Capitolo 14.

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Mi piaceva osservarlo mentre tutto agitato si guardava attorno.

Mi piaceva osservarlo mentre mi guardava di sottecchi assicurandosi che io stessi bene. Harry era così protettivo, ma faceva bene quanto male e dovevo essere cauto nelle parole e nei gesti.

Non dovevo cadere nella sua trappola fatta di 'fiorellino' e di sorrisi e fossette e dell'odore di fumo e colonia insinuato sopra la sua pelle mescolato al bagnoschiuma alla vaniglia.

Ma ci ero già con un piede dentro, volevo provare a salvarmi, ma Zayn era lì davanti a me con un cipiglio in volto mentre riempiva un grosso borsone a mano di tutti gli abiti che aveva lasciato nella stanza.

''Ti sta bene'' disse, guardandomi pochi secondi mentre arrotolava pigramente la cintura su se stessa.

''Cosa?'' Inarcai un sopracciglio, guardando poi verso il basso.

''La mia camicia'' sospirò una risatina, mentre io mi limitai ad abbozzare un sorriso ed arrossire.

''Penso sia arrivata l'ora di salutarci'' strinsi le labbra in una linea dura, sentendo già la mancanza della sua presenza fatta di occhi di miele e capelli di seta.

''Già, penso di si'' alzò il borsone portandoselo in spalla, spingendo poi la mia testa sul suo petto, strofinando la mia schiena. ''Sei stato una grande scopata ed una bella compagnia, grazie''

Soffiai una risatina, e sentii il suo petto robusto vibrare contro la mia guancia. Si staccò e mi squadrò un'ultima volta, prima di superarmi con un'espressione tra metà l'affranto e il nostalgico.

''A presto, si spera'' alzai una mano verso di lui, incrociando i piedi tra loro quando ricambiò il saluto e la porta si chiuse.

Le finestre del salone color giallo canarino riflettevano sulle dita dei miei piedi scalzi, i quali osservavo da qualche secondo di troppo.

Come poteva considerarsi il rapporto tra me e Zayn? Sicuramente occasionale se si parla in modo sessuale, ma era l'unico amico che mi era rimasto e l'unica compagnia, dato che Harry aveva deciso di comportarsi di merda. Durante l'agguato eravamo così preoccupati entrambi che abbiamo dimenticato di essere arrabbiati. 

La luce del sole salii fino al mio viso, mentre mi spostavo all'indietro continuando a tenere lo sguardo fisso sui miei piedi. Arricciai le dita, e lo scatto della serratura mi fece alzare il capo velocemente.

''Zay-''

La figura del riccio fece capolino, un sorriso triste ad alloggiare sulla pelle leggermente abbronzata e gli occhi verdi smeraldi a guardare il raggio di luce dividere diagonalmente il mio corpo.

''-No, solo Harry'' fece un passo in avanti, chiudendosi la porta alle spalle. Gettò le braccia in avanti, facendole ricadere subito dopo. ''Cosa diamine stai facendo?'' 

All'inizio fui confuso, poi percepii il calore sulla mia pelle e mi ripresi.

''Mi piace il sole ed ho freddo, quindi mi riscaldo'' 

Le sue labbra si schiusero e gli occhi svettarono verso la stanza da letto, così prima che potesse parlare, lo interruppi.

''Le coperte hanno il suo profumo e non voglio che vada via'' annuii leggermente con il capo, ma il mio cuore si sciolse quando anche lui fece un passo in avanti, entrando nella luce. Gli occhi brillanti e penetranti a leggermi l'anima, le sopracciglia arcuate tristemente verso il basso e solo un angolo della bocca sollevato.

''Ti sei per caso- innamorato di lui?''

''No, ma sentirei troppo la sua mancanza'' 

''Allora lascia che ti riscaldi io'' allungò le sue mani verso le mie braccia, facendole scorrere lentamente fino alle spalle. Serrai gli occhi e mi scostai di lato, perdendo il sole ed il suo tepore. Aprii gli occhi e lo vidi lì inerme, brillante e sconvolto.

Lost Boy.|| Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora