Perplesso, alzai la testa.
Lu Feng.
Oh Signore, è Lu Feng.
Mi si offuscò la vista, poi si schiarì, poi si offuscò di nuovo. Una sensazione surreale di vertigine.
Ognuno cammina sul proprio sentiero di vita: il fatto che il mio si sovrapponesse di nuovo col suo a causa di questo incontro era semplicemente una coincidenza sconcertante.
Senza rendermene conto feci rigidamente due passi avanti. Niente panico, niente panico. Sono passati cinque anni, siamo entrambi cresciuti fino a diventare... estranei. È impossibile celebrare questo incontro con emozione, baciandoci e abbracciandoci. Ma comunque non sapevo quale reazione potesse essere considerata normale.
Lu Feng mi fissò, apparentemente cercando di capire se ero il Cheng Yi Chen dei suoi ricordi, quello che conosceva bene.
Probabilmente adesso ero irriconoscibile.
"Yi Chen." Sputò fuori queste parole con difficoltà, come se gli fossero sconosciute, poi subito rise. "Non avrei mai immaginato che ci saremmo incontrati di nuovo." Venne verso di me e mi diede dei colpetti sulla spalla con la mano sinistra mentre allungava la destra.
Di fronte a quel gesto, non avevo altra scelta se non stringergli la mano.
L'ambiente intorno a noi esplose in una silenziosa frenesia. "Voi due vi conoscete?" Il direttore sorrise cortesemente.
"Eravamo compagni di scuola, era un mio carissimo amico."
Riflettei su questa semplice e veloce introduzione per un po', prima di forzarla nella mia testa.
Ancora prima che il direttore avesse scortato Lu Feng completamente fuori dall'ufficio, Ding Ding non riuscì più a resistere. "Yi Chen, la tua fortuna sta per cambiare per il meglio. Voi due dovreste veramente recuperare il tempo perso alla festa di benvenuto di stasera."
Sorrisi a disagio. "Idiota, non ci parliamo da anni... E comunque non eravamo neanche così vicini... Che c'è da recuperare?"
Lu Feng si fermò e si girò lanciandomi uno sguardo.
Il grandioso ricevimento di benvenuto era un buffet, quindi tutti si comportavano in modo naturale e rilassato, visto che non dovevano controllare le espressioni dei superiori mentre mangiavano insieme a un largo tavolo.
Le persone erano perlopiù raccolte in gruppi da due o tre a chiacchierare; siccome io, Ding Ding e Zhu Sha eravamo nuovi, spesso stavamo insieme. Ma non ero dell'umore di stare con loro a sparare insulti o commenti, quindi portai il mio piatto in un angolo per mangiare in tranquillità.
Quei due potevano veramente andare avanti a becchettarsi senza sosta.
"Yi Chen, sei così magro eppure continui a mangiare solo insalata. Vieni, prendi questi." Zhu Sha mise sul mio piatto un pezzo di agnello e un'ala di pollo arrostiti. A Ding Ding quasi uscirono gli occhi dalle orbite.
Giocherellai per un po' con i pezzi di mela e patata che avevo in bocca, non riuscivo a inghiottire. Lu Feng non era lontano: stava in piedi a socializzare educatamente. Era veramente cambiato: non era più il ragazzino infantile e ribelle che indossava scarpe sportive e jeans. Allora non sarebbe mai stato capace di fare quel genere di espressione seria.
E quell'elegante completo. Non sarebbe mai stato in grado di affrontare tutto questo.
... il Lu Feng di adesso non avrebbe mai usato quel paio di scarpe italiane di camoscio che aveva addosso per calciare il muro o un'altra persona.
Detti un'occhiata al loquace Ding Ding: sospettavo che avrebbe affermato che sarebbe morto, se avesse scoperto il prezzo di quelle scarpe.
Le cellule di una persona cambiano completamente dopo sette anni, il che significa che dopo sette anni l'amico di fronte a te si trasforma in un completo estraneo. I nostri cinque anni... significano che siamo cambiati del 70-80% rispetto a quelli che eravamo. Cinque anni fa avrei voluto possedere tutto di Lu Feng e ancora mi sarei sentito insoddisfatto, mentre adesso potrei anche restare da una parte in questo modo a guardarlo di nascosto e mi basterebbe.
"Perché stai qui da solo a sognare a occhi aperti?"
"Eh?" Mi sentivo come se mi fossi appena svegliato da un sogno. "No, c'è ancora..." Poi realizzai che, senza che me ne accorgessi, Ding Ding e Zhu Sha si erano dati alla fuga.
Lu Feng si sedette accanto a me, apparentemente immerso nei suoi pensieri mentre giocava con l'alto bicchiere che teneva in mano. Nessuno di noi due aveva niente da dire.
"In questi ultimi anni... Te la sei passata bene?"
Era un saluto convenzionale, quindi avrei dovuto essere in grado di rispondere disinvoltamente. Ma tutto quello che riuscii a fare fu abbassare la testa e affermare rigidamente: "Tutto bene... Sono entrato all'università X... e poi ho ottenuto un lavoro qui."
"Sapevo che saresti riuscito a farti ammettere." Rise, poi afferrò con noncuranza il mio polso. "Tu... Perché sei ancora così magro?"
Tirai indietro bruscamente la mano, come se mi fossi bruciato col fuoco.
Ci fissammo sotto shock e senza parole, il che rese l'atmosfera nuovamente imbarazzata.
Lu Feng tossì, poi appoggiò il bicchiere. "Xiao Chen... Negli anni che ho passato in America, io..."
Sembrava che stesse lottando per trovare le parole giuste da usare.
"Per un periodo mi sono veramente dimenticato di te..."
Anche se ero mentalmente preparato per questo, sentii il forte rumore di qualcosa che si spezzava nella mia mente.
"Sai, in un posto del genere, pensavo che non sarei mai riuscito a tornare né a rivederti, quindi..."
"Capisco." Lo interruppi in fretta, spaventato all'idea di dover ascoltare altre verità e crude confessioni. "Capisco perfettamente, non c'è bisogno che tu vada avanti!"
Lu Feng mi guardò con le labbra pronte a muoversi di nuovo. Ricominciai immediatamente a parlare. "La tua fidanzata! Come sta la tua fidanzata?"
Si irrigidì, poi annuì. Rapidamente continuai da solo: "È veramente bella e viene da un'ottima famiglia, siete veramente compatibili. Ho visto la notizia: la cerimonia per il fidanzamento è stata davvero impressionante... Tra non molto vi sposerete, vero? Ricordati di invitarmi, dopotutto una volta eravamo... amici. Ho già messo da parte i soldi per il regalo... E naturalmente, neanche io no mi scorderò di mandarti l'invito al mio matrimonio, devi assolutamente venire..."
Non avevo idea di quello che stavo dicendo.
"Hai già una ragazza?"
Quando lui stava risplendendo così luminosamente di felicità, come potevo dirgli che ero ancora solo e triste, e non soltanto: che ero un omosessuale non dichiarato che nessuno aveva intenzione di amare?
"Sì." Stavo sorridendo come un idiota.
"Oh... è quella donna del tuo dipartimento con i capelli lunghi?"
Non riuscivo a pronunciare suoni coerenti, quindi mi limitai ad annuire mantenendo lo stesso sciocco sorriso.
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Mi sono veramente dimenticato di te?!?! Certo che Lu Feng sa sempre qual è la cosa giusta da dire, eh?! -_-
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A Round Trip to Love
RomansaRomanzo da cui è stato tratto l'omonimo film in due parti. Due ragazzi si incontrano sui banchi di scuola e si innamorano, ma sono costretti dalle famiglie a separarsi. Le loro strade saranno però destinate a incrociarsi di nuovo più volte, durante...