Con una velocità sopra umana mi si piazza dietro, impedendomi di cadere.
-Sta calma- dice - le ferite non si sono ancora rigenerate e perdono ancora sangue-
"-Tu hai ucciso la mia mamma!-
La sua voce.... non ha niente di infantile o dolce. Strattono il polso e le sue unghie lo dilaniano. Un dolore caldo mi percuote. Prendo il pezzo d'argento e l'istinto inizia a guidarmi. Arretro il braccio e il pezzo di metallo diventa lungo e spesso come un manico di scopa,ma brilla. Il bambino socchiude gli occhi a quel bagliore. Mi si fionda addosso mentre i suoi occhi diventano dei pozzi neri. Il bianco si tinge di nero, come l'inchiostro tinge la carta. Arretro per istinto e sul bastone si incastona una lama... quella che sto brandendo è... una falce. Io non ho mai maneggiato un arma del genere"
-Cosa era la cosa di ieri sera?- gli chiedo quasi ipnotizzata da quel ricordo
-Cambiati- dice -Fatti un bagno. La vasca dovrebbe essere già piena di acqua calda. Togliti il sangue dalla faccia. Levati l'odore di morte e poi ti dirò quello che vuoi sapere... se farai la brava. Sennò-
-Sennò cosa?-
-Ti pentirai di aver fatto la cattiva bambina, Mrs Payhad-
Il cuore mi salta in gola. Entro in bagno. Una divisa dei White è appoggiata sulla sedia. La vasca piena d'acqua e sapone è piena fino all'orlo. Nella stanza aleggia un odore di Notte è un odore forte ma non nauseante, fresco ma deciso, virile... l'odore di James...
Mi immergo nell'acqua e un brivido mi percorre la schiena.
È così rassicurante il suo odore.
Sposto lo sguardo pigro su una mensola. Ci sono delle buste contenenti del liquido denso e scuro, sembra sangue. Decido di non farci caso e di godermi l'acqua calda. Dopo un paio di minuti esco e mi avvolgo in un asciugamano nero. Mi vesto con calma. La divisa calza alla perfezione. La gonna comoda e chiara È... così familiare. Esco come rinata e lo trovo a torso nudo che cerca una maglietta nel cassetto di un armadio scuro. Quando si gira a guardarmi l'aria si raddensa.
-Ah finalmente. Credevo che fossi annegata!- mi schernisce mentre mette una camicia nera e la giacca scolastica. Io divento della stessa tonalità dei miei capelli. -Che c'è?- mi domanda.
-I-Io e-ecco, n-niente f-figurati-
Lui scoppia a ridere.
-Non avevi mai visto una ragazzo senza maglietta, Mrs. Payhad?-
-James, ti prego... potresti chiamarmi Clare?-
-No- dice con l'ombra nella voce- Non posso-
-Ma..-
-Ora basta- mi ammonisce in fretta. -Dobbiamo scendere- guardo l'orologio: 09:30. Getto un urletto.
Lui mi guarda stordito dalla mia tonalità acuta.
-Ti senti bene?-
-No! Siamo in ritardo! Le lezioni sono iniziate da un'ora e mezza!- .
-Niente lezioni per noi oggi, Mrs. Payhad-
-Ma i miei amici saranno in pena e Kail...-
A quel nome raddrizza la schiena e mi guarda con sguardo perforante.
Mi torna in mente l'abbraccio che mi diede Kail due giorni fa.. mi sembrava così sofferente.
-Lui... ti ha fatto qualcosa?- chiede con i pugni stretti lungo i fianchi.
-Uhm? N-No- gli rispondo confusa. Perchè si è preoccupato tanto?
Lui sembra pensarci su. Come se sapesse qualcosa che io non so.
Il che è probabile... e ormai è norma.
-Andiamo allora. Ho fame- dice ed esce dalla stanza con passo svelto. Mi prende la mano e ci caccia dentro qualcosa: il pezzo di metallo!
-Questo è un'Artemis- mi spiega
-Un eh?-
-Un'Artemis- ripete paziente, accennando ad una risata, ma questa volta non c'è freddezza nella sua risata -un'artemis è un'arma particolare. Si trasforma in falce solo se brandita da una guerriera. E si potrebbe attivare se brandita da una guardiana- mi spiega.
ma la scorsa notte...
"Prendo il pezzo d'argento e l'istinto inizia a guidarmi. Arretro il braccio e il pezzo di metallo diventa lungo e spesso come un manico di scopa,ma brilla...Arretro per istinto e sul bastone si incastona una lama... quella che sto brandendo è... una falce. Io non ho mai maneggiato un arma del genere"
- Io sono una semplice studentessa.. eppure la scorsa notte- iniziamo a camminare.
-Ti spiego, questa scuola è una scuola per le persone che hanno dei doni, repressi in loro. La scuola aiuta a svilupparli e a perfezionarli per convivere con gli esseri umani-
-Tutto ciò non ha il benchè minimo senso-
-Ascoltami e basta- borbotta -alcuni di noi nascono con una percentuale demoniaca e altri angelica. La cosa che hai visto... era una sorta vampiro, un linea E cioè, un transizione con il 85% di pus demoniaco in corpo. Quelli che hanno una percentuale superiore al 15% di questa particolare sostanza sono giudicati come Black. Mentre gli altri e quelli con più del 16% di sangue angelico sono White.-
-Cosa!?- dico -No! Non può essere- scoppio a ridere.
-Perchè ridi hai visto anche tu quella cosa-
-Non raccontarmi balle, James ti ho chiesto verità non delle leggende.-
-Tutte le cose che hai sentito sono vere- ripete -Te lo assicuro. Di solito queste creature reagiscono al Ccb...-
Le mie orecchie si drizzarono.
-Cosa è il Ccb?-
-Vedi- sospira guardandomi e sforzandosi di rimanere paziente -per sapere come aiutare ciascuno studente bisogna sapere a che categoria appartiene: Vampiro, Lupo, Fata, Strega.. dipende da come reagiscono al Ccb. I vampiri mettono i canini nel bicchiere, i lupi leccano la superficie, le streghe bevono con l'angolo della bocca..-
In un attimo mi torna in mente Ally. Possibile che tutto quello che questo psicopatico e squilibrato stia dicendo sia il vero?
-Io non ho reagito-
-Per questo hai suscitato attenzioni- commenta -Tu a quanto pare appartieni ad una categoria diversa. Si pensava che quelli come te fossero estinti, dopo l'ultima famiglia....-.
-Cosa? Cosa sarei?-
-Penso tu sia una guerriera o una guardiana-
-Stai soltanto blaterando. Provami che dici il vero-
La sua espressione cambia, la sua pazienza si liquefa e la osservo scivolargli via dal volto in goccioline delicate.
-Sei una sciocca- mi dice e poi prende Artemis. La falce sprigiona elettricità che ustiona il suo palmo. -Procurati una ferita. Superficiale, te ne prego, non ho voglia di riprenderti per la terza volta-
Prendo Artemis che subito si apre sotto il mio tocco. Mi procuro un taglio nel palmo della mano e subito dopo mi sento stupida ad averlo fatto. Dal palmo inizia a sgorgare sangue, il mio sangue. Gli occhi di James si fanno rosso fuoco, i denti diventano zanne e prende il polso con delicatezza, per poi affondarci i canini. Faccio un verso soffocato tra orrore e dolore.
Inizio a tremare.
E nei miei iridi si ripercorre il filo di una storia.
"Un bambino sta brandendo una pistola. Una Magnum Rose o almeno questo c'è scritto. Sta sparando ad un... lupo.
-James...- una donna pronuncia questo nome. È così bella, bionda con gli occhi verde smeraldo. È ricoperta di sangue e morsi di lupo.
-Mamma!- strilla il bambino, mentre cerca di sparare ai lupi. La donna ora è in piedi con in mano una spada d'argento. Porge dei proiettili al piccolo.
-Questi! Devi usare questi, Jam-
Il bimbo li prende. Poi guarda il lupo che cerca di avanzare nella guardia ma il bimbo lo guarda con gelo.
-Sei morto- e spara..."
Mi risveglio dal mio torpore con James che mi da piccoli colpetti sulla guancia.
-Sveglia dai su piccola addormentata- dice con evidente sarcasmo.
Non capisco proprio perchè mi detesti!.
-Alzati. Il sole splende è mattino!-
-Cos..?- brontolo con la gola secca che brucia. -Cosa cosa hai fatto?-
-Ti ho morsa, mi sembrava ovvio- dice
-Ma perchè?!-
-Volevi prove. Quale prova migliore di questa? E poi, io ci ho guadagnato... il tuo sangue è davvero dolce, sai?-
-T-Tu... sei un v-va vampiro?'
-Sì, ma non un sangue puro- dice con rammarico.
Mi blocco ripensando a quello che ho visto.
Devo sapere se ha collegamenti con la realtà
-Tua madre è bella, non è così?-
Lui mi guarda, gli occhi che affogano nel dolore e allo stesso tempo il suo volto si contrae in un intrigo di confusione.
-Era..- dice e subito alza le sue difese -La bellezza è una cosa soggettiva-
-"Non è bello ciò che è bello è bello ciò che piace"- cito -Si ma... era anche lei un essere soprannaturale?-
-Perchè lo vuoi sapere, Mrs. Payhad?-
-Ti prego-
Lui sospira.
-Che palle, ma perché ti ho parato il fondo schiena ieri? Mi sarei risparmiato lavoro extra-
-Te lo hanno ordinato-
-Mi avevano ordinato di controllare non di salvarti-
-Ma tu mi avevi detto-
-Sì, beh mentivo- dice -Io non sono bravo con la verità-
-Mi hai salvata di tua sponte?-
-Sì- dice come se avesse peccato della più grande colpa.
-Senti, ma perchè mi detesti?- chiedo non riuscendo a rispondermi concretamente da sola.
-Non ti detesto...- dice ridendo -Ti odio-
-Oh certo, capisco- farfuglio con delusione.
Perchè speri di piacergli?
Ci dirigiamo verso la cucina e lui esce dal frigo una sacca di sangue che versa in un bicchiere di cristallo e poi un pezzo di cheesecake alla New Yorkese. Rimango in silenzio, non tocco cibo.
-Mangia- m
-No, grazie non ho fame- replico quasi disgustata
-Su dai, ti ho tolto del sangue- cerca di convincermi prende la forchetta e taglia la torta e la porta alla mia bocca -Su apri-.
-Grazie, ma no grazie-
so che sto parlando con un vampiro ma non riesco ad avere paura.
-Non farti pregare. Non voglio rivederti nello stato penoso in cui ti ho trovata ieri-
-Stato penoso...- un colpo all'anima -Quindi è perchè ti ho fatto pena... - Rabbia incontrollata si annida nella mia mente.
-Cosa sarei quindi?- chiedo -una guardiana o una guerriera?-
-Non lo so ancora ci stanno lavorando. Il tuo sangue ha fatto impazzire il dispositivo di riconoscimento-
-Uhm-
Mi avvicina di nuovo la forchetta alle labbra.
Mentre alle sue porta il bicchiere di sangue. Non capisco perchè vuole farmi mangiare se mi odia. Io però,ce l'ho con lui e voglio mettere in chiaro delle cose. Scanso la forchetta e gli tolgo di mano il bicchiere. Il suo sguardo passa da sorpreso a glaciale. Non me lo aspettavo nemmeno io. In un attimo di pazzia, prendo un sorso di sangue e mi costringo ad inghiottirlo. Lui spalanca gli occhi e me lo toglie di mano.
-Ma sei impazzita?-
-No, volevo toglierti quell'aria di superiorità dovuta soltanto al fatto che bevi... beh sangue- rimane seriamente scioccato.
-Forse ti ho portato via troppo liquido e ti ho portato alla più totale follia?-
-No-
-D'accordo.- mi liquida -Adesso per favore, mangia-
-No-
Sbuffa esasperato dalla mia insolenza quasi infantile.
Sbatte un pugno sul tavolo di marmo nero tanto forte da creare un crepa.
-M.a.n.g.i.a.- .
-Va bene, va bene, ma non rompere niente-
Mastico piano. Mentre lui sorseggia il suo 0+.
-Allora. Tua madre...- riattacco.
Il suo sguardo si fa di granito.-Aveva gli occhi smeraldo, non è così?-
Il sangue gli va di traverso.
-È possibile- risponde senza alcuna espressione sul volto.
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Innamorata del male
Fantasy(IN REVISIONE) Il cambiamento non è mai una cosa semplice, soprattutto per un'adolescente che non sa ancora chi sia e cosa si nasconda ai margini della sua mente. Clare Payhad e la sua migliore amica d'infanzia hanno scelto di fare i test per la scu...