CAPITOLO 46

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Mi svegliò un rumore forte. Accesi la luce e mi guardai intorno. Cacciai un urlo quando vidi un bozzolo tra le coperte che stava russando. Gli tirai un calcio e volò giù dal letto. <<che c'è?>>,disse una voce maschile assonnata. La conoscevo già, e non ebbi più dubbi quando sbucò la testa di Cameron da dietro il letto. Si massaggiò le tempie e sbadigliò.  <<cosa fai qui?>>,chiesi. <<volevo dormire con te, magari? >>, disse con voce ovvia. << non riuscivo a dormire e allora sono venuto da te di nascosto perché dormo bene solo quando mi stai vicino>>. Aprii le braccia e lui si mise tra queste. Appoggiai la testa sul suo petto ed ascoltai il suo battito leggermente più ci addormentammo insieme.

Il giorno seguente mi svegliai abbastanza tardi e Cameron non c'era più. Doveva essere sgattaiolato via per evitare che mio padre lo vedesse. Mi alzai sbadigliando ed andai a farmi una doccia. Erano le due ed alle quattro dovevo andare da Leyla con Chloe. Scrissi alla riccia chiedendole l'indirizzo e poco dopo ricevetti una risposta. Avevo capito dove viveva, casa sua si trovava a qualche isolato dalla scuola. <<buongiorno dormigliona>>, disse mio padre mentre stava preparando il tavolo.  <<giorno>>, risposi aprendo il frigo per studiare il suo contenuto. <<da domani Matt tornerà a lavorare. Va bene?>>, domandò. <<va benissimo>>, addentai una fetta. Finito di mangiare, andai in camera e mi preparai.  Indossai una semplice t-shirt verde militare e dei jeans neri, mi asciugai i capelli e mi lavai viso e denti. Siccome ero in ritardo, corsi direttamente a casa sua, non portando nulla dietro. Suonai al campanello e Leyla mi aprì immediatamente.<<scusa per l’ora>>, dissi con il fiatone. <<tranquilla! Chloe è già in salotto. Dai, vieni>>, mi sorrise. La seguii e mi portò in una stanza dalle pareti bianche, mobili neri e le tende grigie. Sul divano vidi Moretz intenta a leggere una rivista di gossip ed ogni tanto le sfuggiva un gridolino per le news scottanti. <<vi va di vedere un film?>>, chiese Leyla ad un certo punto. Si avvicinò al cassetto dei cd e cercò quello che avevamo deciso. <<ragazze, non lo trovo>>, parlò dopo qualche minuto. << mi aiutate a cercarlo in camera mia?>>, continuò. <<certo>>, le risposi alzandomi dal divano. Ci portò davanti a delle scale che portavano al seminterrato. <<camera mia è qua sotto. Così ho più spazio>>, aggiunse notando la nostra espressione dubbiosa. Accese la luce ed arrivammo davanti ad una porta di ferro. <<Bizzarra. Perché dovrebbe vivere in un posto così? Ha una casa a due piani che usa con i suoi genitori e non la sfrutta?>>, pensai. Chloe doveva aver pensato la mia stessa cosa, dato che faceva una faccia leggermente confusa. Ci fece entrare per prime e chiuse la porta dietro di noi. <<Leyla?>>, dissi leggermente inquietata. Dopodiché il buio totale.

Downfall || Cameron Dallas Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora