Capitolo 21

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Sono cinque giorni che non parlo con nessuno, nemmeno con Cece. Ho provato tante volte a chiamare Carter al cellulare, ma non risponde, suona a vuoto oppure parte subito la segreteria.

Oggi mi sono arresa, non lo cercherò più. Ho capito che ha bisogno di spazio per pensare a quello che è successo, e devo dire che ho bisogno di tempo anche io.

Approfitto di questa giornata soleggiata per fare una passeggiata. È raro che alla fine di ottobre ci sia il sole, quindi ne approfitto sempre per gironzolare un po'.

A dire la verità approfitto anche per fare una doccia, dato che in questi giorni mi sono comportata come uno zombie. E parlando anche di zombie, ho interrotto anche la mia maratona di The Walking Dead, e questa è una cosa parecchio grave per me!

Prima di chiudere la porta di casa metto un cappello di lana, è vero, c'è il sole, ma fa anche un freddo cane. Indosso dei pantaloni neri abbastanza pesanti, un maglione altrettanto nero e il giubbotto di pelle nero, imbottito. Dopo aver messo il cappello chiudo la porta di casa a chiave a mi avvio verso il molo. Il mio rifugio per pensare.

Oggi non c'è nessuno, nemmeno in spiaggia, così ne approfitto per passeggiare sulla riva. Gli scarponcini impediscono l'accesso alla sabbia, così posso camminare tranquillamente.

Oggi il mare è calmissimo. Ci sono delle barche che navigano in acqua, mi soffermo a guardarle. Mi siedo con il sedere sulla sabbia, mi sporcherò i pantaloni, ma non mi importa. Piego le gambe fino al petto e poggio il mento sulle ginocchia, poi guardo il mare.

Il tempo passa e io mi sento meglio. Annusare l'aria salmastra mi fa sempre sentire meglio. Ho pensato a tutto quello che è successo con Logan e Carter. Il primo non lo sento da settimane, e questo mi fa pensare che forse non lo rivedrò mai più. Il cuore mi si stinge in una morsa al solo pensiero. Poi penso a Carter, al fatto che non rivedrò mai più nemmeno lui, anche in questo caso mi si stringe il cuore in una morsa. La cosa è piuttosto logica, non posso paragonare quello che provo per Carter e quello che provo per Logan, questi sentimenti nemmeno si assomigliano.

Non so se per Logan proverò sempre qualcosa, gli voglio bene, non posso dire di essere innamorata di lui, non abbiamo passato così tanto tempo insieme da potermi innamorare. Ho capito soltanto da poco di provare qualcosa di intenso, e non so se durerà nel tempo.

Invece l'amore per Carter, quello sono sicura che scomparirà con il tempo. So che non mi perdonerà mai, ne sono sicura al cento percento. Questo mi fa soffrire tantissimo.

Mi alzo dalla sabbia e mi pulisco il sedere, una manciata di sabbia mi cade sulle mani. Dopo aver pulito per bene il sedere, pulisco anche le mani. Mi avvio verso la strada, per tornare a casa, ma una coppietta attira la mia attenzione. Stanno litigando, e mi sembra anche di conoscerli. Non ne sono sicura però, così cautamente mi avvicino a loro, senza farmi vedere. Sono vicino al molo, così mi basta star seduta in modo indifferente su una panchina e far finta di nulla.

Mi avvicino ancora e guardo la ragazza, mi sembra di ricordare i suoi capelli rossi... Diana, che litiga con Logan. Balzo in piedi e mi avvicino ancora di più, sono curiosa di sentire cosa si stanno dicendo.

<<Diana, per favore, calmati.>> Logan sta cercando di far ragionare sua moglie. Mi sporgo ancora un po' per vedere meglio. Lui ha lo sguardo preoccupato, si guarda un po' in giro, così mi ritraggo subito, non voglio che mi scopra a spiarlo.

<<Calmarmi?>> Urla lei, con una voce squillante e forte, <<come posso calmarmi sapendo che mi hai tradita?>>

Oh merda, ma che cosa...

<<Amore,>> dice dolcemente, <<posso spiegarti tutto.>>

<<No,>> urla Diana. Quasi emetto un urlo anche io. Certo che quando urla, quella donna ha una voce davvero squillante. <<Ho sentito cosa vi stavate dicendo tu e il tuo amico.>>

È troppo tardi #wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora