Capitolo 6.

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Non potevo crederci.

Da Los Angeles a Las Vegas erano 'soltanto' quattro ore di viaggio, e per me erano sembrate tipo-qualcosa come tre giorni.

Comunque.

Harry stava guardando lo schermo del suo computer da troppo e dire che mi stavo annoiando era un eufemismo.

''Allora-..'' presi a dire, ma venni bloccato.

''-Andiamo Louis, sto lavorando'' disse Harry stufo delle mie continue e costanti lamentele, ma ci trovavo un certo divertimento nel disturbarlo. Il riccio aveva la mano adagiata sotto al mento, assumendo la posa del ''pensatore'', mentre di tanto in tanto le dita cliccavano qualche tasto.

Mi alzai dal divano per pochi secondi, il tempo di afferrare il telefono e notare un paio di messaggi.

Da Niall: Come sta il mio ragazzo preferito?

Da Niall: Dove ti trovi?

Da Niall: Mi manchi!!

Ridacchiai, digitando una risposta veloce. Non potevo raccontargli dell'identità di Harry e di quello che stavamo facendo, ma potevo ironizzare sulla cosa, no?

Da Louis: Sono a Las Vegas con un figo che mi paga suite, cibo e tutto! La vita mi sorride:D

E la risposta di Niall non si fece attendere.

Da Niall: Cosa? Stronzo di un nano provocatore, come hai fatto?

Da Louis: E' tutto nel mio DNA..e magari è merito del mio culo favoloso.

Da Niall: Avete fato le porcate?

Mi premetti una mano sulla bocca, impedendomi di ridere o emettere un qualsiasi verso.

Da Louis: No! Siamo solo compagni di viaggio, nient'altro

Da Niall: Sei una delusione, torno a fare la vita del povero non-mantenuto, ciao.

Da Louis: Ciao splendore!

Sentii Harry chiudere il laptop ed un sospiro, seguito da una risatina divertita.

''Perchè ridi?'' Mi affrettai a riporre il cellulare nelle tasche dei jeans, sollevandomi dal divano, sedendomi sul tavolo dove stava lavorando.

''Nulla, nulla..allora, che si fa? Si esce?'' Si alzò dalla sedia, stiracchiandosi. Mi presi quel momento per osservare i suoi muscoli stendersi ed il viso contratto in una dolce smorfia di appagamento. 

''Il tempo non è dei migliori, non penso che-''

''Candido ci aspetta, amico'' marcò bene l'ultima parola, la presi un po' a male, ovviamente...ma non lo diedi a vedere.

Ovviamente.

''Localizzato?'' Balzai giù.

''Esattamente, quello stronzo ha già preso mano vicino le macchinette, d'altronde come biasimarlo? Siamo a Las Vegas'' inarcò le sopracciglia saccente, tastandosi le tasche dei jeans dalla quale sfilò un pacchetto di sigarette.

Ma ovviamente al posto delle sigarette, c'erano delle canne.

''Che fai? Fumi prima di andare in missione, Signor 'Io sono l'agente Harry Styles, inserisci numero a caso, e ti faccio il culo' ?''

Scoppiò a ridere, non aspettando oltre ad accendere.

''E' solo una canna, che condividerò con il mio piccolo e adorabile protetto'' fece un tiro, porgendomela subito dopo. ''Bisogna essere rilassati e concentrati in situazioni del genere, e tu sei sicuramente più nervoso di me'' buttò fuori il fumo, ed io rimasi un po' stralunato.

Lost Boy.|| Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora