Capitolo 30

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Mi svegliai nel cuore della notte, con un nodo alla gola. Mi girai subito su un fianco e trovai Mattia. La cosa mi tranquillizzò, e non poco.
"Amore, tutto bene?" mi chiese, ormai sveglio per colpa del mio sussulto.
"Credo di aver avuto un incubo!" risposi, rannicchiandomi tra le sue braccia.
"Non ti preoccupare, ci sono qui io!" disse, stringendomi ancora più forte.
"Qui, in questo abbraccio, sto veramente bene!"
"Ti amo!" disse baciandomi, "Ti amo davvero!" mi ripeté.
Cominciammo così, a coccolarci e, tra quelle carezze, riuscimmo a riprendere sonno, insieme.

Mattia aprì gli occhi al mattino, Giuditta aveva ancora gli occhi chiusi. Era così bella mentre dormiva, serena, senza brutti sogni, con nessun pensiero negativo.
Uscì dalla stanza, cercando di non svegliarla, ed andò in cucina a preparare la colazione per entrambi.
Mentre aspettava che il caffè fosse pronto, aprì l'applicazione di Twitter sul suo iPhone e, in quel momento, ebbe l'idea.

Uscii dalle braccia di Morfeo, per ritrovarmi in quelle di Mattia; non avrei saputo dire quali preferivo.
"Buongiorno principessa!" mi disse, avvicinandosi a me, stampandomi un bacio sulle labbra; e posando sul materasso un vassoio con la nostra colazione.
"Ciao Amore!" risposi io, rispondendo a quel bacio. "Grazie! A cosa devo tutta questa gentilezza?" chiesi, addentando un biscotto, guardandolo negli occhi.
"Amore mio, non è finita! Ho avuto un'idea; ti andrebbero due settimane intere con me?"
"Certamente! Che domanda stupida; è ovvio che voglia stare con te!" risposi, quasi un po' stranita da quella domanda.
"Vedi, pensavo.. visto che alla fine del campionato, io, ho quasi un mesetto di vacanza e, beh, insomma, potremmo farci un viaggetto, tu ed io!" propose lui, guardandomi con gli occhi sognanti.
Lo baciai, rispondendo, in modo affermativo, alla sua domanda. "Hai già in mente una meta?" chiesi, curiosa della destinazione.
"In realtà sì ma, se non ti piace beh, potremmo scegliere un altro posto! Io avevo pensato alle Hawaii. Ti ispirano?" chiese lui, quasi preoccupato che a me non potessero interessare.
"Amore ma, sarebbe un sogno! Certo che mi piace. Poi, al tuo fianco, ancora di più!" risposi, baciandolo.
Vidi spuntare sul suo viso un ampio sorriso; e, tutto soddisfatto, mi mostrò sul display del cellulare le foto di un resort hawaiano che aveva in mente, bello da togliere il fiato. Non avrei mai potuto dire di no ad una proposta simile.

Quando finì il campionato, Mattia e Giuditta si presero qualche giorno per organizzarsi le idee e partire.
Avevano preparato i bagagli in poco tempo: una montagna di costumi da bagno, asciugamani da spiaggia ed il loro amore, sarebbero bastati.
Il volo sembrò durare un'eternità, entrambi erano stufi di stare seduti in quei sedili, neanche poi così comodi. Cercavano di ammazzare il tempo, guardando film, leggendo qualche capitolo di libro e dormendo ma, quell'aereo sembrava non atterrare mai.
Quando si illuminò il segnale, che pregava di allacciarsi le cinture, poiché vicini all'atterraggio, la coppia provò un senso di sollievo.
L'atterraggio fu perfetto, quasi non si accorsero di aver toccato terra.
"Siamo arrivati!" disse Giuditta, tutta emozionata.
"Sì amore, finalmente! Sei pronta a passare le due settimane più belle della tua vita?".

Uscimmo dall'aeroporto con le nostre valige, il viaggio ci aveva spossato, figuriamoci come saremmo stati il giorno dopo, quando avremmo accusato il jetlag.
Mattia mi prese per mano, conducendomi alla zona dei taxi. Lì nessuno ci conosceva, eravamo una normale coppia di fidanzati, in viaggio.
"Cazzo amore, siamo alle Hawaii!" gli dissi, abbracciandolo prima di salire sull'auto che ci avrebbe accompagnato al resort.
Arrivati a destinazione, fummo accolti da due ragazze in costume da bagno ed il tipico gonnellino hawaiano, le quali ci misero al collo una collana di fiori profumati e, per me, un fermaglio per i capelli ornato da un delicato fiore bianco.
Alla reception trovammo un ragazzo italiano che ci fece sentire a casa. Ci diede le chiavi del nostro bungalow, proponendo di farci accompagnare dalle due ragazze che ci avevano accolto.
Le seguimmo, guardandoci continuamente intorno; non potevo credere alla meraviglia che i miei occhi stavano gustando.

La loro casetta era situata su una palafitta in mezzo al mare; per arrivarci infatti, dovevano percorrere una passerella di legno sopra lo specchio d'acqua.
Vista da fuori, era molto semplice, la classica casa in legno con il tetto in paglia.
Mattia fu il primo ad entrare, rimanendo colpito dall'interno.
Era un arredamento molto semplice ma, perfetto per quello spazio. La stanza aveva le pareti di un colore verdeacqua ed un pavimento in parquet. Tutto ricordava il paesaggio che si poteva vedere fuori dalla grande porta finestra davanti al letto.
Il letto matrimoniale era alla destra della porta d'ingresso; davanti vi era, appunto, questo finestrone, scorrevole, che dava su una specie di terrazzino pensile, dal quale, attraverso una scaletta si poteva direttamente entrare in mare.

"Amore, è bellissimo!" dissi sgranando gli occhi, non appena entrai nel bungalow.
"Mai quanto te.." mi rispose, avvicinandosi a me e baciandomi con passione.
"Lecchino! Però, ti amo lo stesso." lo rimproverai, proseguendo quello splendido bacio.

Passammo due settimane favolose, tra bagni in mare, in piscina e romantiche notti nella nostra casetta. Le nostre giornate erano caratterizzate da cocktail sul bagnasciuga e da attenzioni, che ci dedicavamo l'uno all'altro.
Avevamo recuperato il tempo "perso", non c'era giorno, notte o pomeriggio, in cui non facessimo l'amore. Eravamo affiatati e passionali; eravamo uniti. Sembrava di essere in paradiso; ero con l'uomo che amavo, in uno dei posti più belli del mondo.
L'ultima sera hawaiana, decidemmo di andare a cena nel ristorante dell'hotel, per poi trascorrere la serata sulla spiaggia.
Mattia, in questi giorni era splendido, non solo per il suo aspetto, che appariva sempre più sereno e riposato ma, proprio per i suoi atteggiamenti.
Mi sembrava di essere tornata nel primo periodo in cui uscivamo insieme, dove mi corteggiava, mi faceva sentire sempre bella, attraente e al centro della sua attenzione. Ogni sua mossa, ogni suo respiro, sembrava fosse dedicato a me e, questo mi faceva sentire come una principessa.

Perin era soddisfatto dell'idea che aveva avuto, passare l'intera giornata con Giuditta, per un periodo così lungo, gli aveva fatto capire quanto lei fosse indispensabile per lui.
Con lei stava bene, non poteva negarlo; avrebbe fatto qualsiasi cosa per mantenere vivo quell'amore che li univa.
L'ultima notte di vacanza sarebbe stata la più importante, che nessuno dei due avrebbe dimenticato.
Dopo cena al ristorante, infatti, la portò sulla spiaggia, portando con sé due cocktail; bevande che avevano caratterizzato, fin dal primo giorno, il loro soggiorno nelle isole.
Si sedettero sotto un gazebo, che era stato riservato per loro, con i loro bicchieri ed i loro discorsi.
Cominciarono a baciarsi, poco tempo dopo che si furono seduti; la cosa non dispiaceva ne a lei, ne a lui. Tra un bacio e l'altro, cominciarono a togliersi i pochi indumenti che li coprivano in quella calda sera e, iniziarono a fare l'amore.

Facemmo l'amore sulla spiaggia, sotto quel romantico gazebo bianco; tutto era perfetto; non avrei potuto chiedere di più.
"Amore, sono state due settimane semplicemente, splendide!" dissi, abbracciata a lui; con la mia schiena appoggiata al suo petto.
"Lo sono state anche per me, te lo assicuro!"
"Come faremo a stare separati quando torneremo a casa. Ormai mi stavo abituando a stare tutto il giorno con te." dissi, cercando il suo sguardo.
"Beh, una soluzione ci sarebbe..Perché non vieni a vivere da me?"
Lo guardai stupita da quella proposta, prima di rispondere...

NdA: Un po' di suspense non fa mai male!! Un bacio, Elenza.

Sono sempre i sogni a dare forma al mondo - Elenza || PerinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora