I piedi di Youn toccarono l'acqua fresca e limpida della piscina.
Poteva respirare a pieni polmoni l'odore del cloro e dei gelsomini che crescevano lì vicino.
La ragazza teneva le proprie mani in grembo, imbarazzata per il proprio costume da bagno.
Jackson le aveva detto che era così pallida da sembrare nuda con quel costume bianco, perciò la ragazza cercava di coprirsi con le braccia. Anche se era sola con Jackson.
In realtà le stava proprio bene. Specialmente con quei lunghi capelli neri che le svolazzavano leggeri ad ogni più piccola folata di vento.
Jackson si buttò nell'acqua come un bambino felice.
-Forsa vieni!- la intimò agitanti le braccia.
-Solo un minuto...- balbettò Taeyoun.
Quando Jackson le aveva detto di passare il pomeriggio con lui in piscina, per poco non le andò di traverso il suo amato frappè al cioccolato.
-Domenica sarà uno dei pochi giorni liberi in cui ci verrà concesso di non lavorare alla casa discografica. Niente prove e niente litigi!- aveva spiegato il ragazzo.
Taeyoun si sentiva a disagio.
Jackson fece per tirarla verso di sè, ma la ragazza strinse il bordo della piscina con tutte le forze.
-Non vuoi bagnarti?- rise il ragazzo insistendo.
-No Jackson... è solo che...-
-Sei allergica al cloro?-
-Non è questo...-
Jackson la guardò con aria interrogativa.
Si passò una mano fra i capelli bagnati, con le sopracciglia corrucciate. Era molto bello, così immerso nell'acqua azzurra, con tante piccole goccioline che gli scivolavano sulle spalle e sul collo.
-Non so nuotare...-
Jackson la guardò perplesso.
-Ma dai, non prendermi in giro!-
Taeyoun sembrò offendersi.
-Sapevo che non dovevo dirtelo.-
-Ma...Youn... si tocca benissimo qui. Non hai nulla da temere. C'è il tuo Jackson qui.-
Taeyoun arrossì.
Dopo alcuni tentativi Jackson convinse Taeyoun a buttarsi in acqua, promettendole di non farle scherzi.
Con un po' di pazienza l'aiutò a stare a galla e così, quel pomeriggio in cui avrebbero dovuto giocare a palla o prendere il sole, divenne una lezione di nuoto.
Esausti si avvolsero nelle loro asciugamani e si misero al sole che tramontava pian piano.
-È ancora troppo presto per fare il bagno così tardi... fa freddo.- parlò la ragazza battendo i denti.
Jackson l'aiutò ad asciugare i capelli.
Da bagnati sembravano ancora più neri, ed erano lucidi come le ali dei corvi.
-Mi piacciono tantissimo.- confessò il ragazzo maneggiandole la chioma con cura.
-Cosa?-
-I tuoi capelli. Sono la cosa che mi piace di più di te.-
La ragazza si girò un poco trovandosi faccia a faccia con il ragazzo il quale reggeva una ciocca di capelli tra le dita.
Jackson si sporse a darle un bacio delicato sulle labbra che la fece tremare tutta.
Taeyoun si mise a piangere.
-Youn? Stai piangendo?-
Il ragazzo era perplesso.
-Scusa Jackson. Devo andare adesso.-
La ragazza si alzò in fretta e rientrò.
Qualcosa la tormentava, qualcosa che non poteva confessare a Jackson. Sarebbe tanto voluta essere la più normale delle ragazze, intenta a vivere il suo sogno con il ragazzo che aveva amato per tutta la vita.
E proprio ora che lui la riamava, era costretta a rinunciarvi.Niro cadde in ginocchio.
Suo fratello riportava diverse ferite, ma non era in pericoloso di vita.
Il bianco accecante dell'ospedale cominciava a renderlo confuso.
Quando seppe della morte di Iseul, il ragazzo non fu più in grado di rialzarsi se non con l'aiuto di Leon.
L'uomo era stato finalmente liberato dal capo dell'organizzazione, ma ad un patto molto preciso.
Niro si trascinò a stento sul tetto dell'ospedale per poter prendere un po' d'aria.
Sentiva la voce di Iseul risuonarle nella testa come una cantilena.
Se solo non avesse ceduto all'orgoglio, e fosse rimasto vicino ad Iseul, forse sarebbe riuscito a proteggerla.
Invece sì era fidato di suo fratello e l'aveva affidata a lui.
-Quel figlio di puttana!- gridò rabbioso tirando un bugno alla porta di metallo.
I capelli, ora tinti d'un verde acido, gli ricaddero sulla faccia, nascondendo il suo sguardo.
Da sotto i capelli sgorgarono alcune lacrime tiepide.-Andrò ad ammazzare il Mae con le mie stesse mani. Gli spezzerò l'osso del collo! E tu... tu verrai con me.- disse Niro.
Era tornato nella camera del fratello e vedendolo aver ripreso coscienza lo aveva aggredito.
-F-fratello.- mormorò Hyungjae.
-Io ti odio! Ti odio da sentirmi quasi morire! E non ti perdonerò mai per ciò che hai fatto ad Iseul.-
-Fratello! Ascoltami!-
-Perché dovrei starti a sentire? E perché mi chiami fratello? Io ti odio non lo capisci? Ti odio da sempre.-
-Anch'io voglio che il Mae muoia. Ma sono l'unico che può avvicinarsi abbastanza a lui.-
Niro rimase in silenzio.
-Ti serve un piano, e io so come fare.-
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My Declared Love [Jackson Wang]
FanficATTENZIONE: Questa storia è il seguito di MUL [Jackson Wang] leggete prima MUL se non lo avete ancora fatto! Continuano le vicende che legano Taeyoun a Jackson... il Mae la sta cercando, suo padre è di nuovo sparito e un uomo misterioso di nome Nir...