Capitolo 3 Nina

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I miei genitori avevano due appartamenti e dato che volevo un po' di indipendenza decisi di trasferirmi in quello più piccolo. Non era distante dalla casa in cui ero cresciuta, si trattava di nemmeno 5 minuti a piedi, ma volevo farmi valere. < domani ti aiutiamo a portare la roba lì , va bene?> disse mia madre nel suo bel tailleur rosa. Risposi:< ce la faccio anche da sola mamma > mi lasciò in pace e finalmente se ne andò.
Squillò il mio cellulare e risposi alla chiamata di Sole :< pronto, Sole dimmi > rispose :< che facciamo stasera?> La sua voce era squillante come al solito.
Sinceramente non avevo minimamente riflettuto sul "stasera" poiché ero concentrata sul mio nuovo appartamento. Riflettei e le dissi :< non saprei, c'è la partita questa sera> . Sole non amava il calcio quindi propose :< se andassimo da Mollieur ? > . Il bar- ristorante sotto scuola non mi sembrò una cattiva idea, tanto che decisi di accettare:< okay, chiamiamo anche Lisa ?> la risposta fu scontata quindi ci salutammo con  la promessa di quella sera.
Mi feci una doccia fredda, e mi misi dei jeans , gli stivali ed una camicia , presi la borsa e indossai il casco per andare a quella cena.
Scesi e salutai le mie amiche . Lisa e Sole le conobbi alle medie, e da quel momento diventammo inseparabili.
Sole era la più timida tra noi , mentre io ero esattamente l'opposto : parlavo  sempre , e ridevo per ogni cosa. L'unica che aveva un fidanzato era Lisa , che trattava come schiavo . Lisa era davvero acida, ma con noi faceva un particolare sforzo per non esserlo. A quanto pareva eravamo le uniche persone sul pianeta a non starle sulle palle anche se cercava di essere sempre gentile con tutti.
Tra una chiacchiera e l'altra Lisa disse : < appena compio 19 anni andrò a vivere da sola , non sopporto l'idea di dover vivere con i miei nonni > . Lisa viveva con i nonni poiché un'incidente uccise i suoi genitori 10 anni prima.
Voleva bene a quei due vecchi, ma anche lei ammise che quella situazione era scomoda .
< Io non ho nessuna fretta , voglio rimanere ancora con la mia famiglia > . Rispose Sole orgogliosa. La sua famiglia era davvero strana : la madre era un'attrice di fama internazionale , che cambiava mariti e fidanzati come le acconciature dei capelli. I fratelli di Sole erano tutti bellissimi e anche se non erano fratelli di sangue , si sentivano tali. Noah, Tobias e Jennifer erano i nomi più stravaganti del mondo ma in quella famiglia era un dettaglio irrilevante.
Decisi di dire loro del mio appartamento :< domani mi trasferisco> . Ci fu un minuto di silenzio , poi la voce di Sole :< dimmi che vai alle Bahamas , almeno ti abbronzi!> . Poi parlò Lisa :< dimmi che rimani in Europa , così spendo poco per le chiamate !> . Risi e dissi :< mi trasferisco nel vecchio appartamento di Giorgio , ve lo ricordate?> . Sole con la faccia preoccupata disse:< E come ti senti? Non ti farà effetto?> . Risposi :< spero di no, voglio andare avanti e crescere>.

Dopo la cena mi diressi verso casa per mettere in ordine le ultime cose.

Tra gli oggetti da riporre c'era una mia foto con Giorgio, mio fratello . Mi ero dimenticata degli effetti che poteva farmi anche solo vedendolo in foto. Mi mancava. Mi mancava poterlo sentire, poterlo abbracciare , anche sapere solamente che c'era. Avevo 12 anni quando partì per l'Afghanistan da vero soldato , e solo un anno fa arrivò una lettera dall'ambasciata italiana per dirci che una bomba uccise il suo plotone . mi mancava a tal punto che passai diverse settimane senza vedere nessuno, sola con me stessa chiusa nella mia stanza. Per i miei genitori fu un duro colpo la sua perdita , a tal punto che ogni mio desiderio , da quel momento, fu per loro uno scopo di vita. Questo fu il principale motivo per cui lasciai casa, e andai a vivere nel suo vecchio appartamento .

Andai a dormire con la promessa che domani sarebbe stato un giorno nuovo, ed io una nuova Nina.

Io che odio solo teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora