NdA: Ciao a tutte! È arrivato l'ultimo capitolo, alcune/i diranno "Finalmente" altre "Purtroppo", ma vorrei ringraziare tutti i lettori che mi hanno spinto a continuare, che sono arrivati fino in fondo a questa storia a capitoli.
Vorrei che faceste un commento, sul capitolo o sull'intera storia. Vorrei sapere se vi è piaciuta; se il mio modo di scrivere vi è piaciuto, cosa avreste cambiato, ecc..! Un parere insomma!
Grazie ancora, di tutto! Buona lettura. Baci Elenza.Attenzione: scene di sesso esplicite (per l'ultima volta!)
Tirai su il viso e cercai le sue labbra. Cominciammo a baciarci in modo appassionato; riscoprendo i nostri sapori, le nostre bocche e la nostra pelle.
Mi misi a cavalcioni sopra di lui, aiutandolo a togliermi la maglia, permettendogli così di osservarmi solo in slip.
Con destrezza e agilità, Mattia mi attaccò al materasso, mettendosi sopra di me; baciandomi ogni centimetro di pelle del mio corpo.
Gli tolsi la maglietta ed il pantaloncino; lasciandolo in boxer.
Mi mancava sentirlo sopra di me, sentire la morbidezza della sua pelle, il suo profumo ed il piacere che solo lui era capace di mostrarmi.
Mi aprì le gambe, prima leggermente per potermi sfilare gli slip, poi, di più per poter entrare dentro di me.
Lo aiutai a sfilarsi i boxer e, dopo, aspettai con ansia che diventassimo un tutt'uno.
"Amore! Sei pronta per me?!" mi chiese Mattia, baciandomi sulle labbra.
"Sì, sto solo aspettando te!"
"Mi sei mancata!" mi disse lui, eccitandomi con le dita.
"Ti amo!" dissi, afferrandogli i fianchi, portandoli verso di me.
Mi diede un bacio lungo e senza che me ne accorgessi, lo trovai dentro di me.
Cominciammo a muoverci in modo ritmato e perfetto; eravamo sincronizzati: i nostri gesti, i nostri respiri ed il nostro battito.
"Giuditta!" urlò Mattia, prima di a giungere all'orgasmo; piacere che raggiunsi anche io fra le sue braccia."Giudittaaaa!" sentii urlare. Mi svegliai di botto. "Giuditta! Svegliati! Perderai il treno!" era la voce di mia madre!
Mi alzai dal letto della mia cameretta ed andai in cucina dove trovai mia madre.
"Dai Giudy, invece di dormire in piedi, vestiti! Devi andare al Gaslini. Ti ho lasciato dormire perché ieri eri parecchio stanca ma, sappi che non ti lascerò più fino a mezzogiorno a letto quando alle 13.30 devi essere in reparto!" mi disse mia madre, mentre metteva i piatti della cena di ieri nella lavastoviglie.
"Mamma ho capito!" dissi, dirigendomi verso il bagno, ma mi bloccai davanti al calendario della cucina. "Mamma ma oggi che giorno è?" chiesi, quasi preoccupata.
"Tesoro ma sei scema? Oggi è il 4 Marzo 2016!"
"Ah ok, quindi ho ancora 20 anni!"
"Davvero, Giuditta! Sei ubriaca? Smettila di fare la scema e vestiti, altrimenti sarai in ritardo."
Mi preparai ed uscii di corsa, arrivando in tempo in stazione per prendere il mio treno.
Seduta su un sedile, cominciai a guardare i messaggi ricevuti la sera prima.
Non esisteva il nome di "Mattia Perin" o "Amore" in rubrica; non c'erano suoi messaggi in memoria, o chiamate ricevute.
"Mi sono sognata tutto! Mamma mia, sembrava troppo vero, sembrava troppo reale!"
Arrivai alla stazione di Genova Quarto dei Mille, scesi dal treno e mi recai all'ospedale.
Quando arrivai trovai Martina e Alice negli spogliatoi; ci cambiammo tra una chiacchiera ed un'altra.
"Raga stanotte ho fatto un sogno epico!" dissi, mettendomi i pantaloni della divisa.
"Cosa hai sognato?" chiese Alice, davanti allo specchio, facendosi la coda ai capelli.
"Perin! Tutto il sogno era su di lui. Stavamo insieme!"
Le due risero in coro, poi Martina mi chiese: "Ma come l'hai conosciuto?"
"Praticamente uscivo dal Gaslini e lui ha rischiato di mettermi sotto, però poi, per chiedermi scusa, mi ha invitato ad uscire, siamo andati al McDonald's, poi siamo andati a ballare e ci siamo baciati." dissi, cercando il mio tesserino nella borsa.
"Beh poi che è successo?" chiese Martina, davvero curiosa di questa storia.
"Raga è lunghissimo!" risposi, con un tono tra il sollevato e il triste.
"Sintetizza no!?" disse Alice, come se fosse la cosa più ovvia.
"Va bene! Allora: lui è andato in ritiro con la Nazionale, io pensavo mi prendesse in giro allora non lo volevo più vedere; poi però El Shaarawy lo ha convinto a venire sotto casa mia e ci siamo riappacificati. Sono andata a casa sua e abbiamo fatto l'amore. Mi ha regalato l'abbonamento e mi portava a vedere le sue partite al Ferraris, dove ho assistito ad un suo infortunio. Ha conosciuto mia madre e la stessa sera ha detto di amarmi. Poi, però si è messo a fare il cretino con una certa Melissa, che odiavo, e abbiamo litigato, quindi ci siamo lasciati, poi però lui ha convinto le mie amiche ed ha organizzato la festa per i miei 21 anni in una discoteca; poi mi ha presentato Hamsik, ha accettato di conoscere mio padre ed ha organizzato una cena a casa sua. Poi il suo allenatore, uno stronzo, gli ha detto che a me piaceva Sturaro (che stava con la mia amica Ambra) e che volevo solo la fama ed i suoi soldi. Caso ha voluto che la stessa giornata in cui il suo allenatore gli ha messo in testa ste cose, è stato espulso durante una partita così si è incazzato ancora di più, mi ha chiamata negli spogliatoi e mi ha forzata a fare sesso. Sono stata di merda per tanto tempo, piangevo di continuo ma lui, dolcissimo, ha organizzato una caccia al tesoro e abbiamo fatto pace. Gli ho fatto una sorpresa, l'ho portato ai parchi di Nervi ma, quando siamo arrivati a casa, voleva fare l'amore ed io non me la sono sentita. Poi mi ha fatto una sorpresa al Gaslini con tutta la Nazionale, dove ho conosciuto Marchisio. Che figo!! Comunque poi mi ha portato due settimane alle Hawaii, mi ha proposto di andare a convivere ma io ho rifiutato."
"Tu sei scema! Perin ti chiede di convivere e tu dici di no?" sottolineò Alice.
"Lo so, lo so! Ma non me la sentivo! Allora sono partita per il campo estivo, dove ho conosciuto Luca che ci ha provato con me, mi ha baciato ma, poi, me ne sono andata. Mentre Mattia è andato a Latina dai suoi e ha conosciuto una, ma non ci ha fatto niente. Io gli ho detto del bacio e lui mi ha lasciato. Ma, poi, gli ho fatto una sorpresa in un ristorante fighissimo e abbiamo fatto pace, di nuovo."
"Tesoro, taglia corto che dobbiamo andare. Come è finito?" disse Alice, cercando di velocizzarmi.
"Beh che lo lascio ma poi, ci rimettiamo insieme e facciamo l'amore!"
"Oh ma che teneri! Beh Liga dice che "Sono sempre i sogni a dare forma al mondo!" disse Martina, sorridendomi e spingendomi fuori dallo spogliatoio.
"Beh la speranza è sempre l'ultima a morire!" risposi, dandole un bacio sulla guancia, prima di prendere le scale.Avevo appena finito il turno, mi stavo cambiando velocemente negli spogliatoi, per poi correre a prendere il treno per casa. Ero particolarmente stanca, oggi in reparto c'era stato molto da fare ma, stasera avevo un compleanno e dovevo fare uno sforzo per superare la stanchezza.
"Giuditta, mangi con noi stasera!?" mi chiesero Martina e Alice.
"No, ragazze mi dispiace ma ho un compleanno e rischio anche di non arrivarci se non prendo il primo treno" risposi; quindi le salutai e corsi fuori dall'ospedale. Il semaforo per i pedoni davanti all'uscita era stranamente verde, così attraversai la strada di corsa, quando vidi due fari puntati verso di me, avvicinarsi un po' troppo velocemente. Senza neanche accorgermene, la macchina si fermò a pochissimi centimetri da me; io, sommersa da tantissime emozioni, iniziai a sbattere le mani sul cofano dell'auto urlando insulti al guidatore.NdA: Chissà chi era il guidatore!? Nel caso rileggetevi il primo capitolo!
Vi auguro di poter realizzare i vostri sogni; proprio come è successo a Giuditta!
Sappiate che tutta la storia è nata da un mio sogno a "puntate". Ho cercato di mettere giù a parole le mie fantasie! Grazie a tutti per l'appoggio dato!! Baci Elenza.
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Sono sempre i sogni a dare forma al mondo - Elenza || Perin
FanfictionGiuditta, una studentessa di infermieristica pediatrica, s'incontra, o meglio dire scontra, con un ragazzo al volante della sua macchina. Questo ragazzo è Mattia Perin e da lì in poi le cose non saranno mai più come prima. Ma per scoprire cosa succe...