Capitolo 8 Andrea

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La mattina, dopo il mio incontro con Nina, si presentò allettante considerando la calca di persone poste nel cortile della S. Matilde. A noi della Cramboth ci era stato chiesto di spostarci, e così facemmo. Il cortile brulicava di ragazzine eccitate all'idea di avere dei ragazzi all'interno del loro edificio.

Il mio amico Emiliano disse :< io vivrei qui dentro, te lo giuro>. Lorenzo e Matteo risero con convinzione.
Io Fede , Lollo , Metti ed Emiliano eravamo un gruppo affiatato sin dalle elementari. Lorenzo era il più bacchettone e intelligente, Matteo il più simpatico ed Emiliano era il più caciarone. Facevamo impazzire le ragazze, e molto spesso ci coprivamo gli sgarri e le cazzate gli uni dagli altri senza litigare mai.

Tra la folla la vidi . Nina era lì, che rideva con una sua amica . I miei amici mi diedero delle pacche sulla spalla domandandomi :< allora? Te la sei scopata?>. Risi , ed Emiliano disse a tutti: < ragazzi, scommetto 100€ che se la scopa entro un mese> tutti accettarono ed io decisi di pensarci sopra.
Lo sguardo di Nina si posò su di me e lei fece un cenno con la testa a mo' di saluto.
Mi avvicinai tra il trambusto della folla e la salutai :< ecco la mia pallavolista preferita> . Rise dicendo :< ecco il mio "mister Coca Cola senza ghiaccio" preferito> risi. Era bello ridere con lei. La camicetta lasciava intravedere quello che avevo immaginato nei miei pomeriggi tristi, e la gonna le sfiorava le  gambe lunghe ed atletiche .
Disse :< vado a sedermi con le mie amiche , a dopo> . La salutai con l'occhiolino e ci dividemmo.

Il preside Bassetti prese in mano un microfono e disse : < siamo tutti qui riuniti oggi per festeggiare una decisione importante >. Gli sguardi si fecero misteriosi . Il preside proseguì :< abbiamo deciso di organizzare un viaggio studio della durata di sei mesi , per festeggiare l'unificazione dei due istituti > .
Non potei fare a meno di notare una moltitudine di sorrisi sparsi per il cortile . Uno studente della Cramboth fece partire un clamoroso applauso che fu colto e appoggiato da tutti . Ridemmo tutti , mentre le ragazze arrossirono quasi imbarazzate.
Il preside tossì, e tutti tacemmo. Riprese il discorso :< Ciò significa che la prossima settimana il nostro istituto si chiamerà S.Matilde Cramboth . >
Ancora applausi .Continuò:< In merito al viaggio d'istruzione, è stata limitata la possibilità di partecipazione a soli dodici alluni , sei dell'istituto maschile e sei della femminile. I nomi dei partecipanti  verranno comunicati domani alla stessa ora. Arrivederci e buona giornata >. Applausi, grida di gioia ed il mio sguardo che accarezzava lievemente la sua pelle.

Mi avvicinai a lei e le chiesi : < ti va di uscire oggi ?>. lei ci pensò su un attimo e rispose :<questo pomeriggio sono impegnata purtroppo , a cena?>. colsi la sua proposta al volo poiché una cena era quello che ci voleva per passare alle "cose serie". risposi : < ottimo! alle 20:00 ti passo a prendere sotto casa tua , poi magari mi dici l'indirizzo. Ti porto in un bel posto.>.

Mi sorrise annuendo e tornò dalle sue amiche con volto trionfante. Finita l'assemblea straordinaria tornammo tutti in classe , e disposti sui banchi ci apprestammo a seguire la lezione del proffessor Mannarina . La mia testa era altrove come sempre, mentre la voce suadente del professore inquinava l'aria giovanile di quella classe , mi squillò il telefono .

lo ammetto, speravo fosse Nina , ma la schermata del mio telefono mentii le mie aspettative: era Asia, la ragazza più gettonata dela scuola , la stessa che mi asillava da settimane per un po' di sesso.

Asia: " ei, mi chiedevo se fossi libero per una corsetta oggi pomeriggio."

inoltrai il messaggio al gruppo che ho in comune con i miei amici .

Emiliano : " si si, proprio per una corsetta ahahah"

                                                                                                     Fede:" io con quella andrei sulla luna andata e ritorno ahaha"

Metti : " quella lo so io che vuole..."

                                                                                                    Io:" quindi che faccio? accetto?"

Lollo:" ma che domanda è? la gente pagherebbe per parlarle, e tu invece , non solo ci vai a correre assieme, ma hai addirittura il privilegio di trombartela! sei l'idolo di tutti gli sfigatelli di 'sta scuola, non deluderli ."

                                                                                                     Io:"Okay , poi vi racconto."

Il professore ritirò il cellulare ad Emiliano, che si fece sgamare subito. Io nel frattempo risposi ad Asia .

Io: " perchè no?"

                                                                                                     Asia:" Okay, alle 16:00 alla ciclabile. A dopo"

Chiusi la chat allo scoccare della campanella. Scendemmo in cortile per l'ora di ginnastica, consapevole che avrei visto Nina in divisa da pallavolo .

Scendemmo e ci trovammo il campo bloccato da tantissime persone .  C'erano più o meno una dozzina di ragazze al centro del campo, disposte secondo strani schemi impartiti da due allenatori urlanti diversi. la squadra di Nina era concentratissima, e la folla di persone che tifavano sugli spalti, non aiutavano molto. Andai dal professore e gli domandai : " Scusi ma chi gioca?". Lui mi guardò e disse :" mi ero dimenticato di dirvi che è iniziato ufficialmente il torneo femminile delle scuole, e dato che la nostra squadra di pallavolo gioca in serie B, mentre le altre giocano solo per l'istituto, abbiamo tutte le carte in regola per vincere."

Sugli spalti vi erano migliaia di ragazzi della nostra età, sia della nostra scuola, che non. Mentre guardavo la folla uniforme estendersi sui gradoni della scuola, il fischio d inizio interruppe lo stridio della gente intorno a me . La partita era un seguito di punti a nostro favore,  le ragazze della Cramboth urlavano di gioia ad ogni punto, mentre gli sguardi delle avversarie si facevano più minacciosi. Ero molto vicino al campo da gioco, quindi sentii perfettamente ciò che l'attaccante del istituto rivale disse a Nina :" Ei ragazzina, quanto scommettiamo che il tuo prossimo attacco lo muro?". Nina con un sorriso a trentadue denti le rispose:" attenta a scherzare col fuoco". le fece l'occhiolino , e quando l'avversaria saltò per schiacciare la palla , Nina con un bel salto murò l'azione , portando un fantastico punto alla squadra che vinse la partita.

Allo scoccare della campanella Nina venne da me per salutarmi, e mi diede un bacio sulla guancia prima di tornare negli spogliatoi.
Tornammo tutti in classe,commentando ancora la partita, e , prese le mie cose accompagnai Federico a casa.

Io che odio solo teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora