che Jackson non è il tipo che si lascerebbe prendere da un paio di ragazze che stravedono per lui. - propose mordendosi le labbra pensieroso.
-Visto? Cosa avevo detto io? Non è colpa delle fan! - esclamò Bambam.
-Cos'è questa smania di confermare le tue ragioni? - disse Jinyoung come se avesse intuito qualcosa.
Bambam contrasse i muscoli della mascella.
-È che sono preoccupato anch'io per Jackson.- spiegò.
-Allora quale pensi che possa essere la ragione per cui è sparito?-
-Non lo so, forse è con la sua ragazza.- rispose Bambam quasi sprezzante.
-E ti dà fastidio?- continuò Jinyoung.
-Affatto.-
-Allora perché hai raccontato al mondo intero di loro due?-
Jb sgranò gli occhi.
-Jinyoung... è un' accusa abbastanza pesante... - intervenne diplomatico.
Ma Jinyoung continuò a scrutare Bambam.
-È ridicolo.- diceva questi incredulo.
-Lo sospettavo ma non ne ero certo, prima di vedere come stai reagendo.- Insistette Jinyoung.
Gli altri ragazzi continuavano ad osservare la scena interdetti.
Bambam non vedeva, eppure le sue palpebre tremolanti e i suoi pugni serrati lungo i fianchi, tradivano la fermezza del suo sguardo e le sue parole.
-Non lo farei mai. - ripetè deciso.
-Bambam, ti rendi conto che rivelare una cosa simile ha compromesso l'immagine di Jackson vero? Tu non lo danneggeresti mai in questo modo, vero?-
Bambam non riusciva a mentire a Jb.
Quasi con le lacrime agli occhi tardò a confermare che non era stato lui, arrendendosi alle accuse di Jinyoun. Questo rivelò a tutti la sua colpa.
-Bam... sei stato tu allora? Perché l'hai fatto?-
-Jackson era sempre distratto, non si prendeva più cura di noi e non si impegnava più. Volevo che si rendesse conto che siamo noi la sua famiglia e che non può farci passare in secondo piano per una semplice ragazza.-
Jb scosse la testa.
-Bam, quello che dici è assurdo. Jackson ha continuato a lavorare sodo come tutti noi. Non vuoi che sia felice?- lo contraddì Jb.
-Voglio che stia con tutti noi.-mormorò Bambam.
-Sei un vero idiota Bam! Ma come ti è venuto in mente! Pensi che Jackson sia contento adesso?- esclamò Younjae esasperato.
-Ragazzi, non litighiamo...- cerco di ammonirli Yugyeom.
-Bene, adesso preoccupiamoci di Jackson. Chiamami Youn, potrebbe essere con lui. - concluse Jb.

Taeyoun vagò per l'appartamento di Niro finché egli non tornò con qualcosa da mangiare.
-Niro! Fammi uscire adesso!- esclamò la ragazza.
-Perché hai così tanta fretta? Ti ho portato una zuppa.- disse il ragazzo sorridendo.
-Voglio andare da Jackson ti prego.-
-Youn... se ti succedesse qualcosa chi salverebbe tuo padre poi? L'ape Maia ? -
-Devo salvare Jackson prima! - insistette lei.
-E va bene. Visto che sei così insistente, ti aiuterò, ma prima mangiati la zuppa, l'ho pagata cara! E piuttosto che sprecarla te la faccio inghiottire a forza.-
Taeyoun prese la sua, notando che Niro ne aveva portata una terza per Iseul.
La ragazza era ancora in cucina.
-Ti ho portato da mangiare Isy.- disse chiudendosi la porta della cucina alle spalle.
'Vuole parlarle da solo?' Si chiese Taeyoun.
Eppure non sentiva voci provenire dalla stanza, appoggiò la fronte sulla porta in modo da spiare dalla serratura.
Niro stava porgendo la zuppa a Iseul imboccandola con un cucchiaio.
Lo faceva in un modo così premuroso da sembrare il gesto di un ragazzo innamorato. Mentre lei, che era sembrata così sprezzante e rabbiosa, mangiava con tranquillità lasciandosi nutrire da Niro come una bambina.
-Questo non significa nulla.- disse Iseul prima di addentare un pezzo di pollo stufato.
-Isy... non sai quanto sia difficile per me, da quando tu non ci sei.- ammise Niro.
Taeyoun alzò un sopracciglio. Cosa c'era tra quei due?
-Non ti ho mai amato! E mai lo farò!-
Niro sorrise abbassando lo sguardo.
-Isy... se mi aiuterai giuro che salverò Hyungjae.
La giovane donna lo guardò intensamente.
-Non tornerò mai con le lanterne!- gli disse.
-Non devi farlo, solo... rinuncia a catturare Youn e raccontaci quello che sai. Questo è il mio patto.-
-Uccideresti mai tuo fratello?-
-No, ma non impedirei lo facesse qualcun altro. Se mi aiuterai invece, lo proteggerò e potrete andarvene tutti e due.-
Iseul ci riflettè pensierosa, poi annuì anche se la cosa le costò una certa fatica.
Quindi Niro ... era il fratello di Hyungjae? Il braccio destro del Mae?

 era il fratello di Hyungjae? Il braccio destro del Mae?

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
My Declared Love [Jackson Wang] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora