Capitolo 32

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Sento qualcuno che mi chiama, ma non riesco ad individuarlo. Si tratta di una voce maschile, quindi sicuramente sarà Logan.

<Willow.>> Ha la voce roca, sembra che stia piangendo. Perché mai dovrebbe piangere?

Cerco di muovermi, ma non ci riesco. Provo ad aprire gli occhi, ma nemmeno loro vogliono saperne qualcosa, non collaborano. Provo a parlare, ma dalle mie labbra non esce nemmeno un suono.

<<Ancora non si è svegliata?>> Questa sembra una voce femminile, conosciuta. Grace? Cosa ci fa con Logan? Ma soprattutto, dove siamo?

<<Tesoro,>> sento una mano che mi accarezza una guancia. Riconosco questa voce, sembra proprio quella della mamma. <<Tesoro, sono la mamma. Spero che ti sveglierai presto. Io e tuo padre siamo molto in pensiero per te.>> Sento la sua mano che si scosta da me, poi della labbra si posano sulla mia fronte. Sembrano ali di farfalla, delicate e dolci.

Cosa ci fa mia mamma qui?

L'ansia inizia a dilaniarmi, non capisco cosa stia succedendo. Sono morta? Non penso, se fossi morta non riuscirei a sentire la sua voce.

Voglio delle risposte, e le voglio adesso.

Provo ancora una volta ad alzare le palpebre, ma non ci riesco proprio. Mi arrendo, resto immobile finché non cado in un sonno profondo.

<<Simon, sei venuto.>> Sento ancora delle persone parlare, provo ancora ad aprire gli occhi, ma ancora un volta niente da fare.

<<Certo che sono venuto, ho lasciato il lavoro e mi sono precipitato qui.>> Ha un tono di voce che non mi piace. Ma cosa sta succedendo?

<<Simon?>> Sembra di nuovo Grace. Sembra sorpresa di vedere Simon qui.

<<Grace, ehi.>> Adesso il tono di Simon sembra un po' nervoso, ma anche sollevato. Forse è contento di vedere Grace?

<Allora,>> Simon si schiarisce la voce un paio di volte, <<come sta la nostra Willow?>> Chiede alle persone che sono nella stanza.

Perché, cosa mi è successo? So che non si tratta di niente di buono, sennò non starei così.

<<Sembra che sia in una specie di coma.>> Mormora Logan. Sembra distrutto.

Sono in coma?

Ohhh, ma certo, ora ricordo un po' di cose. Stavamo chiacchierando allegramente con Diana e poi sono finita sotto una macchina. Oddio, speriamo che il bambino stia bene e non gli sia successo nulla.

Ancora una volta provo ad alzare le palpebre o a muovermi, ma non ci riesco. Voglio svegliarmi, ma sembra che qualcuno voglia trattenermi qui. Dio, che nervi.

<<E se non dovesse più svegliarsi?>> Dice tra le lacrime. Oh no, non piangere tesoro, mi sveglierò prima o poi, lo giuro. Ritornerò da te.

Sento qualcuno che si muove nella stanza, poi qualcuno che si alza da una sedia. <<Non dire così, lei è forte, si sveglierà presto.>> Grace cerca di rassicurarlo.

Brava amica mia, prenditi cura di lui, adesso che io non posso. Ne ha passate così tante in questo periodo.

<<Fratello,>> Simon si rivolge a Logan, sembra titubante. <<Come... come sta il bambino?>>

Cala il silenzio nella camera, poi si sentono i singhiozzi di Logan che si divulgano per tutta la stanza.

<<Svegliati amore, non ce la faccio a stare senza di te.>> Logan piagnucola, lo sento molto vicino a me. Le sue lacrime mi bagnano il viso. Sento una mano che mi accarezza una guancia, poi delle labbra soffici mi si posano sulla testa. <<Svegliati, ti prego.>>

È troppo tardi #wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora