Capitolo 22

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-Muoviti- mi ammonisce lui.
Prende in mano il suo legno privo di estremità appuntite ed attacca. Sfodero Artemis e lo fronteggiano con forza, con presunzione. Dovrà vacillare sotto i miei colpi in modo che possa mandargli il mio messaggio indirettamente. Lui abbatte le mie difese e si insinua nella mia guardia ma prima che possa atterrarmi spicco un salto innautarale, gli arrivo alle spalle, si gira fa per colpirmi ma sono troppo vicina. Finisco per caricarmi il peso su di lui. La sua espressione è sorpresa. Non riesce a tenersi dritto e perde l'equilibrio. Lascia il bastone che tintinna sul pavimento in un rumkre sordo e cerca di parare la mia caduta. Abbiamo il fiatone e mi rendo conto di essergli atterrata addosso. Le nostre bocche a meno di due millimetri di distanza.
Lo guardo negl'occhi. È sorpreso, soddisfatto, orgoglioso. Mi tiro su e arretro Artemis.
-Niente male, Clare- dice -Migliori di giorno in giorno-
-Ora voglio sapere-
-Cosa?-
-Cos'è l'eco dell'anima-
Lui sbuffa.
-Clare...- inizia ma osservando la mia espressione continua -allora...-
-Forza-
-L'eco dell'anima è quando il tuo corpo richiama la tua anima per fortificarsi. Ti rende pronto ad un attacco. Lo fortifica e in base al controllo che hai di può trasformare in varie cose, ovviamente, in base alla tua specie- mi spiega.
-Quindi tutti i vampiri hanno il controllo di quella cosa?- chiedo.
- Il controllo dell'ombra?- chiede. Io annuisco ripensando a Zauko e al suo sangue rappreso nella parete. - No, quello è un potere personale. Nessuno o quasi nessuno lo possiede- 
Io lo guardo con ammirazione e curiosità.
-Cosa potrei fare io con l'eco dell'anima?-
-Tu?- mi chiede e ride forte.
- Tu sei una mina vagante. Hai del potenziale incredibile e potresti rinforzare Artemis, evocare delle aure.. potresti fungere da specchio, potresti tenere il mondo in mano con l'eco dell'anima- mi spiega con gli occhi che brillano. Vedo qualcosa di chiaro, credo siano i suoi sogni. Per essere un Black ha dei sogni chiari, lucenti, quasi accecati.
-Cos'è un aura?-
-Uhm anime che non hanno un corpo o almeno che non lo hanno più- mi spiega.
-Posso evocare dei...morti?- chiedo perplessa.
- Si. No. Beh più o meno. Solo animali primordiali o altri guardiani e guerrieri. Anime limitate- mi chiarisce.
-Perchè non me lo avevi detto e insegnato?-
-Purtroppo per quanto potente è molto pericoloso. Si muore applicando un eco troppo forte per la forma umana, o si cambia a volte le aure se non sono evocate bene potrebbero uccidere l'anima e impossessarsi del corpo.- mi dice afflitto.
-Oh Dio-
-Già- Prende un sorso d'acqua
-Voglio imparare ad usarlo-
Lo vedo sputare tutto quello che aveva bevuto.
-C-Cosa!?- mi guarda negl'occhi e io sorrido - No, Clare. No-
-Anche i White lo fanno, no?-
-Sì, ma-
-Potrei chiederlo a Kail- dico. So che questo per lui è uno scacco matto.
-No, Clare-
-Già ho iniziato ad usarlo. Pure la localizzazione è con l'eco!- dico.
-Si, ma non sforzi tanto con la localizzazione.-
- James, posso migliorare anche Artemis!- strillo.
-Ma è perfetta così la tua tecnica. Hai dei riflessi degni di un guerriero e una flessione degna di un guardiano. Hai il meglio delle due parti! Non hai bisogno ancora di trucchi- dice alzando un po' la voce. -Comunque... molto bene oggi. Sei migliorata. Anche se sei ancora rigida con la spalla. Ma una volta che guarirai andrà sempre meglio-
-Grazie- dico. -Ora vado. Kail mi starà cercando per il turno- dico
Lui annuisce.
-Comportati da White. Ok?-
- Ma tu detesti i White- gli dico come un rimprovero.
-Sì, è vero ma loro sono sempre al sicuro-  Prendo la mia roba e lascio la stanza con un sorriso gigante sul volto.
Cammino nel corridoio dell'ala nera, tutto sembra calmo, non c'è anima viva. Non sono macchiata si sangue, oggi posso attraversare l'ala tranquillamente. Arrivo alla porta e una forza mi tira nel buio del corridoio. Mi prende dalle caviglie e io cadl per terra, di istinto impreco a denti serrati e cerco Artemis ma questa forza mi blocca. Provo ad urlare ma  la voce mi muore in gola.
- James- riesco a chiamare piano.  Mi trascina velocemente per la maggior parte della strada, facendomi perdere il senso dell'orientamento, come se fosse difficile dato che, qui è sempre dannatamente buio. Con le mani cerco di appigliarmi a qualunque cosa, invano, andiamo troppo veloci
Vedo una porta sbattersi ad un palmo dal mio viso, quella forza mi lascia. Io mi alzo e subito sfodero la mia falce. Faccio  per aprire la porta ma è chiusa.
Cazzo
Mi guardo attorno.
Dove sono?
È buio in questa stanza. Non vedo ad un palmo dal mio naso, cerco di scagliarmi contro la porta. Perchè dovrebbero chiudermi in un'aula? Stanno cercando di sedare la rivolta?
Sento un fruscio.
-Chi c'è?- strillo. Artemis divampa di luce.
- Mi spiace, ribelle non volevo impaurirti- mi dice e una sagoma esce allo scoperto alla luce della mia lama. Il fisico asciutto, il volto solcato da tratti profondi e spigolosi.
Darkside
- Non volevi ma lo hai fatto- dico irata - Ti sembra il modo!?- iniziò a insultarlo
-Ho sentito che volevi imparare ad usare l'eco dell'anima- mi dice e io ammutolisco.
- James mi ha detto che è pericoloso- dico abbassando lo sguardo.
-Da quando tu ascolti Walls?- mi chiede divertito. -Potrei insegnarti-
-Non credo sia una buona idea-
- Non capiterà una seconda volta che un aristocratico ti proponga una cosa del genere-  un lampo illumina la mia mente è davvero disposto a farlo. Non so se lo faccia per ripicca a James o per qualcos'altro, ma di certo la situazione mi è oltremodo favorevole.
Accidenti!
- Perchè questa proposta?- chiedo, camminando verso le tenebre di cui è avvolto, con sospetto.
-Tu sei un'ibrida. Hai un potenziale enorme e mi scoccia che venga sprecato solo all'allenamento comune con l'arma come se fossi o uno o l'altro. Tu sei entrambi. Potresti diventare importante persino per un vampiro sangue puro.- mi dice -Mi incuriosisce la miscela di potere che risiede nel tuo sangue. Ho vissuto molte vite e non mi era mai successo di incontrare un'ibrida come te-
-La tua proposta mi alletta-
-Dammi una risposta in fretta, non voglio perdere tempo- mi rimprovera con il suo solito tono cordiale.
Non puoi lasciarti sfuggire un'occasione simile. Non puoi. Non si può. Mi spiace per James. Mi spiace ma così potrò andare da papà.
-Accetto!- dico. Guardo l'ora sono le 17 dovrei cambiarmi e montare al turno di guardia.
-Voglio darti una piccola dimostrazione. James ti ha mostrato il suo speciale controllo nell'ombra, l'altra sera. Ti mostrerò il controllo base sull'eco dell'anima-
Rimango immobile, socchiudendo gli occhi per notare tutti i dettagli della sua figura.
Lui mi passa davanti e apre la porta.
-Andiamo, lady Clare?-
- Dove?-
-Fuori. Dobbiamo cercare un End o un Monster-
-Non dovrei uscire-
- No. Non dovresti, ma lo farai- mi dice. -E poi sei con un ente forte, non penso che ti farò divorare-
Lo seguo.
-Kail mi vedrà-
-No. Non ti vedrà- dice . Spalanca gli occhi, sul pavimento si intrecciano strisce nere che si incidono nel terreno con forza.
Un portale! Anche lui può farlo. Ma è diverso da quello di mio padre
Mi prende il polso e ci saltiamo dentro.
Ci ritroviamo nei pressi della città, lui non dice nulla ma mi fa cenno di seguirlo, così ci ritroviamo a camminare in silenzio per una buona mezz'ora  fino a che non si eregge davanti ai nostri occhi una villa diroccata.  Diversa dalla casetta in cui ero entrata l'ultima volta. Molto più grande. Chiudo gli occhi
Avverto molto pericolo ma non ci faccio più di tanto caso perchè ho la sensazione che la fonte di tutto quel pericolo sia al mio fianco. Lo guardo di sottecchi: ha la schiena perfettamente dritta, la camicia e la giacca nera della misura perfetta. Il tessuto lo fascia come un seconda pelle, ma non in modo volgare
Guarda la casa.
-Tre- conta
-Eh?-
La porta inizia a sbattere, da sola, ckme se qualcuno volesse irromoere nel cortiletto estern, il silenzio si disintegra  Dall'altra parte qualcosa sa cercando di sfondarla.
-Due- dice. Mi porta una mano al polso  e mi sposta indietro, con delicatezza, io arretro. I suoi occhi diventano neri, le iridi si perdono nelle pupille. I cardini della vecchia porta stridono, sembrano urla disperate e strazianti.
-Uno- dice e sul suo viso si irradia un sorriso contenuto.
È elegante anche così, immobile, con un sorriso appena accennato, sembra una statua. La porta si smaciulla in mille pezzi, ne escono qualcosa come sette linea E. Il sangue mi si gela nelle vene, caccio la mano alla cintura, prendendo Artemis, anche se sono consapevole che l'inferiorità numerica è una cosa orribile nel mio caso.
Lui alza una mano con estrema calma, come fosse un direttore d'orchestra. Il suo braccio viene subito circondato da ombre nere. Da quelle ombre nasce un demone enorme, con mille occhi rossi che sprigionano luce propria, è dotato di più bocche in tutte una tripla fila di denti. Le bocche calano sui linea E e li smaciullano, mordono, spezzano, dilaniano.
Rimango immobile a fissare l'enorme creatura. Stringo Artemis con forza. In meno di cinque minuti li ha uccisi tutti.
Una macchina di sangue arriva al cuoio lucido della sua scarpa.
-Nightmare!- lo rimprovera furioso. Il mostro si gira e chiude le bocche, mentre le orecchiette sottili si appiattiscono all'indietro. L'uomo rialza la mano ed il demone si ritrae in un miliardo di ombre per poi entrare nel suo palmo, come una scia vorticante.
Deglutisco forte, ho i brividi.
Lui prende elegantemente un fazzoletto e si pulisce quella singola goccia di sangue con in faccia una smorfia schifata.
-Lady Payhad- mi richiama e alza lo sguardo sul mio volto bianco - Ti senti bene?-
Barcollo leggermente.
-S-Si c-certo- balbetto
-Affascinante?-
-Sì decisamente impressionante-
Accenna ad una risata. Non è ne forte, ne rumorosa, non acuta, non grave è quieta. Lieve ma virile, composta.
Mi da sui nervi
- Tu potresti fare molte cose con il tuo eco- mi dice. -Vieni-
Altre strisce nere escono da lui e formano un portale scuro. 
-Dobbiamo risaltare, non è così?- chiedo con lo stomaco sottosopra.
-Sì, Lady. Spero mi conceda di accompagnarla in seguito perchè sarà molto stanca. La prima volta con l'eco dell'anima è sempre molto faticoso.-
-Devo fare il turno di guardia-
-Uhm se posso consigliarti, Lady Payhad, secondo me dovresti rientrare e andare nelle tue stanze.- dice poi porta una mano sulla mia spalla, senza stringere, semplicemente sospingendomi dentro le tenebre.
Ci ritroviamo a pochi isolati dalla Warrior, nella casa dell'altra volta, quella casa....
-È ora di provare i tuoi poteri. Volevi usare l'eco no?-
-Si certo-
-Sai usarlo per la localizzazione?-
-Più o meno.-
-Prova-
Chiudo gli occhi mi concentro. C'è solo un'entità soprannaturale in questo momento, Posso farcela.
-Come lo dovrei utilizzare? Non l'ho mai fatto- .
Mi guarda dall'alto in basso come per chiedermi se veramente avessi chiesto qualcosa.
-Lady, devi smettere di pensare e far combaciare l'anima e il corpo.-
Mi faccio avanti. Appena metto il piede sul suolo appartenente alla proprietà abbandonata il linea E viene subito a difendere il suo territorio, fiondandosi verso di me. Per un secondo ripenso al corpo di quella anziana signora e mi gela il sangue. Artemis divampa, immediatamente tra le mie dita, non mi  ero accorta nemmeno di averla afferrata e tirata fuori, ormai è diventata un prolungamento dei miei arti. Mentre lui mi si lancia addosso io lo faccio scontrare con la lama. Paro i suoi colpi seguendo i movimenti con la coda dell'occhio. Il mio miglioramento è evidente, una settimana fa non sarei mai stata in grado di maneggiare questa falce con una simile velocità e un paio di mesi fa non conoscevi nemmeno la sua esistenza. Eppure adesso risulta la cosa più naturale del mondo, questa scia di luce seghettata che mi guizza tra le mani come fosse viva e di certo pronta allo scontro. Gli intarsi argentei sulla lama sembrano brillare ad ogni fendente, irradiando e trasmettendo calore. Sento le guance divampare ma una sorta di potere liquido mi scorre nel sangue, forse è questo che intendevano dire quando mi hanno detto che sarebbe stata parte di me. È come se diventasse un unicum con la mia mano, sento il liquido scuro che bagna la lama come se fosse la mia pelle. È una sensazione straordinaria.

Innamorata del maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora