Capitolo 16

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-Ma dico sei uscito fuori di testa?!- gli chiedo urlando.
-Oh tesoro non agitarti- mi provoca.
-Piantala. S.u.b.i.t.o.- sibilo.
-Nah mi sto divertendo un mondo- dice e poi si avvicina alla mia gola. -Non farmi arrabbiare facendo la comandina-
-Io non sto facendo la comandina- gli soffio contro.
-Ehi Ehi- interviene Kail -Piantatela-
James gli rivolge uno sguardo maligno.
-Piantala- ringhia Kail. James ride divertito, poi si scosta.
-Ally- pronuncia James
Ally si gira verso di lui notandolo solo ora. Io mi piazzo davanti alla mia amica cocon fare fraterno.
-Gli elementi sono una dote preziosa- conclude lasciando Ally perplessa e me a bestemmiare fra i denti
-Clare!- mi rimprovera Kail.
-Cosa!?!- sbotto.
-Non bestemmiare- mi ammonisce.
-Oh ma per favore! È il mio modo di richiamare l'attenzione del nostro caro Creatore-
-È un modo poco gentile! Evita, potresti... pregare- dice lui seccato, ma è serio.
-No. Io lo faccio come mi pare!-
Sento James trattenere un risata fredda.
-Quando avrete finito di discutere sul modo di arrivare al Creatore fatemi sapere, per me il modo migliore è la morte. Vuoi provare, Kail?- 
Io gli ringhio contro.
-D'accordo Mrs. stronza Payhad- dice e salta il muretto, scomparendo, togliendosi dalla mia vista.
-Ma come ha fatto?- chiedono due ragazze sbalordire che lo fissavano. Una punta di irritazione mi pizzica la lingua, mi da fastidio che lo guardino tutte, forse perchè so che non sanno nulla di lui e mi danno fastidio le persone che giudicano senza sapere
o forse perchè ti piace
Sta zitta
Io e Kail ci guardiamo.
-Andate in classe!- esclamiamo contemporaneamente. Le due si spaventano e corrono dentro.
Ally è rimasta imbambolata.
-Anche tu- dico e me la tiro dietro.
La lezione inizia in fretta e per una volta, ne sono grata, incondizionatamente grata.
-Ehi.. che succede?- chiedo ad Ally vedendola distratta, lontana anni luce dal nostro mondo.
-Non ti è sembrato strano? Insomma gli elementi- 
-Non ci pensare. James è un po'...matto-
-Ma io li ho sognati, Clare-  dice e per qualche secondo mi manca il respiro.
-Tranquilla sarà solo una coincidenza- dico calma.

-Andiamo è ora di pranzo- dico e mi trascino Ally per il grande corridoio illuminato dalla luce del giorno che spero, adombri i suoi pensieri e metta in luce la realtà cge lei conosce.
-Ehi, Ally!- la richiama Drama sorridendo mentre si scosta una ciocca di capelli stirati dal volto.
-Ehi- sorride sinceramente Allison di risposta, la gelosia mi attanaglia ma resto impassibile.
Infondo, non posso contestare le sue nuove amicizie. È colpa mia se ci siamo allontanate ed è sensata la sua ricerca d'attenzione negli altri. Per quanto gli altri siano snob come Drama.
-Clare- mi richiama Kail -Dobbiamo scambiare due chiacchere- dice, alzandosi ed io sono costretta a fare lo stesso.
-Arriviamo- annuncia lui per me con un tono esausto
-Kail...?- lo richiama Marina cercando il suo sguardo per ricercare il motivo di questa nostra dipartita.
-Devo farle presente QUEL problema. Ormai lavora con me-
Le due annuiscono.
-Che vuoi dire?- ci chiede Ally. -con "lavora"?-
-Stiamo facendo un progetto con la Mills... Kail con il fatto che è il rappresentante ha bisogno di uno studente per ogni classe e dato che io ho dei gusti difficili, Garroway ha scelto me- mento ma il mio discorso quadra. E mi stupisco di me. Anche Kail è molto colpito, ma allo stesso tempo sembra deluso, come se questo mio talento lo turbasse. Mi conduce all'ingresso al cortile dell'ala dei White senza più rivolgermi nemmeno uno sguardo.
-Che succede?- gli chiedo sperando che quello che mi dirà spieghi anche il comportamento di James.
-Vedi, i Black sono stufi di rimanere nell'ombra, sono stufi del fatto che non possano venire in cortile quando ci siamo noi... vogliono poter stare nei nostri stessi orari. Hanno iniziato un regime un po' violento, per questo i White stanno sotto stando. Per indole siamo più docili, più transigenti, lo no. Ora, però il nostro regime tollerante sta trasformando quello della Warrior in anarchico - mi spiega e ora comprendo perchè si fanno maltrattare.
-Kail!- gli dico -Questo non è affatto giusto!-
-Lo so. Ci combatto da inizio anno- mi spiega e mi torna alla mente il primo giorno che ho visto Kail.
-Eh no! Dobbiamo fare qualcosa-
-Sì appunto. Dobbiamo stare molto attenti. Tu stai facendo il lavoro di guardiana. La mia domanda è- mi guarda -Sei disposta a farlo pur sapendo che i Balck ti verrando contro?-
-Certo- annuncio guardando il cortile, proprio in quel momento, vediamo un Black uscire mentre ci sono ancora i White. Io e Kail ci scambiamo un'occhiata e apriamo la porta.
Appunto
Kail prende velocita nelle scale e scompare. Io mi avvicino con estrema cautela al Black con la mano appoggiata ad Artemis.
-Devi tornare nella tua ala- dico e in poco tempo lo riconosco: Zauko Okura in un primo momento mi pietrifico, ma ho accettato io questo incarico e non sarà un vampirello da strapazzo a farmi cambiare idea.
-Ciao, Clare, tesoro- mi saluta mostrandomi le zanne, sapendo il mio timore nei suoi confronti.
-Vattene. Non è il turno dei Black-gli intimo sfoderando Artemis e portandola davanti al corpo in segno di minaccia, cercando di rimanere di granito.
-Ma quanto sei scortese, zuccherino- esordisce lui fingendosi offeso.
Maledetta sanguisuga troppo cresciuta, quanto vorrei strappargli i canini, piano piano per poi costringerlo a sorridere così
Una pistola gli si piazza sulla tempia: una Millennium. Kail troneggia accanto a lui con il viso arrossato e le pupille ridotte a due spilli. Sembra un pazzo.
-Prova a toccarla e sei morto- gli sento dire con una voce non sua, tanto strana da costringermi a cercare il suo sguardo.
-Di nuovo? Ma io sono già bello che morto- ride Zauko mentre i suoi capelli violacei si spostano per il vento freddo, coprendogli lo sguardo nero come la pece che nonostante tutto non smette di brillare. Qualcosa dentro di me sta uscendo dilania la carne, brucia il sangue e strappa la pelle per uscire allo scoperto: in poco tempo la rabbia si impossessa di me come un demone. Ne sono succube mentre prende il possesso del mio corpo e annebbia la mia mente. Mi scosto e tendo il braccio armato, facendogli arrivare Artemis a due millimetri dal collo. La lama manda una scarica elettrica che crea tanti minuscoli taglietti nella pelle candida del ragazzo mentre io rimango di ghiaccio. Una goccia di sangue del vampiro arriva fino alla mia mano. Kail abbassa la pistola e mi guarda tra il preoccupato e l'inorridito, ma io sono impegnata a fissare gli occhi, ora terrorizzati, del vampiro. Zauko si scosta tenendosi la ferita sul collo che si sta già rimarginando. Leggo il terrore nei suoi occhi neri e la cosa, non so perchè, ma non mi dispiace affatto.
Come ci si sente ad essere la vittima, eh, zuccherino? Non è una bella sensazione, non è forse così? Eppure hai ragione tu, tesoro, gli occhi terrorizzati di una persona ferita sono incantevoli, quasi come la soddisfazione che sto masticando in questo momento
Distolgo lo sguardo e la rabbia si dissolve lasciando spazio a un lieve strato di sensi di colpa, che però va presto in fumo.
Artemis smette di divampare luce e io la ritraggo.
-Ora vattene.- dico scura in volto. Zauko sgrana gli occhi, ancora persi nei miei, ma non si muove. Kail lo scorta verso la porta dell'ala dei Black mentre io mi guardo la mano macchiata di sangue.
Cosa ho fatto!?
Perchè l'ho fatto!?
Dovevo solo...minacciarlo
Sento il peso di due occhi blu oceano che mi inghiottono nella loro profondità. Attraverso il vetro lo vedo. Mi guarda in modo strano, sembra incuriosito.
Kail porta Okura dentro poi fa per avvicinarmisi ma mi ritraggo.
Devo cercare James... questa cosa, non deve mai più accadere, non mi controllo.
Lui è un pazzo, ha il mio stesso istinto da folle, può aiutarmi a controllare tutto ciò. Kail per quanto istintivo è sempre in grado di frenarsi, chiedere consiglio a lui sarebbe stupido.

Innamorata del maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora