Capitolo 20 Andrea

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L'aula punizioni di cui tutti avevano paura , si rivelò una normalissima classe dotata di banchi come il resto delle sale all'interno di un edificio scolastico. Io e Nina entrammo assieme sistemandoci al primo banco che trovammo libero. In fondo alla sfilza di banchi c'era , come previsto, il gruppo dei bulli della scuola e man mano che spostavo il mio sguardo verso i primi banchi notavo facce poco raccomandabili . Il professore non era ancora entrato in classe , e mentre tutti noi aspettavamo con ansia il suo arrivo , Tyler Mchallan il capo del gruppo tanto temuto da tutti ,si alzò e disse :< Abbiamo dei nuovi arrivati , per caso?>. Era chiaro che si stesse riferendo a noi , dato che tutta la classe si mise a ridere girandosi verso le nostre facce intimidite. Nina rispose :< si esatto>. Ci furono delle occhiatacce , poi parlai :< Nina lasciali stare >. Ma la ragazza sosteneva bene lo sguardo del bullo, fino a quando non entrò un uomo sulla trentina e giovane . < Buon pomeriggio! Sono Mr Pinuzzi , e sono il vostro consulente scolastico . >Era lo stesso uomo che ci aveva fatto attraversare l'oceano e di cui dovevamo fidarci ciecamente durante la nostra permanenza in America. Tutti si sedettero sulle proprie sedie, ma Mchallan con il suo atteggiamento provocante si sedette sul banco masticando una gomma . Mr Pinuzzi con un sorriso tranquillo stampato in faccia disse :< signor Mchallan , quando vuole iniziamo la lezione>. La pacatezza di quell'uomo non spiazzò affatto il ragazzo maleducato davanti a lui, che rispose:< possiamo stare tutta la giornata così, fosse per me >. Il professore disse:< dicevano che eri un ragazzo difficile... ma sai che c'è? Rimani come meglio preferisci>. Gli rivolse un sorriso che il bullo non ricambiò affatto.
Mr Pinuzzi, conosciuto da noi come Luca, non appena vide la testa bionda di Nina disse:< e tu cosa ci fai qui?> . La ragazza rispose:< Mr Young ha offeso gli italiani, ed io gli ho solo risposto a tono>. L'insegnante fece una risatina e cambiò argomento :< suppongo che nessuno di voi conosca Nina Bianchini e Andrea Bolognesi... questo è il loro primo giorno di scuola e nessuno li ha ancora conosciuti! Nina alzati e presentati.> . La biondina seduta accanto a me si alzò e schiarendosi la voce parlò:< Ciao, sono Nina e insieme ad Andrea staremo qui per altri sei mesi ...come avrete sicuramente capito siamo Italiani e veniamo da Roma>. Ghigni e sorrisetti si fecero sentire alti nell'aula , e riuscii a captare una breve conversazione di due ragazzi alle mie spalle :< ... in sei mesi potrebbero succedere tante cose > . "Sì, tipo la tua morte" pensai tra me e me. Nina si sedette e dallo sguardo del professore puntato su di me, capii che doveva essere il mio turno . Mi alzai e dissi molto rapidamente :< Ciao, sono Andrea Bolognesi , ho 18 anni e starò qui con Nina e gli altri miei amici italiani per sei mesi >. Nessun sussurro, solo una ventina di sguardi puntati su di me.
Mchallan era ancora seduto sopra il suo banco, e il suo sguardo sovrastava quello dei nostri compagni , dimostrando la sua superiorità su tutti. Era antipatico.
La campanella era suonata, e con Nina uscimmo da quell'edificio e ci dirigemmo verso casa.
Il caldo torrido della Florida era insopportabile , tanto che arrivati a casa ci buttammo sul divano con la fame d'aria. < che facciamo?> mi chiese Nina con gli occhi all'infuori. Risposi:< non saprei >. In quel momento scese Lisa e sussurrando qualcosa alla sua amica, la trascinò al piano superiore .
Rimasi solo nel salotto in attesa di una soffiata di vento nella mia direzione, ma invano. < che fai di bello?> mi chiese una vocina stridula. < Niente di entusiasmante Cate , e tu?> . Caterina era una ragazza non particolarmente bella, ma aveva un'intelligenza da invidiare. Gli occhiali spessi che le ricadevano in viso , i capelli disordinati ricci che le contornavano il volto arrossato e sudato , e la tenuta da ginnastica che ricopriva il suo corpicino esile e magro,mi fecero capire che la ragazza aveva appena corso, seguita da Asia . < Ciao Andre> disse la bruna alle spalle della sua amica . Riusciva ad essere sexy e provocante anche con dei leggins aderenti e la faccia affaticata. Risposi < Ciao Asia, ma una corsetta in uno di questi giorni, me la dedicheresti?> mi fece l'occhiolino rispondendo:< quando vuoi>. Le ragazze salirono .

<Andre mi servirebbe un consiglio> disse Emiliano gettandosi sul divano. Risposi :< dimmi> . Erano le 16:00 del pomeriggio e il caldo torrido non mi dava nemmeno le forze per parlare a lungo . Il mio amico,notando la mia aria scocciata , disse :< tutto bene? Se ti disturb-> Risposi interrompendolo:< dimmi su>. Si mise dritto sulla poltrona e gesticolando mi disse : < un mio caro amico pensa di essere innamorato di una ragazza, ma non sa se lei ricambia oppure no. > quando parlava così, solitamente si riferiva a sé stesso. Continuò:< cosa deve fare questo "mio amico" >disse facendo le virgolette tra le dita< per farglielo capire?> . Lo guardai e accennai un sorrisetto , rispondendo :< chiedile di uscire, vedrai che Lisa accetterà> Emiliano mi diede un pugno amichevole sulla spalla e se ne andò sussurrando un timido "grazie".
Volevo farmi una doccia per togliermi quell'afa di dosso , entrai nel bagno sorprendendo Nina in completo intimo intenta a coprirsi alla mia vista:< Ma che cazzo fai! Non si bussa???!> . Risposi richiudendo la porta imbarazzato:< scusami... comunque è inutile che ti copri, ti ho già vista praticamente mezza nuda ieri notte!>. A quella frase , la sua faccia sbucò da uno spiraglio nella porta , dicendo:<Non dire stupidaggini... ti piacerebbe!> . Era incerta nella voce . Abbozzai un sorrisetto dicendole:< Non ti ricordi?! Eri troppo ubriaca per metterti il pigiama ed io ti aiutato > la sua bocca formò una gigantesca "O" e subito mi attaccò:< potevi lasciarmi dormire vestita! Te ne sei approfittato , dovevo aspettarmelo da uno come te!> . Non credevo alle mie orecchie :< che cooosa?! Stai scherzando spero! Me lo hai chiesto tu di cambiarti , e -alzai la voce- pensa un po' ti ho addirittura accompagnato a vomitare! Prego, non c'è di che!> . La sua espressione cambiò , divenne quasi mortificata e uscendo dal bagno cambiata , mi disse:< scusami Andre, è che... scusami davvero>. E mi abbracciò.
Scesi in salotto e chiusi gli occhi pensando per poi riaprirli solo quando Lisa mi chiamò per la cena . I capelli chiari che ricadevano sulle sue spalle e il viso dolce mi fecero sentire a casa per un solo momento. < Eiii!!! Ti svegliiii!>. Disse la ragazza lanciandomi dei cuscini . < Che cosa è successo?> dissi alzandomi bruscamente dal divano. I suoi occhi scuri e la sua risata contagiosa mi fecero confondere le idee:< ma dove sono tutti?> chiesi con la faccia interrogativa. Lisa si tuffó sul divano e con aria indifferente disse:< non lo so, sono usciti > mi sedetti strofinandomi la faccia. < ma che ore sono?> chiesi con la voce roca e i capelli arruffati . Lisa mi rispose :< le 21:00, e siamo solo noi due a cenare a casa>. 
Ordinammo dei tacos e ci piazzammo interessati a guardare la televisione che parlava di notizie giornaliere e noiose. Lisa fece uno sbuffo all'ennesima notizia di omicidio e spense la tv dicendo:< dai parliamo un po'>. Rimasi spiazzato ma decisi che aprire una conversazione con una coinquilina non poteva che farmi bene. Risposi:< di cosa vuoi parlare?> la ragazza sorrise e disse :< non lo so, ragazze?>. Scoppiai in una risata sonora e risposi:< perchè dovrei parlare con te di ragazze???> . Inarcò il sopracciglio dicendo:< bah... forse perché ti piace la mia migliore amica?> . Mi strozzai bevendo la Coca Cola mentre la ragazza davanti a me scoppiò a ridere :< pensi che nessuno se ne sia accorto? Non è che siamo ciechi!> . Rimasi immobile , cercando di aggiustare la situazione ormai disastrosa:< veramente vi sbagliate >. Domandò inarcando le sopracciglia , in tono di sfida  :< ah si?!> . Mi alzai per sparecchiare e togliermi di soppiatto dalla vista di Lisa. Risposi: < pensi che se mi fosse piaciuta Nina , a quest'ora sarei qui con te a mangiare un tacos?> . Lisa non mi rispose , ma la sua faccia scettica mi fece capire che non se l'era bevuta del tutto. Mentre la ragazza saliva le scale per andare a coricarsi disse:< Comunque sia ,quel Samuele non sta perdendo tempo come te >.

Io che odio solo teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora