CAPITOLO 47

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Mi svegliai in una stanza vuota ed umida. La luce entrava nella stanza tramite ad una finestrella a sbarre e con essa entrava l'aria fresca della sera. Guardai davanti a me e vidi Chloe dietro un muro di vetro che ci separava. Aveva un nastro isolante davanti alla bocca, era seduta su una sedia e le mani erano legate dietro lo schienale. Era ancora incosciente, aveva la testa verso l'alto e gli occhi chiusi. Io ero nella sua stessa situazione, non potevo muovermi. Cercai di guardare fuori dalla finestra ma non vedevo altro che il cielo, era troppo alta. La porta si aprì ed entrò un ragazzo biondo con gli occhi verdi. La leggera spruzzata di barba ed il volto corrucciato mi faceva pensare che avesse una trentina d'anni. << finalmente ti sei svegliata>>, disse alzando gli occhi. <<sicuramente ti starai chiedendo chi sono e come fai a trovarti qui. Bene, si da il caso che io sono il famoso B, che è l'iniziale di Brandon. Mio fratello aveva un compito, ossia quello di rapirti e di farti fuori insieme a Dallas, ma a quanto pare, ha preferito fare di testa sua. Mi spiace Jade, lo stupro non era pianificato. Doveva solo essere una morte veloce ed indolore. Quando sono uscito dalla prigione, ho dovuto fare a modo mio. Leyla era il mio piano B, si è trasferita qua a Los Angeles con Dylan in attesa del mio arrivo. Ah, è anche la mia ragazza... Quindi convincerla è stato ancor più semplice. Questa ragazza, Chloe? Non centra nulla in tutto questo. Diciamo che l'ho rapita per puro divertimento, nient'altro. In prigione non facevo altro che pensare :" col tempo riuscirò a prendere Dallas ed a fargliela pagare"... E come altro avrei potuto farlo, se non rapendo e togliendo la vita ed alla ragazza che ama? Tempo al tempo, ora. Non ti uccido subito, tranquilla. Ci vediamo domani mattina, stasera devo andare a vedere come va la situazione a casa tua, piccola Jade. Mi raccomando, fai la brava>>, disse per poi uscire dalla stanza e chiuderci a chiave lì dentro. Il rumore causato dalla porta svegliò Chloe ed un'espressione di terrore si dipinse sul suo volto. Appena mi vide, cercai di calmarla facendo di "no" con la testa. Non potevo rassicurarla in altro modo. Dovevo solo trovare un'idea per farci uscire da lì. La bionda si riuscì a calmare dopo molto tempo. Le sue guance erano bagnate dalle lacrime che scorrevano lentamente. Aveva capito che doveva rassegnarsi. Sapeva di Dylan ed Angel, sì, ma di Brandon no. Guardai il posto in cui io e Chloe eravamo chiuse. Una grossa stanza che conteneva due piccole celle fatte di vetro resistente che separavano me e la mia migliore amica. Non potevamo sentire rumori intorno a noi, potevamo solo stare in silenzio a guardare e sperare cose positive. La mia "camera" era dotata di un letto  di ferro e la sedia su cui ero seduta. Pensai, pensai e ripensai. Improvvisamente, mi ricordai della collanina localizzatrice. Cameron aveva detto che poteva controllarla da un'applicazione. Fortunatamente non era troppo lunga, la gemma arrivava alle clavicole. Dopo vari tentativi, riuscii ad accenderla. Bisognava solo aspettare.

*Cameron pov's*

<<mi stai dicendo che Jade è scomparsa? Stiamo scherzando? Perché l'hanno detto a te e non a me? Io la amo, io le sto vicino, io sono importante per lei. tu sei solo il suo "migliore amico". Non sei nulla in confronto a me per lei!>>, parlai marcando il “io” . Il sangue bolliva nelle mie vene. Ero talmente furibondo che lanciai il mio cellulare contro il muro con tutta la forza che avevo in corpo, rompendolo. Ero triste, arrabbiato e preoccupato per come stava Jade. La amavo, non volevo rischiare di perderla per l'ennesima volta. << Dallas, mi hai sfinito! Basta pensare solo a te ed al tuo nuovo gruppetto da quattro soldi per cui ci hai abbandonato, non sei l'unico che ci sta male! Ok, tu la ami, ma anch'io voglio sapere come sta mia sorella!>>, sbraitò Nash. << sorella?>>. Sentii un colpo al cuore. Grier si irrigidì per qualche secondo, dopo che realizzò ciò che aveva detto. << mia madre e suo padre si sentono da tanto tempo. Si sono conosciuti su un sito di incontri un mesetto dopo che la moglie l'aveva abbandonato. Litigava spesso con lei e lui voleva solo trovare una donna che avrebbe potuto essere presente nella vita di sua figlia, perciò si scrissero. Hanno iniziato una relazione dopo tre mesi che si sentivano incessantemente ed ora che ci siamo trasferiti qua, possono vedersi di persona. Quando non sapevamo dove trasferirci per via di Brandon, lei aveva suggerito qua, ricordi? Beh, non era una coincidenza. Ho scoperto da poco che loro due si vogliono sposare e di conseguenza lei sarà la mia sorellastra. Lei non sa ancora nulla, non dirlo a nessuno, ti prego>>, mi supplicò. Non mi importava dirlo o no a qualcuno. In quel momento dovevo solo capire come salvare la mia ragazza. Mi dispiacque ammetterlo ma avevo bisogno anche di Jack.

Downfall || Cameron Dallas Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora