Prologo

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Logan

Prendo un po' di cera con una mano e la applico con meticolosità sui capelli neri, che diventano ancora più lucenti.

Questa sera andrò al Drink's, il locale più rinomato di Malibù per festeggiare il mio addio al celibato.

I miei amici si sono impuntati tanto per farmi fare un addio al celibato come si deve, io ho insistito dicendo di no. Preferisco giocare a calcio piuttosto che andare a ubriacarmi in un locale. L'idea di andare a bere con loro mi piace da impazzire, però so come vanno a finire queste cose: il futuro sposo che fa sesso con una ballerina o una cameriera. Non succedono sempre cose del genere, ma ai miei amici del college è successo... proprio a tutti. Infatti si sono ritrovati le carte del divorzio sotto il naso dopo pochissimi anni dal matrimonio per via di cameriere che si presentano a casa loro (non si sa come facciano a trovare l'indirizzo di casa) con bambini piccoli, dicendo di essere i loro figli. Meno male che esistono i test del DNA che aiutano a capire chi mente oppure no. Sinceramente non voglio che succeda anche a me. Vorrei evitare tutto ciò. Amo la mia fidanzata e non vorrei rovinare tutto facendo una cazzata del genere.

<<Amore, sei pronto?>> Domanda Diana, la mia splendida fidanzata. È davvero bella, con i suoi capelli rossi e gli occhioni marroni. Stiamo insieme da quattro anni, e non ne posso più di aspettare. Voglio che diventi mia moglie il più presto possibile. <<Sì sì, ho finito.>> Dico, facendo gli ultimi ritocchi ai capelli. Mi guardo un'ultima volta allo specchio e raggiungo Diana in cucina.

<<Wow, sei uno spettacolo,>> mi dice tutta sorridente.

<<Grazie dolcezza.>> La bacio sulle labbra e inalo il profumo dei suoi capelli, un aroma fruttato, lo adoro.

<<Stai attendo e non ubriacarti troppo.>> Scherza.

<<Sai che starò attento.>>

Lei ridacchia, il suono più bello del mondo, e alza una mano per fare la sua solita cosa: scompigliarmi i capelli. Mi scanso all'ultimo minuto, come sempre, per poi acciuffarla per la vita e mordicchiarle il collo.

<<Ti amo tanto.>> Le sussurro poi in un orecchio.

Diana mi avvolge le braccia intono la vita e mi bacia il collo, facendomi rabbrividire. <<Ti amo anche io.>> Mormora seria, <<però questa sera stai attento, okay?>> <<Sì, stai tranquilla.>> Detto questo prendo il giubbotto di pelle, che mi ha regalato l'amore della mia vita l'anno scorso a Natale ed esco di casa.

Manuel, Sam, Drew, Tom e Simon, mio fratello, mi guardano con un sorrisetto, non so proprio cosa hanno da ridere.

<<Allora>> inizia a dire Sam, <<pronto per una grande serata?>> Domanda con un sorrisetto furbo sul viso. Io invece lo guardo con le sopracciglia aggrottate e tanta diffidenza, <<cosa avete in mente?>> Domando curioso.

<<Vedrai.>> Proferiscono contemporaneamente i miei compagni d'avventura.

Il Drink's è un locale davvero bellissimo e di classe, non ci sono le solite cameriere con la divisa super succinta, a dire il vero sono piuttosto semplici. Indossano pantaloncini neri, tutti luccicanti che arrivano circa sette centimetri sotto il sedere e una canottiera altrettanto nera, su un lato di essa, in bianco c'è scritto il nome del locale. Nulla di pretenzioso, questo mi piace.

<<Da questa parte, ragazzi,>> Urla Tom, per farsi udire oltre la musica che si sente anche da fuori.

<<Cavolo, è molto affollato>> mormoro quasi tra me e me.

È troppo tardi #wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora