Capitolo 9.

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''Louis!'' Sentii urlare dall'altro lato della porta, mentre uscivo dalla doccia e mi stringevo un'asciugamano attorno la vita.

''Cosa c'è?'' Urlai di rimando, gettando i capelli all'indietro.

''Il tuo cellulare squilla, vieni a rispondere!'' 

E così aprii la porta, non importandomene della mia quasi completa nudità. Harry era a digitare sulla tastiera del suo computer, mentre io cercavo di rintracciare il telefono ascoltando la suoneria.

''Sai per caso dove l'ho messo?'' Domandai, facendo alzare lo sguardo di Harry verso di me. Ci mise un paio di secondi prima di rispondere, mentre l'acqua dai miei capelli cadeva a gocce sulla mia schiena, bagnando anche il pavimento. Poi riabbassò il capo, indicando il comodino dal suo lato di letto.

Camminai velocemente, asciugandomi prima le mani sull'asciugamano velocemente prima di rispondere.

''Pronto?''

''Amico, eri a fare cose sconce?'' 

Arrossii di botto, perchè nell'esatto momento Harry alzò il capo e sorrise.

''No, ero sotto la doccia, ciao anche a te Zayn'' risposi, sedendomi sul letto.

''Dunque, sei ancora scioccato del fatto che io sia-''

''-Si che lo sono, insomma, perchè lavori in quel bar?''

''Era una copertura, per tenerti sott'occhio, opera di tua madre''

Mi morsi l'interno guancia, scuotendo lentamente il capo. La voce di Zayn risultava così dolce e apprensiva e mi si stringeva il cuore ad ogni ricordo di mia madre.

''Dimmi di più, per favore'' rialzai lo sguardo su Harry, e lo beccai a fissarmi. Alzò un angolo della bocca e tornò a guardare lo schermo del suo computer.

''Mi aveva detto di tenere sempre un occhio su di te, sul suo Louis e poi mi minacciava per non farmi aggiungere troppo alcool nei drink che chiedevi e che se eri ubriaco, dovevo farti accompagnare da Liam, di Niall non si fidava molto'' ridacchiò, facendo sorridere intenerito anche me.

''Si, sono sempre stato il cocco di mamma'' sospirai, inarcando entrambe le sopracciglia e tirando su un sorriso malinconico.

''Lou?'' Zayn chiamò, facendomi aggrottare le sopracciglia.

''Mh?''

''Lo sai che Harry in questo momento sta ascoltando t-''

Non riuscì a finire la frase, perchè Harry mi si affiancò sul letto e mi strappò il telefono dalle mani.

''Louis è occupato ora, vedi di tenere la bocca chiusa. A domani Zay'' Harry concluse con un grande sorrisone, lanciando poi il telefono sui cuscini. Rimasi con la bocca aperta ed un grosso cipiglio in volto, mentre il riccio mi fissava angelicamente con le labbra distese e gli occhi languidi.

''Harry?''

''Si, caro?''

''Cosa cazzo è successo?''

Harry si sollevò, andò ad abbassare lo schermo del laptop chiudendolo, poi aprì un cassetto, iniziando a frugare.

''Oh nulla di che, segreti del mestiere'' afferrò un paio di boxer bianchi, lanciandomeli contro, poi si spostò contro la parete, aprendo l'armadio.

''Cosa voleva dire? Cosa stavi ascoltando?'' Presi i boxer al volo, indossandoli da sotto all'asciugamano, liberandomene.

''Cosa? Che intendi?''

''Me lo ha detto Zayn'' 

Le sue spalle si alzarono e poi si abbassarono con forza sotto la camicia bianca, rilasciando un grosso sospiro. Si voltò, pronto a parlare, ma le parole gli morirono quasi in gola.

Lost Boy.|| Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora