VOLUME 2: strade diverse - CAPITOLO 1

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Frederica una volta ha detto:

"Non importa se la democrazia cessa di cambiare, non importa se il mondo diventa nucleare. Io spero soltanto che lui possa restare accanto a me mezzo sveglio, mezzo addormentato, mentre leggo un libro."

Ciò che sognavo era semplicemente quello. [1]

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Finalmente il taxi si fermò. Lungo la strada mi ero addormentato, ma mi svegliai appena vidi l'autista che tirava fuori il mio bagaglio dall'auto.

"Ci sono due scatole, una valigia e lo zaino sulla tua schiena. Non dimenticarti quelle due buste di carta!"

Era un signore piuttosto anziano e simpatico. Mi guardò con invidia mentre aprivo quei pacchi. "Hai appena finito le vacanze primaverili e stai tornando da casa tua, giusto?"

Sogghignai.

Mi ricordai di quando ero tornato a casa per le vacanze: a parte i regali, gli unici altri oggetti dentro le mie valige erano due cambi di vestiti, di cui uno era quello che indossavo. Tutte quelle cose in più che c'erano adesso, da dove erano spuntate?!

Sapevo che un'intera scatola contenente vestiti, scarpe, guanti e sciarpe veniva da mia madre e mio fratello, che li avevano comprati per me. Ma... Questa coperta? Che storia era? Nella città S non c'erano negozi che vendevano coperte? E poi Yi Chen ci aveva infilato di nascosto quei CD... Ci doveva essere qualche errore: era un pacco così enorme! Di certo non avevo intenzione di aprire un ingrosso! Non avevo bisogno di guardare nelle buste di carta per sapere che dentro c'erano pesce fritto e manzo in scatola messi da mia madre, e che lo zaino era pieno di mandarini.

Perché dovevo fare quella fatica per portarmi dietro tutta quella roba per centinaia di chilometri dalla città N, visto che potevo comprarla tranquillamente nella città S?

Guardai in alto: l'appartamento che avevo in affitto era al quarto piano.

Il quarto piano, ah...

Non sarebbe stato un problema. Mi ricordai di quando, tanti anni fa, ero all'ultimo anno di elementari: ogni giorno, quando tornavo da scuola, dovevo portare la mia bici fino al quinto piano, mentre all'andata la portavo giù fino al piano terra. Nonostante il mio aspetto, era un allenamento che mi aveva fatto raggiungere incredibili livelli di resistenza.

Presi un profondo respiro e cercai in ogni modo di prendere con me tutti quei bagagli, facendomi sembrare un attaccapanni multi-funzione. Ero pronto a lanciarmi su per le scale in un unico sforzo, quando all'improvviso notai una pila di mobili gettati via non lontano.

Un divano, una TV, una radio... ah... Un arredamento completo. Anche se sembrava tutto piuttosto vecchio, era un peccato buttarlo via così... Ma era meglio che lasciassi perdere: anche se avessi preso con me quelle cose, non avrei avuto un posto dove metterle.

Ma che strano... perché sembra tutto così familiare?

Poi mi concentrai semplicemente sullo sforzo di dover salire le scale.

Eh? [2]

Già, durante le vacanze il tizio dell'appartamento mi aveva chiamato dicendo che avrebbe smesso di stare lì: si sarebbe ufficialmente trasferito a vivere felicemente con la sua ragazza. Il nuovo affittuario, che era già dentro la casa, doveva essere il mio nuovo coinquilino.

Appena spinsi la porta, il sorriso che avevo preparato in anticipo da mostrare al mio nuovo compagno immediatamente si irrigidì.

Carta da parati color panna, un tappeto che sembra realmente di lusso, un basso divano in stile nordico in mezzo alla stanza poi, se non vedo male, la cosa appesa lì di fronte è un enorme televisore LCD....

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