CAPITOLO 16

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Il giorno seguente mi svegliai abbastanza tardi. Erano le dodici. Uscii dalla camera ed andai in cucina per fare colazione. Lì trovai Nash e Cameron senza maglietta che stavano bevendo del succo.
<< Cameron, stai meglio?>> chiesi timidamente dopo avere augurato il buongiorno.
<< si grazie. Mi sono ripreso abbastanza. Vi ringrazio ancora per ieri>>, parlò.
<<figurati. Ora vado a vestirmi, così magari faccio un giro con Dylan>>, li avvisai.
<< okay. Io e Nash dobbiamo risolvere delle cosette. Se hai bisogno, chiama>>. Annuii ed andai in camera. Scrissi un messaggio a Dylan per proporgli la mia idea e poco dopo ricevetti la sua risposta: accettò e mi disse di essere pronta per le 13. Mi vestii con dei jeans non troppo strappati, una t-shirt nera ed una giacchetta del medesimo colore. Il campanello suonò.  Era il mio ragazzo. Scesi di fretta per evitare che Cam e lui si incontrassero ma fu già troppo tardi.
<< Hey Dylan>>, disse Cameron.
<< ciao Dallas. Ti sposti per favore? Devo uscire con la mia ragazza>>, parlò marcando la parola "mia".
<< certo, ma prima stavo pensando che ho una pompa nel giardino per gonfiare le ruote. Te la presto? Così magari ti gonfi un po' il cervello e diventi intelligente>>, lo provocò Dallas.
<< ripetilo ancora una volta e ti arriva un pugno in faccia>>, ringhiò Dylan.
<< fai pure. Tanto dopo quello che mi hanno fatto ieri e la tua forza da femminuccia, non ti sentirei neanche >>, sorrise falsamente il ragazzo dagli occhi color corteccia.
<< hanno fatto bene>>, il mio fidanzato alzò gli occhi. Questo fu troppo. Avevano superato il limite.
<< avete smesso di fare i bambini stupidi di due anni? Perché non cercate di dimostrare di essere normali come quelli della vostra età? Dylan, andiamo >>, dissi. Uscimmo il più velocemente possibile ed andammo in centro città, dato che avremmo passato il tempo al cinema. Dopo aver mangiato andammo a fare un giro, visto che il film sarebbe iniziato 45 minuti dopo. Mentre eravamo in un negozio, il telefono di Dylan suonò.
<< dimmi....ora no...no, sono con Jade....stasera ti dico...va bene...a stasera>>, poi riattaccò.
<< che succede?>>, chiesi.
<< nulla, un amico mi ha chiesto di vederci ma gli ho detto che sono con la mia ragazza>>. << vuoi uscire con lui? Per me non è un problema eh>>, gli presi la mano. << no, voglio stare un po' con te >>, mi prese per la vita è mi baciò .
<< dai, è tardi. Andiamo al cinema>>, sorrisi.
Una volta finito il film, Dylan mi accompagnò a casa di Cam.Decisi di farmi una doccia prima di mangiare. Dopo averla fatta, vidi che c'era un messaggio dallo sconosciuto:
"Pronta per giocare un po' con me?"
Gli scrissi un "no". Non me la sentivo di "giocare" con una persona che non conoscevo. Poteva essere pericoloso. << ho visto cos'è successo al tuo amichetto l'altra sera. Sarebbe un peccato se la prossima volta glielo facessi io. Sicuramente ti starai chiedendo il perché di tutto ciò. Semplicemente voglio averti tutta per me. Manda al diavolo Dylan, Cameron ed i loro patetici amici. Io sono migliore di loro>>, ricevetti.
<< ci siamo mai parlati?>>, digitai.
<< si, tanto tempo fa...è da lì ho iniziato a guardarti in anonimato. Ora iniziamo. Il gioco che voglio proporti è simile ad obbligo e verità, ma senza quest' ultima. Se ti rifiuterai di fare qualcosa, pagherai delle meravigliose penitenze che ho in serbo per te, se non accetterai, Dallas ed il tuo ragazzo finiranno in guai seri>>, mi minacciò. La paura era tanta, le gambe stavano per cedere e le lacrime minacciavano di uscire.
<< a patto che tu non mi faccia uccidere o fare del male a qualcuno e nemmeno  cose pericolose>>, risposi.
<<va benissimo, non era ciò che avevo in mente. Primo obbligo: vai sotto in giardino e avvicinati ad un cespuglio. Ce ne sono tanti, vero? Bene. Chiedi a Cameron qual' era il cespuglio dietro il quale ha fatto certe cose con Jenna di quarta B, senza dirgli il motivo. Una volta trovato, vai lì.  C'è un regalo che ho comprato appositamente per te. Spero che ti piaccia>>
Ebbi un brivido di inquietudine. Feci un respiro profondo ed andai in camera di Cam.
<< Cameron, posso farti una domanda?>>, chiesi.
<< certo, dimmi>>, parlò gentilmente.
<< ci sono delle voci che dicono che hai fatto qualcosa con Jenna di 4B dietro un cespuglio di questo giardino, è vero?>>, azzardai a domandare.
<< perché vorresti saperlo? Comunque si, avevamo bevuto molto  e non eravamo abbastanza lucidi per riflettere>>, si grattò la testa in imbarazzo.
<< ma qual' è?  Sai, non vorrei avvicinarmi a lì perché mi farebbe abbastanza schifo>>, feci una faccia disgustata.
<< il primo cespuglio alla destra dell'albero...>>, aggrottò la fronte. Mimai un “grazie” e feci per uscire dalla stanza ma Cameron mi sollevò e mi mise sulle sue gambe. Mi spostò una ciocca dal mio viso e la mise dietro il mio orecchio.
<< che succede, bambolina ?  Sei strana stasera... ho fatto qualcosa che non va? >>, domandò.
<< no, tranquillo . Ora torno in camera>>, mi tolsi da sopra le sue gambe ed andai silenziosamente in giardino. Usai la torcia del mio telefono dato che era buio, cercai il cespuglio giusto e mi ci avvicinai.
Trovai una scatola rettangolare,grande, con la carta da regalo nera ed un fiocco rosso. La presi e sgattaiolai in camera mia. La aprii: era un completo intimo dello stesso colore del fiocco ed un paio scarpe con i tacchi neri e alti. Mi sentii avvampare. Stavo iniziando ad avere paura, molta paura. Perché voleva regalarmi cose così imbarazzanti e stupide? Perché mi immaginava con questo accoppiamento bizzarro? Improvvisamente ricevetti un messaggio dallo sconosciuto :
"Ottimo lavoro. Cameron ha bevuto la bugia. Ora provalo. Spero che ti sia piaciuta la sorpresa.  Mi raccomando, non dirlo a Cameron ed a tutti i tuoi amichetti, compreso il tuo amore Dylan"
Abbassai  le persiane della finestra, così non mi poteva controllare mentre lo provavo.
Ad essere sincera, a parte l’imbarazzo, mi stava bene: copriva i punti giusti e mi faceva risaltare le curve. Improvvisamente, mentre avevo quel completo e le scarpe ancora addosso, entrò  Cameron nella mia stanza mentre stava leggendo qualcosa sul suo telefono.
<< Jade tu mi nascondi qualcosa. Ho visto che sei scesa in giar...oh...>>, alzò gli occhi e mi vide. Cercai di coprirmi il più possibile.
<< scusami, esco subito. Non ...volevo disturbarti....solo che non me la racconti giusta e...quel completino sta risvegliando troppo di miei ormoni..forse è meglio che esca. Comunque ti sta benissimo...sei bellissima e hai degli occhi stupendi, dovresti risaltarli di più e...>>, balbettò.
<< Cameron esci da questa stanza. Ora!>>, urlai.
<< Subito, scusa>>, parlò ed uscì velocemente dopo aver dato un'ultima occhiatina. 

Downfall || Cameron Dallas Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora