Capitolo 12.

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''Mi faresti un favore?'' Chiese Zayn, leccando la cartina piena di tabacco.

''Certo'' indossai anche l'altra scarpa, stiracchiandomi poi.

''Andresti giù ad ordinare qualcosa da mangiare? Mi va bene di tutto''

Mi tastai le tasche, arrossendo poi di botto. Come l'avrei pagata la roba? Facendo pompini?

''Oh e tranquillo, è già tutto pagato'' mi congedò con un gesto della mano, ed io aprii la porta ritrovandomi nell'ampio corridoio. Stavo per camminare verso l'ascensore, ma una strana sensazione mi colpì dietro la schiena.

Mi voltai di scatto, ma non vidi nessuno, così scesi ai piani inferiori.

La sala era vuota, così mi avvicinai senza problemi al bar. Una giovane donna mi sorrise.

''Ciao, cosa le porto?''

''Puoi portare su alla stanza 567 una brioche vuota e un hot dog- aspetta, le avete queste cose?''

Lei si mise all'opera, servendomi anche dell'acqua che non avevo chiesto.

''Questo ed altro per Louis Tomlinson'' prese l'hot dog e lo mise a riscaldare, sembrava leggermente impacciata.

''Oh- come sai il mio nome?''

''Harry in questi  giorni parla sempre di te''

''Harry? E' ancora qui?''

Vidi i suoi occhi spalancarsi. Si voltò afferrando l'hot dog avvolgendolo in un fazzoletto, poi fece lo stesso con la brioche.

''E' da quasi una settimana che non lo vedo, viene spesso qui?''

''Si goda il nostro cibo, buona gior-''

''-Eh no carina, hai iniziato parlare e adesso finisci'' bevvi l'acqua che mi aveva servito in due sorsi, notando la sua agitazione crescere ad ogni movimento.

''Viene solo a prendere un goccio di liquore e poi va' via''

''Non alloggia più qui?'' Continuai a domandare speranzoso.

''No'' stirò le labbra in un sorriso, gettando poi le ciocche della sua coda di cavallo dietro le orecchie.

''Okay, allora è stato un piacere hum-..''

''-Sophia, sono Sophia'' sorrise molto più rilassata, ed io semplicemente le voltai le spalle, riprendendo l'ascensore.



HARRY'S POV.


''Via libera'' sentii dire dalla ragazza, ed uscii da sotto il bancone.

''Cazzo, sei stata brava a mentire'' le dissi risistemandomi la fedora sulla testa.

''E' stato difficile, ma se ti manca perchè non torni da lui?'' Chiese la ragazza, appoggiandosi con un fianco contro il bancone.

''Perchè mi odia'' mi inumidii il labbro, mentre pensavo al suo viso pieno di disgusto quel giorno al parco, ed ai suoi occhi lucidi ed a come ero riuscito a ferirlo miseramente.

''Non credo, era ansioso di sapere dove tu fossi'' disse Sophia, osservando l'orario sul suo orologio.

''Già, mi vorrà solo per sputarmi in faccia'' gettai uno sguardo allo schermo del mio cellulare, notando tre messaggi da Vilcoln.

GilbertV: Che cos'è questa storia?

GilbertV: Devi chiamarmi il prima possibile.

GilbertV: Non mandare tutto a rotoli.

Lost Boy.|| Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora