Capitolo 31 Andrea

8.6K 274 14
                                    

Guidai per tre ore fino a Miami. Mentre Nina aveva la testa appoggiata al finestrino e dormiva profondamente , io ero un uno stato confusionario : ero stupito di me stesso per aver fatto una dichiarazione davanti ad un liceo , ero stupito che lei ora stesse vicino a me diretti chissà dove , chissà perché.
Il telefono squillò, ed io risposi subito :< pronto Fede>. Il mio amico rispose:< sei un cazzo di boss!>. Rise contento, ed io feci lo stesso. Riprese:< dove siete diretti? A noi servirebbe la macchina...>. Risposi:< siamo a Miami, e non penso di tornare fino a questa sera tardi... >. Silenzio , poi Fede diede il cellulare a Sole , la quale con una energia assoluta gridò:< ce l'hai fatta!!!! Ora stai con lei e non ti preoccupare per noi! Ci sentiamo dopo , goditi il momentooo>. E attaccò. Sorrisi attaccando il cellulare, ero così felice che accesi la musica a tutto volume svegliando di soprassalto Nina che invece di arrabbiarsi cantò con me " September" . Mentre i grattacieli si affacciavano sul mare così azzurro da rendere tutto acceso e allegro. < abbiamo ancora gli abiti da cerimonia!>. Esclamò Nina mentre tiravo fuori dal bagagliaio della macchina parcheggiata un borsone con pantaloncini , maglietta e costume. Rise dicendo:< Avevi programmato tutto? Eri così sicuro che dicessi sí?>.  Effettivamente fui sorpreso di me stesso della sicurezza con la quale misi quel cambio dentro la macchina:< beh sì, sono irresistibile>. Sdrammatizzai con una battuta che venne accolta con una risata.

Era in acqua che mi chiamava sbracciando :< vieni, l'acqua è bellissima!>. Presi la rincorsa e mi tuffai accanto a lei. Il suo nasino perfetto si avvicinò piano piano al mio mentre le mie mani erano suo suoi fianchi. Quanto mi piaceva quando le sue dita affusolate mi toccavano le guance , passavano ai capelli e finivano sulle spalle per poi ricominciare la danza ,quanto ero innamorato di Nina. Eravamo solo io e lei , nessuno avrebbe interferito tra noi, nessuno avrebbe più impedito questo amore né tantomeno io. Giocammo tra baci , carezze e gesti d'amore subacquei che solo il mare sarebbe stato in grado di comprendere.
Uscimmo, e distesi al sole sfogai i miei dubbi:< e ora che torniamo? Sarà così?>. Mi sorrise dolcemente, mi baciò e mi disse :< ora è tutto nuovo , dobbiamo pensare a noi se vogliamo che funzioni... perché tu vuoi che funzioni , giusto?>.  Dopo che mi ero messo a nudo davanti a tutta quella folla , lei dubitava ancora di me :< deve funzionare>.

Il tramonto dietro quel mare era qualcosa di spettacolare : il viola che si incontrava con l arancione , che a sua volta si scontrava con il rosa e il rosso . I grattacieli dietro, per quanto fossero emozionanti, non avrebbero mai catturato la nostra attenzione come la natura. Le onde che si infrangevano sui nostri piedi , i nostri corpi sdraiati, i suoi lunghi capelli tra le mie gambe raccolte. Se ci fosse stato un pittore avrebbe dipinto quella scena da cartolina.
La sera era scesa , e le luci di Miami iniziarono a farsi sentire: discoteche sulla spiaggia, pub fragorosi, macchine costosissime con tanta gente che ballava al suo interno. Sembrava di stare in una grande festa , ma noi montammo in macchina stanchi per quella giornata folle e fuori dagli schemi , con un sorriso a trentadue denti.

Erano tutti lí i nostri amici, felici come noi e pronti ad accoglierci :< eccoli!!> esclamò Lisa mentre apriva lo sportello a Nina . Le ragazze tra risolini e chiacchiericci entrarono nella villa , mentre io ,Fede, Emiliano, e Matteo rimanemmo lí accanto alla auto parcheggiata sul vialetto . Fede:< tu stai fuori ! Quando hai progettato tutto questo?>. Risi dicendo:< due giorni fa piú o meno... Sole mi ha aiutato>. Matteo disse:< Sole? Potevi chiederlo a noi!>. Risposi :< per queste cose ci vorrebbe un tocco femminile>. Risero tutti mentre entravamo in casa. Lisa , Sole e Cate erano lí sul divano a ridere , ma di Asia nessuna traccia . Preparammo la cena e a tavola si chiacchierò molto della giornata trascorsa . < Ma Asia dov è? >. Chiese qualcuno , ma nessuno seppe rispondere anche se Caterina si allontanò per chiamarla al cellulare. Sole si alzò in piedi per sparecchiare aiutata da Fede che non perse occasione di mostrare la sua galanteria.

Leggeva supina sul suo letto, le lenzuola a fiori e gli scatoloni pieni di roba . Il cipollotto disordinato troneggiava sulla sua testa e sballottava ad ogni movimento , mentre gli occhi erano attenti sul testo di inglese. < disturbo?> chiesi bussando alla porta dopo averla guardata per un po'. Rispose :< no tranquillo, vieni qui>. Mi sdraiai sul suo letto accolto da un bacio . La sua mano sinistra era intrecciata alla mia che posava sulla sua pancia, mentre con l'altra mano le accarezzavo i capelli lisci e biondi. < nessuno aveva fatto mai una cosa cosí bella , grazie davvero>. Mi girai per guardarla in faccia , e le chiesi:< nessuno? E come si sono dichiarati?>. Scosse la testa , e ridendo domandó:< ma chi?> . Risposi:< gli altri ragazzi>. Rise e sospirò:< ma di quali altri ragazzi parli? Dopo Samuele, tu sei il primo>. Rimasi sbigottito , e le dissi:< ma com'è possibile che tu non abbia mai avuto un ragazzo? >. Rise e rispose:< perchè ti stupisce tanto questa cosa?> . Spalancai gli occhi e le risposi alzando il busto e appoggiandomi alla testiera del letto:<Nina, hai uno specchio?> annuì indicandomi uno specchio attaccato al muro. Portai la mia ragazza lí davanti e le spostai i capelli :< guarda quanto cazzo sei bella >. Fece un sorriso , si girò e mi baciò più intensamente che potè .

Mi svegliai di soprassalto, le nostre mani ancora intrecciate e l'orologio che segnava le 4:36 di una mattina nuvolosa e triste. Sentii un ticchettio provenire dal tetto , cosí mi affacciai dalla finestra e vidi una figura incappucciata che inciampava carponi sulle tegole:< ma chi cavolo sei?> . Urlai in modo da non svegliare nessuno, l'uomo coperto in volto mi rispose:< ehm... sono un...un ladro, vai via!> . Mi misi a ridere poiché capii subito dall'incertezza delle sue parole che quella era una bugia. Il "ladro" perse l'equilibrio e cadde dal tetto senza farsi male, ma il cappuccio e la benda scivolarono dal suo viso :< professore?>. Si alzò e scappó via . Mentre osservavo la scena si affacciò alla finestra Asia e guardando il professore scappare gli lanciò un bacio ignara  della mia presenza. Asia e il professor Bloom stavano insieme segretamente? Magari mi sbagliavo.

Io che odio solo teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora