Dopo la splendida serata passata in compagnia di quel piccolo diavolo biondo avevo un mal di testa da cani .
Atterrammo alle 9:00 della mattina e la stanchezza ormai faceva parte di noi. L' aereoporto di Orlando era un edificio enorme. Andai allo Sturbuks più vicino per prendere un caffè, e per risvegliarmi da quell incubo di un viaggio senza fine. Ritirammo i bagagli, e con le occhiaie fino ai piedi , salimmo su un pullman che ci portò nel college.La scuola era un edificio imponente , ben curato e con la bandiera Americana che sventolava in alto. Un prato ben tagliato contornava il vialetto che percorrevamo seguendo un uomo dalla camicia ben stirata. < Ciao ragazzi!>. Era italiano. Fummo tutti contenti di sentire qualcuno che parlava la nostra stessa lingua, gli stringemmo le mani presentandoci educatamente. Disse:< Allora, benvenuti nella vostra nuova scuola! Io sono Luca , e sarò il vostro consulente italiano, che potrete chiamare a tutte le ore. > Era pelato anche se il suo sorriso e l'assenza di rughe attorno agli occhi erano il chiaro segno che il nostro consulente non aveva più di 30 anni. Ci guardò negli occhi per un istante, poi disse :< il vostro dormitorio non è distante da qui, è nel pieno centro di Orlando . È una casa molto accogliente e ci saranno stanze per tutti, tre bagni , una cucina , il salotto e il giardino con la piscina. Avrete molti vicini della vostra stessa età, altri italiani che come voi sono qui per studiare. >. Salimmo sui taxi e dopo non molto tragitto arrivammo in una bella villa curata. Il vialetto era ordinato, quasi maniacale . All'ingresso vi era la cucina e il salotto con un grandissimo divano e tre poltrone. Due rampe di scale in legno salivano ai piani superiori , dove due corridoi si espandevano ai lati della casa . Quello sarebbe diventato il corridoio delle ragazze , il quale era fornito di un bagno. Le ragazze entrarono con le loro valigie nelle rispettive stanze , mentre noi maschi fummo portati dal nostro nuovo consulente italiano , al piano terra, dove ,oltre alla cucina , al salotto, e ad un altro bagno vi era un altro corridoio che portava alle nostre stanze. < Prima che vi possiate accomodare , vi porto a vedere il giardino con la piscina sul retro>. Il consulente ci fece uscire su una porta a vetri , e ci condusse in un grande giardino, contornato da piante e dove al centro era situata una grande piscina interrata . Rimanemmo tutti a bocca aperta. Luca disse :< dovrete aspettare qualche giorno prima dell'inizio delle lezioni, finchè tutto questo isolato non si riempie di studenti stranieri che affronteranno il vostro stesso programma. >. Lo salutammo educatamente e ci disponemmo nelle nostre stanze. La mia camera , era piccola ma accogliente, dotata di una scrivania, di un armadio e di un letto matrimoniale gigantesco che occupava la maggior parte dello spazio. Misi le lenzuola , gli abiti dentro l'armadio e il materiale scolastico sulla scrivania. Non sentivo "mia " quella stanza, così decisi che sarebbe stata questione di tempo.
<La mia stanza è piccola>si lamentava Lorenzo nel corridoio . Matteo provò a spiegargli che tutte le stanze erano uguali, e che quello non sarebbe stato un problema dato che avremmo avuto una piscina. La stanchezza del viaggio si fece sentire subito , infatti la maggior parte di noi si addormentò , mentre io rimasi a pensare nella mia stanza . Asia non era la mia ragazza , e quella situazione andava chiarita una volta per tutte, il problema era solo dirglielo. Andai da Federico ed Emiliano in salotto per chiedere un consiglio importante . Così domandai:< devo lasciare Asia, come faccio?> Ovviamente , come previsto, risero tutti e due criticando la mia scelta. < Ma ti pare che lasci Asia? Insomma hai una vita sessuale più attiva di quella di Rocco Siffredi, e vuoi abbandonare tutto per Nina?> . Non volevo ammettere che il vero motivo era Nina, quindi dissi:< Nina? Ma che centra lei!>. Federico disse:< Ma a te piace Nina, giusto?>. Non sapevo cosa rispondere così dissi :< Lei è solo un passatempo e Asia è un accollo>. Emiliano diede la sua inutile opinione :< ma magari fosse il mio di "accollo"> Scossi la testa deluso dalle opinioni dei miei più cari amici. Federico disse :< dille solo la verità.> Accettai , mentre i miei amici continuarono a prendermi in giro poiché secondo loro io mi ero innamorato. In mia difesa dissi :< Nina è un oggetto che tratto come mi pare, tanto lei ci casca sempre ed è talmente tanto cotta di me da cascarci in pieno quando lo vorrò io.> Emiliano rise , Federico meno . Andai nel nostro corridoio per trovare un idea su come scaricare quella ragazza che tanto desideravano tutti.
Mi preparai un piccolo discorso davanti allo specchio del bagno, ma l'impazienza di Federico che bramava il trono bianco era snervante quindi decisi di andare nella mia stanza. < Allora Asia, eccoci qui ... negli Stati Uniti d'America. > pessimo inizio , riprovai :< Senti Asia , è stato solo sesso, sei solo un passatempo per me >. Troppo diretto. Decisi di andarle a parlare , senza un copione fisso , così bussai alla sua porta ed entrai . La sua piccola stanza non era ben arredata: le lenzuola erano scure e non trasmettevano alcuna allegria , i vestiti messi in disordine nell'armadio e le valigie sparse nella stanza non davano l'aria di benvenuto. < Ciao Andrea > . Venne verso di me e mi baciò. La porta era socchiusa. Non riuscii a dirle niente fino a quando non toccò la zip dei miei jeans. < Dobbiamo parlare>. lei rideva continuando a giocherellare con i miei pantaloni . Dissi :< Io e te non abbiamo niente in comune , io non voglio stare con una come te. Ci siamo divertiti. Ora basta .>. Non rideva più. La sua voce si fece cupa, quasi cattiva .< Capisco: ti sei innamorata di quella stronzetta.> Ma perché tutti continuavano a ripeterlo? Risi a quella frase e risposi :< Anche se fosse così non deve interessarti.> Fece un ghigno malizioso e disse :< va bene anche per me , sei troppo noioso >. Ci guardammo negli occhi e provammo per un secondo a non ridere. Fu più forte di noi e ridemmo . Asia sarebbe potuta diventare un amica ?
Tornai nella mia stanza e dormii per ben due ore .
Mi svegliai tardi , e realizzai che non solo, non avevamo nulla da mangiare, ma che dovevamo fare la spesa . Così sentii la voce di Lorenzo urlare dal piano terra:< TUTTI IN SALOTTO! RIUNIONE>. scesi dal mio comodo e soffice letto, e senza infilarmi la maglietta mi diressi in salotto con i capelli arruffati e gli occhi stropicciati. Lorenzo disse :< allora ragazzi , dobbiamo fare la spesa se vogliamo mangiare. Chi vuole venire con me ?> . Nessuno alzò la mano ma alla fine toccò a me Nina , Federico e Matteo. Indossai una maglietta semplice e uscii.
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Io che odio solo te
RomanceNina ha diciotto anni , due migliori amiche , una squadra di pallavolo ed un carattere solare ed espansivo. Il suo problema? Quel troglodita dell'interno 5. Andrea ha diciotto anni , un gruppo affiatato di amici e con il suo carattere ribelle e stu...