CAPITOLO 50

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*Jade pov's*

I giorni passarono ed io non riuscivo a mangiare, a dormire né non avevo le forze per reagire. L'unica cosa che provavo, era speranza nella mia libertà. Sarei uscita da questa prigione respirando oppure no? La cosa positiva era che mi avevano liberato dalle manette e tolto il nastro isolante, tanto non potevamo scappare. << buongiorno ragazze mie>>, disse Brandon stranamente di buon umore. <<dopo tanto tempo che è da sola, ho deciso di farle fare amicizia>>, aggiunse spingendo per terra una ragazza. Era alta, magrissima, occhi color nocciola, capelli castani e spettinati, viso sporco e vestiti rovinati. Le lacrime scorrevano sul suo viso e le mani erano bloccate dalle manette. La fece tirare in piedi strattonandola e poi la buttò nella mia cella, dato che ce n' erano solo due. Dopo aver riso di gusto, Brandon uscì dalla stanza. << stai bene?>>, le chiesi preoccupata. La testa era rivolta verso il basso. Era seduta. Lei annuì debolmente ed alzò lo sguardo. <<come ti chiami?>> ,domandò. Aveva una voce dolce e delicata. << Jade Olivera, tu?>>. << Sierra, Sierra Dallas>>, balbettò.

*Cameron pov's*

<<pronti ragazzi?>>, chiesi con un leggero fastidio nel basso ventre. Ero in ansia, lo ammetto, ma dovevo fare qualcosa per portare Jade e Chloe in salvo. Preparai uno zaino con dell'acqua, una torcia, un flashbang, ossia una bomba che emette una luce forte che acceca momentaneamente il nemico gentilmente offerta dal signor Lerman a sua insaputa, una pistola, il bracciale a serpente e due coltelli. Dopo aver studiato un piano per entrare nella fabbrica, ci avviammo verso il luogo. Parcheggiammo non troppo lontano da lì e nel tragitto Log aveva preparato il messaggio da inviare al padre. Entrammo facendo attenzione ma il posto sembrò deserto. << c'è qualcosa che non va>>,dissi. <<sembra fin troppo facile>>. Avanzammo per la fabbrica fino a quando non trovammo una porta che sembrava nuova di zecca rispetto alle altre. Aveva una finestrella dal quale si poteva vedere l'interno della stanza. Feci segno agli altri di coprirmi le spalle e mi avvicinai. Lì dentro c'erano Jade, Chloe ed una ragazza girata di spalle che sembrava stare dormendo. La porta era chiusa a chiave, perciò provai a sfondarla, facendomi un po' male alla spalla. Appena mi videro, scoppiarono a piangere. Presi la tessera elettronica sulla scrivania per aprire le loro celle e Jade mi saltò addosso. Quando scese mi avvicinai all'altra ragazza con l'intento di svegliarla. << hey, svegliati. Siamo venuti a salvarvi>>, le dissi con gentilezza. Si girò verso di me, si spostò i capelli dal viso e rimasi pietrificato. << Sierra...>>, riuscii soltanto a dire. Era mia sorella. Quando si accorse di me, iniziò a piangere e mi abbracciò forte. Era da tempo che non la vedevo. << scena molto commovente e con una fine tragica...mi piace>>, disse una persona alle nostre spalle. Era Brandon che stava applaudendo e finse di asciugarsi una lacrimuccia. << cosa vuoi da noi?>>, ringhiai a denti stretti. << vendetta. Recuperare gli anni persi in prigione. Divertimento. Finire la mia opera con Sierra e continuarla con Jade...a te la scelta, ci sono ancora tanti altri motivi>>, sorrise per poi alzare gli occhi al cielo. <<carissimo Cameron. Devo ricordarti che mi hai rovinato la vita? Bene, ora la rovino io a voi. Dylan ed Angel sono soltanto degli incapaci. Curioso come la biondina si sia schierata dalla nostra parte una volta pronunciato il tuo nome, Jade. Che le hai fatto di così malvagio? Fatto sta che ora vi uccido tutti, non posso tornare in prigione. >>, continuò per poi uscire e chiuderci a chiave nella stanza. Aprii lo zaino che era finito dietro il letto, che fortunatamente non l'aveva visto, e presi la flashbang. << chiudete gli occhi al mio via, okay? È importante>>, li avvisai. <<Logan, manda il messaggio a tuo padre>>. Annuì ed io feci un grosso respiro. Poco dopo Brandon entrò di nuovo con una pistola. << ora!>>,urlai scagliando la bomba verso il ragazzo. Per fortuna tutti mi ascoltarono e nessuno rimase momentaneamente accecato. << voglio farti notare che non sei stato molto furbo nel non prenderci gli zaini, potevamo ucciderti. Ragazzi, correte!>>,ordinai mentre il ragazzo era coricato per terra mentre si sfregava gli occhi. Iniziammo a scappare verso l'uscita fino a quando non sentimmo un boato. Mi fermai e di conseguenza anche gli altri, mi girai e vidi Chloe che stava cadendo in ginocchio con aria dolorante. Logan corse immediatamente contro e la sorresse. << non vi fermate. Scappate prima che vi faccia del male>>, parlò agitata. << sono qui. Andrà tutto bene. Tu non mi abbandonare. Okay?>>, chiese il ragazzo con le lacrime agli occhi. << ti amerò sempre>>, disse a fatica la bionda per poi perdere i sensi. Logan la prese in braccio e tutti insieme corremmo verso l'uscita ormai vicina. In quel momento, udimmo le sirene della polizia.

<<ora del decesso?>>,sentii dire un poliziotto ad un suo collega. << dieci e mezzo >>,rispose l'altro. << nome?>>. << Chloe Grace Moretz>>. Jade non riuscì a reggersi in piedi da quanto si sentì debole in quel momento. Aveva perso la sua migliore amica e si sentiva in colpa. Non era stata lei, però. La polizia arrestò Layla e Brandon quel giorno. Si poteva dire che fosse tutto finito, e invece no. Avevamo perso una persona importante per questo. Era ormai impossibile chiudere questa storia. L'agente Stone accompagnò ognuno a casa propria, ma io decisi di accompagnarlo dai Moretz con Logan per aiutarlo a dire la verità ai suoi. Meritavano di sapere. È inutile dire che non la presero bene, Logan pianse insieme ai genitori di Chloe, che si stavano abbracciando forte per la notizia appena ricevuta. Appena uscii da casa loro, trovai Sierra che mi guardò sorridendo. << andiamo a casa, fratellino>>, disse portando un braccio intorno alle mie spalle.

Downfall || Cameron Dallas Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora