Capitolo 10.

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Mi svegliai durante la salita in ascensore, ancora tra le sue braccia.

''Harry..''

''Hei fiore, sei sveglio'' potevo sentire la dolcezza e la delicatezza nella sua voce.

''Mi dispiace, ho rovinato tutto'' biascicai, mentre entravamo nella stanza.

''No, non è vero'' ridacchiò accendendo la luce, rivelando le sue condizioni.

I capelli disordinati e le labbra lucide, sporcate da un lucidalabbra rosso brillantinato, una scia rossa sul suo collo.

''Tu hai scopato'' dissi mentre mi adagiava sul letto e prendeva a denudarmi.

''Ci ero vicino, ma non ho potuto'' 

''Harry mi dispiace davvero, posso risolvere'' 

I suoi movimenti cessarono, gettò via le mie scarpe e poi passò ai jeans.

''Ah si? Come?'' Li sbottonò tirandoli verso il basso,  con una lentezza disarmante.

''Come ti pare'' mugugnai muovendo le gambe, come a simulare un angelo sulla neve.

''Io- voglio che tu ti giri sul lato, chiuda gli occhi, e mi consegni il cellulare'' 

''Il cellulare?'' 

Aprii un occhio, e lo vidi frugare nelle tasche dei miei jeans dove poi cacciò fuori il telefono, sbirciando.

''Heeei, quella è roba privata''

''Nulla che io non sappia'' disse alzando una spalla, mentre le sue labbra si increspavano.

''Perchè quella faccia?'' Mi spinsi in avanti alzandomi a metà corpo.

''Hai delle foto..strambe'' 

''Cos- di che parli?''

''Te mentre mangi una coscia di pollo, te mentre fingi di morire, mentre baci un ragazz-''

''-cancella ogni singola foto e restituiscimi il telefono, Harry''

''Non farò nulla di quello che hai chiesto, dormi'' si sedette ai piedi del letto, continuando a guardare le foto sul mio telefono.

Non avevo scelta.

''Beh allora, come hai fatto a trovarmi?'' 

Si voltò verso di me, formando una ''o'' con la bocca.

''Quasi dimenticavo-'' gettò una mano dietro al mio collo, e sentii un leggero ''tick''. ''-Ti ho attaccato una specie di gps, è servito'' se lo infilò nella tasca.

''Quindi- quindi hai pensato a me anche se eri in procinto di scopare'' feci un sorriso che lo fece ridere, mentre le sue dita scorrevano ancora nella galleria delle foto.

Lasciai un sospiro interno quando non notò le foto spinte che avevo sul telefono.

Perchè diamine, inviare foto del mio culo al mio ex era uno dei miei passatempi preferiti.

''Io ti penso sempre-'' ''-è il mio lavoro'' aggiunse subito dopo aver bloccato il mio telefono ed esserselo messo nel cassetto del comodino.

''Già, il tuo lavoro'' aggiunsi scimmiottandolo, mentre prese a spogliarsi anche lui.

''Esatto'' fece un saltello sul letto, stendendosi al mio fianco.

Rimanemmo un po' in silenzio.

''Hei Harry?''

''Mh?''

''Perchè mi hai sequestrato il telefono?''

''Perchè Frenkie ti avrebbe scritto, molto probabilmente lo avrà già fatto, ma non ho avuto il tempo di controllare''

Lost Boy.|| Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora