Capitolo 6

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Sento il cellulare che vibra accanto a me, è appena arrivato un messaggio. Con calma finisco di lavarmi i denti, vado in camera da letto e afferro il cellulare per vedere chi mi cerca.

Logan: Ehi.

Io: Ehi, a te.

Logan: Che ne dici di vederci oggi per pranzo?

Io: ...

Logan: ...

Io: Credo che non ci siamo capiti!

Logan: Lo credo anch'io. Dicevo di vederci per pranzo e parlare di... quella cosa.

Io: Oh, sì, certo. Okay, oggi va bene.

Logan: Ci vediamo da Tiko verso mezzogiorno?

Io: Certo, va bene. A dopo.

Logan: Ciao.

Inizio a mordicchiarmi l'unghia incessantemente, secondo me questa faccenda non ci porterà da nessuna parte. Ho una strana sensazione addosso, come se facendo questa chiacchierata con lui le cose peggioreranno. Ricevere un suo messaggio mi ha fatto battere leggermente il cuore, nel mio subconscio aspettavo questo sms da tempo. Parlare di quello che è successo ci farà bene, però il problema più grosso persiste: come dirlo ai nostri rispettivi compagni?

Per non pensare in negativo inizio a pulire un po' casa, iniziando dalla camera dalla letto. Ieri sera io e Carter siamo usciti fuori a cena, rientrati a casa siamo subito finiti a fare l'amore e abbiamo buttato i vestiti dove capitava, ora mi tocca raccoglierli, lavarli e stirarli. Se ci fosse stato lui a casa gli avrei chiesto di fare queste faccende al posto mio, ma dato che ne ho bisogno, per schiarirmi le idee, sono più che felice di farle.

Sono le undici passate e ho appena finito di pulire tutta casa, ho fatto il bucato, lavato per terra e ora vado a farmi una doccia per poter uscire a pranzo con Logan. Non sentendomi a mio agio a fare questa cosa, ho chiamato Carter e gli ho riferito che uscivo a mangiare un boccone con il suo amico... e che avremmo parlato della veranda. Un'altra bugia si aggiunge alla collezione... che bello!

Dopo aver finito di farmi la doccia, mi avvolgo in un asciugamano, ritorno in camera e scelgo i vestiti da mettere.

Ci impiego un'eternità, lo faccio di proposito. Ho così paura di andare a questo pranzo, ma devo farlo. Se voglio risolvere questa situazione devo iniziare da qualche parte.

Tako è un ristorante davvero carino, si trova sulla costa, proprio come la maggior parte dei ristoranti e locali notturni. Il ristorante Tako è molto frequentato, non è un ristorante elegante o raffinato, per questo attira molto la clientela giovanile. Il cibo è molto buono e la varietà di scelta è infinita, qui si può mangiare di tutto: italiano, cinese, tailandese, indiano e così via.

Mi guardo un po' in giro, i tavoli che si trovano fuori sono completamente deserti, quindi Logan deve trovarsi dentro. Mi incammino dentro al ristorante e lo individuo subito, è seduto vicino ad una finestra con vista sul mare e sta leggendo il menù. Come se avesse avvertito la mia presenza, si volta e mi fa un cenno con la mano, subito mi muovo per raggiungerlo. Come mi aspettavo ci sono parecchie persone dentro, quindi per passare devo chiedere permesso un'infinità di volte. Dopo pochi secondi riesco a districarmi da tutte queste persone e raggiungo Logan, <<ciao>> lo saluto, poi mi siedo di fronte a lui e poso la borsa sulla spalliera della sedia.

<<Ciao a te,>> dice di rimando, con un sorriso. Lo guardo per un secondo, indossa una maglietta azzurra e dei pantaloni neri.

<<Hai già ordinato?>> Domando, mentre indico il menù.

È troppo tardi #wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora