Capitolo 25

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Mi stiracchio, ho tutti i muscoli tesi e indolenziti. Sorrido pensando a quello che è successo questa notte. Io e Logan abbiamo fatto sesso tre volte, purtroppo ci siamo dovuti fermare perché avevamo finito i profilattici. Fortunatamente, questa volta ci siamo ricordati di usarli.

Mi giro e vedo Logan che dorme ancora, mi soffermo a guardarlo. È davvero bello, ha un leggero strato di barba scura, i capelli anche loro scuri gli ricadono sul viso. Adoro i ragazzi con i capelli un po' lunghi.

Vorrei alzare una mano e accarezzargli il viso, ma so che ha bisogno di riposare, in fondo questa notte è stato lui a fare quasi tutto il lavoro.

Riluttante mi alzo dal letto e vado in bagno, appena entro guardo dentro il cestino della spazzatura, ci sono tutti i preservativi che abbiamo usato. Questo mi fa ricordare della gravidanza che ho pensato di avere. Ormai sono passati mesi, quindi posso stare tranquilla. Il test non l'ho fatto, non ce n'è stato bisogno, il ciclo in questi mesi mi è arrivato. Beh, con flussi super leggeri, ma alla fine è arrivato. Ogni mese fino ad ora ho tirato un sospiro di sollievo ogni volta che mi arrivava. È stato un vero sollievo.

Faccio pipì, mi lavo le mani e ritorno in camera da letto, nel mentre Logan si è svegliato. Sta poggiato con la testa sulla testiera del letto e mi fissa. Gli occhi sono molto birichini... maliziosi.

Non mi sono lavata i denti, di certo nemmeno lui, ma non importa. Mi avvicino a lui, salto sul letto e mi metto a cavalcioni sopra i suoi fianchi. <<'Giorno.>> Mormoro sulle sue labbra, poi lo bacio. Lui geme e mi afferra per i fianchi. Sento il suo pene che si indurisce.

Sorrido, <<sei felice di vedermi?>>

<<Tantissimo.>> Poi ribalta le posizioni, adesso mi trovo sotto di lui. Rido e continuo a baciargli la mascella.

<<Io ho ancora voglia,>> mi comunica.

Faccio scorrere le mani sul suo corpo sodo, lo adoro.

Apro le gambe e lui ne approfitta per mettersi comodo. Struscia la sua erezione contro di me.

Gemo, e anche piuttosto forte. <<Non possiamo farlo, abbiamo finito tutti i preservativi.>> Gli ricordo.

Si blocca un attimo e poi si scosta da me. Si gira sulla schiena e mi fissa. <<Forza, vieni.>>

Okay, sono confusa adesso.

Inarco un sopracciglio e lo fisso.

<<Non dobbiamo usare per forza la penetrazione.>> Poi sogghigna.

Ohh, adesso sì che ho capito: sesso orale.

Sorrido e con sguardo seducente vado da lui.

Dopo esserci puliti, ce ne stiamo sdraiati sul letto senza far nulla. Ci crogioliamo in una rilassante maratona di coccole e grattini.

<<Che hobby ti piacciono?>> Mi domanda all'improvviso.

Mi muovo un po' in modo da posare la testa sul suo torace, poso una mano sulla sua pancia e faccio dei ghirigori sulla sua pelle con il dito. <<Oltre ad essere una fan sfegatata di The Walking Dead mi piace dipingere. Non sono un'esperta, però ci provo.>> Non ho mai detto a nessuno di questa mia piccola passione, soltanto Carter ne è a conoscenza.

<<Sembra bello, cosa dipingi?>> Mi accarezza i capelli e poi mi bacia la testa.

Mi accoccolo ancora di più su di lui, <<paesaggi.>>

<<Voglio vedere un tuo dipinto.>>

Ridacchio, <<assolutamente no.>>

<<Perché?>>

<<Fanno schifo, poi ogni volta che faccio un dipinto lo butto via.>>

<<Cosa?>> Dice in tono incredulo, <<ma perché?>>

Scrollo le spalle, <<non so, li vedo sempre imperfetti, per questo li getto via.>>

Non diciamo più nulla per parecchi minuti, stiamo semplicemente in silenzio a farci i grattini. Poi domando <<com'era Carter da adolescente?>>
Sembra pensarci su, ma non posso dirlo per certo dato che non riesco a guardarlo in viso.

<<Anche se non andavamo d'accordo, sapevo che era un bravo ragazzo.>> Si gira verso di me, io mi volto verso di lui, ora siamo faccia a faccia. <<Non si è montato la testa, è rimasto un ragazzo serio. Lo stimavo un po'.>>

Sorrido, Carter mi manca moltissimo, ma non come mio ragazzo... mi manca come amico. Pensavo che avrei impiegato mesi, addirittura anni per dimenticarmi di lui, invece le cose non stanno così.

Non lo amo più, credo che il tempo che ho passato con Logan abbia contribuito parecchio. Ho avuto tanti pensieri per la testa, quindi non ho pensato a Carter per parecchio. Non so se sia giusto nei sui confronti, in fondo siamo stati fidanzati per quattro anni. Mi sembra impossibile che mi sia già dimenticata di lui.

Logan sembra aver notato il mio cambiamento d'umore. <<Ehi, che succede?>> Mi chiede, mente passa un polpastrello su un mio sopracciglio aggrottato.

Scuoto la testa, <<non lo so, mi sembra così strano che mi sia già dimenticata di lui?>>

<<Non saprei. Ma forse sì, in fondo nemmeno io riesco più a vedermi insieme a Diana. Magari ci siamo dimenticati dei nostri rispettivi partner.>>

Forse ha ragione, ma non credo che sia potuto succedere così velocemente, quasi all'improvviso.

<<Willow,>> sussurra, si avvicina a me e mi bacia dolcemente le labbra. <<Per te provo dei sentimenti molto forti. Fortissimi.>>

Di certo non mi ha detto che mi ama, ma per me questo significa tanto. Non mi illudo, siamo usciti entrambi da due relazioni importanti. Parlare di amore già da adesso mi sembra assurdo, quasi irreale.

Con lui sto davvero bene, mi sento a mio agio, protetta e mi diverto tantissimo. Parliamo di tutto, lui non mi giudica e di certo io non lo giudico.

È stato sorprendente vedere come le cose si sono evolute in questi mesi. Non avrei mai immaginato di vedermi insieme a Logan, immaginare di vederci a letto insieme. Quella notte, quando mi sono ubriacata si trattava di destino, chi lo sa. Quella sera ha contribuito a tutto questo, magari se quella sera non fosse successo nulla adesso io starei ancora con Carter e Logan vivrebbe una vita felice con Diana. Sempre se la sua presunta malattia non li avrebbe fatti lasciare comunque. Magari se quella sera non fosse successo nulla io e Logan ci saremmo invaghiti lo stesso l'uno dell'altro, chi lo sa.

Il suo cellulare sta squillando, ma non ce ne curiamo, chiunque sia potrà richiamare più tardi.

Mi struscio su di lui e gli infilo le dita tra i capelli. Poi il cellulare riprende a squillare di nuovo, <<rispondi>> gli suggerisco. Mi scosto da lui, prendo il cellulare e glielo porgo. Mi schiocca un ultimo bacio e guarda lo schermo. Corruga la fronte, e molto lentamente fa scorrere il dito sul display e dice <<pronto?>> Resta in ascolto per qualche secondo. Corruga la fronte, si irrigidisce e mi guarda. Sembra completamente sconvolto. Gli accarezzo la testa, è completamente rigido.

Riattacca e fissa il vuoto.

<<Logan!>> Lo chiamo, ma non mi risponde. Ora inizio a preoccuparmi sul serio. <<Logan, mi senti?>>

Alla fine mi guarda, ha gli occhi lucidi, è pallido e ha la pelle fredda. <<Era mio padre,>> sussurra con voce roca. Una lacrima gli scorre sulla guancia, <<la mamma è appena entrata in coma. I medici dicono che potrebbe morire da un momento all'altro.>> 

È troppo tardi #wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora