Capitolo 19.

587 47 48
                                    

Alzai il braccio stiracchiandomi, mentre il mio sedere era ancora premuto sul materasso del letto.

Vuoto.

Lanciai uno sguardo alle lenzuola sfatte e al cuscino rovesciato ai piedi del letto. L'acqua della doccia non era presente, come i rumori in cucina o la tv accesa. Silenzio totale, solo i piccoli sbuffi di Niall alternati ad un lieve russare nella stanza affianco. Lanciai uno sguardo alla sveglia, erano le nove del mattino e di Harry nemmeno l'ombra.

Afferrai il telefono, osservando le ultime chiamate ed i messaggi, caselle vuote. Oggi dovevamo andare al mare, ed un cattivo presentimento mi portò ad alzarmi e strisciare fino alla stanza di Niall. Come potevo immaginare dormiva, ed il suo russare da qui era molto più nitido. Le tende erano chiuse, la luce solare non filtrava.

Fui io stesso ad aprirle, facendo proiettare i raggi sul suo viso, che reagì immediatamente arricciandosi come se avesse mangiato un frutto acre.

''Niall'' dissi, mentre le sue mani vagavano tra i capelli e le dita dei piedi sfregavano contro le caviglie.

''Louis-'' aprì un occhio, poi l'altro ancora e notò subito l'ansia sul mio viso. Si portò a sedere, strofinando via la pesantezza dagli occhi con entrambe le mani. ''Lou, che succede?''

''Harry'' soffiai, restando all'impiedi vicino la finestra.

''Cosa? Harry cosa?'' Si sollevò alzandosi completamente, si avvicinò a me ponendosi dinanzi al mio corpo.

''Penso che- lui non c'è in casa, oggi noi dovevamo andare al mare ed io stanotte non ho quasi dormito per questo'' serrai le labbra tra di loro, provando un lieve imbarazzo quando Niall sorrise e spinse la mia testa sul suo petto.

''Magari non aveva un costume ed è- semplicemente andato a comprarne uno''

''Non sono così stupido''

''Perchè non lo chiami?'' 

Mi staccai dal suo corpo, grattandomi il retro del capo, rivolgendo lo sguardo al cielo sereno.

''Dovrei farlo?''

''Dovresti, è il tuo ragazzo''

Mi strozzai con la saliva, sorpassandolo con uno spintone mentre le mie mani andarono a collidersi con la porta, aprendola. Niall mi seguì sghignazzando, e realizzai che svegliarlo fu un errore.

''Non è il mio ragazzo, sia ben chiaro questo''

''Non ancora'' alzò una spalla, afferrando il mio cellulare e porgendomelo. Lo guardai titubante e mi fece un cenno del capo. Sospirai mentre sentivo il sudore scorrere sul mio metto e tra le giunture delle dita. Ero vicino al premere il suo contatto, ma il campanello della stanza suonò e Niall si affrettò ad andare ad aprire.

''C'è Louis?'' 

E riconobbi quella voce e le mie speranze andarono perse.

''Sono in camera Frenkie!'' Esclamai, posando il cellulare sul comodino.

Il ragazzo entrò con un sorriso in volto e gli occhi pieni di luce, mentre le braccia si allungarono verso di me per stringermi.

''Il mio ragazzo preferito, come stai? Vilcoln mi ha detto di venire qui oggi''

''Sto bene..quindi Harry è in agenzia?'' Domandai, inghiottendo la delusione sottoforma di un nodo alla gola.

''Si-'' disse il ragazzo, inclinando il capo per guardarmi meglio ''Non essere triste Louis, devi sapere che Harry è un agente speciale ed è molto richiesto''

''E' per caso andato a fare quella roba con Basilio?''

Frenkie inarcò un sopracciglio, poi scosse la testa.

Lost Boy.|| Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora