Capitolo 21.

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Scribacchiai gli ultimi calcoli che vennero riportati sulla calcolatrice, sorridendo fiero del risultato finale.

Ero riuscito a conservare i soldi per pagare l'affitto e le bollette, e mi restavano più di quanto pensassi da parte per spendere a mio piacere. Afferrai il cellulare, pronto ad invitare Niall e Liam per una cena tra amici, ma la data sul cellulare mi fece fare un sussulto.

Era il ventotto giugno, la data scritta sul biglietto. Decisi di non dargli troppo peso, ed inviai l'invito tramite messaggio ai due ragazzi, i quali risposero in modo positivo entrambi.

Si sarebbe svolta in un ristorante giù la strada, tra circa due ore e dato che la mia giornata era conclusa, potevo iniziare a dedicarmi a me stesso e scegliere cosa indossare. Prima di tutto però, mi preparai un bagno caldo e nudo come un verme, mentre la vasca prendeva a riempirsi, mi ritrovai dinanzi l'armadio a braccia conserte, scrutando le varie scelte.

Alla fine afferrai la camicia bianca e gli skinny neri adagiandoli sul letto, precipitandomi poi a riempire l'acqua con il bagnoschiuma a lampone e immergermi, avvolto nella schiuma fino alle spalle. Per ammazzare il tempo, mi ricordai del grosso orologio da polso, così premendo il bottone di lato ed illuminando la schermata, iniziai a scorrere il dito sullo schermo.

Nella mia rubrica c'erano soltanto sette numeri. 

Quello di Frenkie, Vilcoln, Zayn, uno per ordinare cibo cinese a domicilio, Liam, Niall e infine, quello di Harry. Tutti muniti di una foto contatti.

Non guardai le altre, ma solo la sua, ripreso in primo piano con gli occhi puntati nella telecamera, la bocca a sporgere leggermente all'infuori e i capelli lasciati sciolti. La guardai per troppo tempo, fino a memorizzare ogni minimo dettaglio, come un occhio leggermente socchiuso rispetto all'altro, il neo sul mento ed il brufolo sulla tempia.

Rilasciai cadere le braccia ai lati della vasca e la testa sul retro, distendendo i muscoli facendo alleviare il leggero pulsare delle tempie. 

Sarebbe stata una grande serata, lo percepivo.

***

E avevo percepito male, perchè Liam e Niall avevano tardato di già quindici minuti e la mia fame era troppa. Così dopo una mangiucchiata di unghie ed una chiacchierata con il barbone disteso a pochi metri da me, decisi di chiamarli. Ma Niall urlò dal marciapiede difronte, conferma che fossero arrivati, finalmente.

''SCUSACI!'' Continuò ad urlare anche dopo aver attraversato, dritto sulla mia faccia.

''Niall, non mi sembra il caso di urlare'' disse Liam, facendo scricchiolare il suo collo verso destra e sinistra.

''No infatti, quello che dovrebbe urlare sono io'' sbuffai, squadrandoli da capo a piedi. ''Siete venuti con l'auto?'' Domandai.

''Si, ma c'era traffico ed è impossibile trovare un parcheggio nei dintorni'' disse Liam, invitandoci ad entrare. Ci fecero accomodare ad un tavolo sul retro, posto fuori dalla struttura, immerso in un piccolo giardinetto con delle lanterne attorno.

''Okay, ho una fame incredibile'' mi accomodai seguito dagli altri, mentre insieme prendemmo a leggere il menù. ''Cosa preferite tra-''

''Pesce'' ''Carne'' dissero Liam e Niall all'unisono.

''La carne? Sul serio? Hai mai mangiato altro?'' Sbottò Niall, schiaffandogli il menù in faccia.

''Una bistecca è ciò di cui ho bisogno'' commentò Liam.

''No no no bello, tu hai bisogno di qualcosa di innovativo. Prenderemo l'aragosta, tutti e tre'' disse Niall, afferrando tutti i menù, nascondendoseli sotto al sedere.

Lost Boy.|| Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora