Corro per un tratto di strada che mi sembra interminabile. Voglio urlare, gridare, sento che il mio cuore è rimasto lì, confuso con James.
Corro nel lungo corridoio e arrivo nella palestra. Per fortuna è vuota. Entro in una stanza che non avevo ancora visto. È una stanza per l'allenamento con le armi. Tiro fuori Artemis e inizio ad esaminare i libri sull'addestramento. Passo lì un po' di tempo. Finchè non vedo il crepuscolo alla finestra. Esco senza aver concluso niente. Cerco il cortile. Quando raggiungo la porta è buio. Il mio pensiero vola a James.
Mi starà cercando? Sarà preoccupato? Perchè mi interessa?
-No, a lui non frega un cazzo- dico tra me e me. Esco, decisa dalla porta nera e mi ritrovo nel cortile deserto intenta a tornare a casa... la mia. In un momento sento uno sparo e in una frazione di secondo prendo Artemis per coprirmi con la sua lama. Un proiettile rimbalza sulla mia falce. Scosto di poco la mia arma e noto una figura che scende da un muro e mi viene incontro con una pistola in mano. Io arretro Artemis pronta a colpire, ma una voce mi blocca.
-Clare!- quel qualcuno mi abbraccia e... odore di pino silvestre! Kail!
Mi abbraccia forte.
-Kail!-
-Oddio sei tornata- dice gioioso -Oddio questa è un Artemis!-
-Kail... so molte più cose adesso. Tu sei un guardiano?-
-Sì, perdonami ma in teoria avresti dovuto scoprirlo a fine anno lo scopo della scuola... le sue funzioni.... ma i Black rovinano sempre ogni cosa-
-Beh...sì-
Il suo sguardo su posa sulle bende.
-Chi ti ha fatto questo!?- dice e punta la pistola sull'ala dei Black.
-NO KAIL NO!- urlo -Non è come pensi!-
-Quel figlio di puttana-
-No no ! Non è stato lui! È stato un esperimento-
-Un esperime...!? Ma ti senti!?-
-Sì, volevano sapere se ero in grado di maneggiare Artemis-
-Vieni con me- dice portandomi all'interno della struttura. Mi porta dal preside.
-Mr. Garroway!- bussa quasi sfondando la porta.Il preside apre la porta. sembra calmo.
-Mr. Gadmas... cosa?-
-Le hanno fatto male!- strilla furioso mostrando il mio polso bendato.
-Stai bene, cara?-
-Sì, non si preoccupi.- rispondo con un sorriso come se Kail che ormai sta urlando da solo.
Il preside ricambia per poi rivolgere un'occhiata esasperata al mio compagno.
-Ha scoperto cosa sei?-
-Non sanno bene se Guerriera o guardiana- rispondo e lui mi osserva annuendo. Kail sembra un toro impazzito, quasi escluso dalla discussione.
-Le hanno fatto...!-
-Sta bene, è in piedi. Calmati, ragazzo- dice con uno strano tono paterno. Poi si rivolge a me con un'occhiata di scuse -Wow sei davvero... giovane e già sai molte più cose di quelli di un anno più grande-
Kail sembra resettarsi come un automa
-Direttore.. ho bisogno di una mano per la guardia, Matt al momento non si trova e io ho bisogno di una mano. Un Black oggi è uscito ed ha creato un linea End-
Linea E
In un secondo ricordo il mostriciattolo e sento la mancanza di James... ma lui mi ha definito un animale!
-La linea E è quando un Black con la sindrome del vampirismo o della licantropia morde un umano senza difese sopra naturali, il poveretto impazzisce e si trasforma in...- inizia Kail.
-Un mostro... lo so- dico guardando il polso.
In un attimo noto che nei suoi occhi si accende la comprensione.
-Vuoi aiutare Kail per qualche giorno?- mi propone Garroway.
-Sì, nessun problema-
-Non dovrai dire niente a chi è all'oscuro di cosa sia la Warrior, lo sai?-
-Sì-
-Non potrai dirlo nemmeno ad Ally- specifica Kail prevendendo la difficoltà della "prova"
-Ho capito-
-Ovviamente verrai ricompensata-E così che ho iniziato a lavorare al fianco di Kail Gadmas. Artemis sempre stretta in mano, seduti sul muro che cinge la scuola. Garroway doveva aver bisogno di personale per assumermi subito. E io dovevo proprio essere disperata per accettare e lo sono. James...
non voglio più pensarci.
Ora ho il lavoro e lo studio.
-Cosa ti hanno fatto?- mi chiede e i nostri occhi si incontrano - Sei così silenziosa-
-Niente, mi hanno messa alla prova, finchè non sono scoppiata-
-E poi ti hanno picchiata? Violentata? Ti hanno costretta a fare qualcosa che non volevi?-
-N-No! Kail, NO!- dico agitandomi -Sono stati quasi carini-
-Dove ti hanno fatta dormire? Con i lupi? Hai dormito? Ti hanno fatta dormire, vero!?- c'è una certa urgenza nella sua voce.
-Kail!- lo ammonisco poi il mio sguardo si addolcisce -Kail, ho dormito in una stanza grande, con un letto spazioso e una camera con tanto di bagno dotato di una grande vasca, che al mio risveglio era piena di acqua e sapone- ometto il fatto che nella stanza non ero sola, ma con un ragazzo.
Molto bello...oh al diavolo!
Lui si rilassa.
-Ma se ti hanno trattata bene come dici perchè hai un polso fasciato?-
-Per capire cosa fossi mi hanno dato in pasto ad un linea E, ma prima che riuscisse a farmi seriamente male James è intervenuto-
-Capisco... e perchè hai quella faccia afflitta-
-Diciamo che sono scappata-
-Per quale motivo? Hai detto che non ti trattavano male-
Astuto il ragazzo. 1 a 0 per Kail
-Sì, non mi facevano male ma... mi considerava un animale... e io mi sono ribellata dicendogli cose che nemmeno pensavo davvero-
-Considerava? Chi?-
-James-
La faccia di Kail diviene una maschera di rabbia.
-Non dire niente, ti prego- a quelle parole la sua espressione si addolcisce di poco, mi stringe a sé in un moto di protettività quasi fraterna.
-Sono contento che tu sia scappata da quel mostro-
Mostro. James non è un mostro, anche se io stessa lo avevo definito tale... non lo pensavo davvero... lui non è un Mostro. È un po' bastardo ma non un Mostro .
-Non è un mostro- mi lascio sfuggire. Kail sta per controbattere ma non lo fa. Stiamo lì a fissarci. Finchè non sprofondo in un sonno profondo e senza sogni.L'indomani mi sveglio nel mio letto con il telefono che squilla.
-P-Pronto?-
-Dormigliona! Il tuo turno di guardia è già cominciato insieme al mio. Sei in ritardo- cantilena e io mi tiro in piedi, ancora vestita da ieri. Prendo Artemis e mi precipito sul muro che da verso l'esterno.
-Io sono già a lavoro- gli rispondo raggiante. Vedo i Black entrare nella struttura e mi nascondo quando vedo i suoi capelli biondi. Non sono pronta... lo devo evitare. Non ce la faccio a guardarlo con un sentimento diverso dal disprezzo dopo che mi ha chiaramente esposto il suo odio e disappunto e dopo avermi paragonato ad un animale. Anzi, definito un animale. Mi nascondo dietro Kail che scoppia a ridere con una punta di disappunto.
I turni di guardia sono davvero divertenti. Posso osservare gli altri a mio piacimento... l'unica cosa brutta, oltre al fatto che sei sempre nei mirini, è che si dorme poco: tra le lezioni, studio e il lavoro.
Dopo appena due giorni dalla prima guardia. Sono un po' più chiusa, la mia mente mi ripropone sempre la stessa immagine della mia litigata con James, le sue parole che intrecciate con le mie non mi fanno dormire. Sembrava come se qualcosa mi si fosse buttato addosso forse il mondo mi è caduto sopra e me ne sono accorta solo adesso.
A lezione non riesco a tenere le palpebre aperte. La Mills spiega le scienze occulte legate alla forma pentagonale. La testa gira e ho le palpebre appesantite dal sonno. Ma non credo si offenderà se mi appisolo qualche minutino.
Vengo svegliata da una gomitata seguita da una risatina aspra. Apro gli occhi e mi ritrovo due occhioni celesti e profondi che mi fissano. Kail mi scuote piano mentre Ally mi tira gomitate e ride.
-Clare... ti senti bene?- mi chiede Kail con preoccupazione.
-Wo, se non si sente bene vieni a casa nostra?- dice Ally con gli occhi luccicanti mentre guarda Kail speranzosa.
-La porto a casa- si limita a rispondere Kail cadendo nella trappola di Ally. La mia cara amica da un calcio ai piedi della sedia facendomi cadere con il sedere sul marmo bianco. Kail si sporse oltre il banco.
-Visto sta così male...- dice Ally.
Io mi alzo.
-Non diciamo cazzate! Sto benone!- dico, Kail mi si fa vicino.
-Sei sicura?-
-Sì.- guardo l'orologio -Tra un po' è ora di andare- annuisce.
Kail riceve una telefonata e poi mi dice che dobbiamo andare per un'urgenza. Ci avviamo verso l'ufficio di Garroway, che sorseggia quello che sembrerebbe vino rosso.
-Kail sono stati individuati dei linea E in città. Sono un pericolo e la nostra scuola deve prestare soccorso-
-E dove sono i vostri guerrieri?- chiede Kail con cattiveria.
-Kail!- lo rimprovero -Ci stiamo-
-Tu sei inesperta. Non puoi...- dice Kail e io lo fulmino con lo sguardo.
-Decido io. Avete bisogno di Artemis. E io sono una dei pochi che può maneggiarla-
Garroway socchiude gli occhi mentre la sua curiosità nei miei confronti si fa evidente e viva nella sua espressione.
Da quando ho avuto accesso alla BlackWarrior sembra che chi ne è a conoscenza mi veda come un animale estinto, disceso sulla terra per volere di qualche ente divino. Di certo non posso essere classificata come 'normale' studentessa e dopo il ccb ho rinunciato alla mia strategia del "non dare nell'occhio" ma così mi sembra eccessivo. Sarò un essere capace di maneggiare un bastone scintillante ma rimango piuttosto umana.
-Dovete sbrigarvi-
Non gli lascio nemmeno finire la frase che già sono fuori che corro verso l'uscita, libera da ogni sguardo apprensivo o calcolatore. Ormai sono stufa di entrambi. Non ho la minima voglia di rivedere quelle creature ma, inizio a credere che siano molto meglio di quelle con cui vivo. Almeno loro sono solo mostruose.
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Innamorata del male
Fantasy(IN REVISIONE) Il cambiamento non è mai una cosa semplice, soprattutto per un'adolescente che non sa ancora chi sia e cosa si nasconda ai margini della sua mente. Clare Payhad e la sua migliore amica d'infanzia hanno scelto di fare i test per la scu...