Dopo il lavoro, decido di andare a bere qualcosa con i miei colleghi, quelli del ristorante.
Andiamo a "La Piazzetta".
C'é anche Tommaso e capisco che non é molto contento di vedermi. Non mi sono comportata bene, gli avevo mandato quel sms e poi, quando dovevamo vederci non l'ho nemmeno avvisato che non ci sarei stata. È stato il giorno del crollo della palazzina, alla sera ci saremmo dovuti vedere, ma sono rientrata verso le nove e dopo aver fatto la doccia ero troppo stanca, scossa e la mia mente correva solo da Nathan.
Mi siedo vicina a Tommaso e gli racconto della palazzina, mi scuso per come mi sono comportata. Non voglio giustificarmi, ho sbagliato, ma non sarei mai capace di comportarmi come mi ha suggerito Jenny.
All'inizio non mi guarda in faccia, sembra così arrabbiato. Poi invece mi sorride e mi abbraccia.
- Bambolina, lo sai che mi piaci, ma ti voglio troppo bene per essere arrabbiato con te! -
Passiamo il resto della serata a ridere e scherzare. É un ottimo amico e devo ammettere che l'amicizia con un ragazzo non ha nulla a che vedere con l'amicizia tra donne.
Mi sono sempre trovata molto meglio con i ragazzi, fin dalle scuole elementari.
Al lavoro vado d'accordo più o meno con tutti. Ammetto che a volte qualche discussione o incomprensione c'è stata, ma non si può piacere a tutti.
Veronica e Paula sono le ragazze con cui mi trovo meglio. Veronica ha la mia stessa età e lavora in sala, mentre Paula viene dal brasile ed ha 21 anni.
Pian piano se ne vanno quasi tutti, rimaniamo solo io, Tommi, Veronica, Paula e Matteo.
Ci fermiamo a parlare ancora per un po', ma é tardi, così ci salutiamo.
Mentre vado verso la macchina controllo il cellulare e vedo che ho 3 sms.
Il primo é di mia sorella, mi chiede se questa settimana andiamo a fare shopping insieme, in vista della sua partenza per New York.
Il secondo é di Sabrina, ma non capisco che significhi: 《Gisy, sto facendo una pazzia, se ti chiamano i miei digli che sto da te a dormire. 》
L'ultimo mi é arrivato pochi minuti fa, é di Nathan.
《 Credo che Alex e Sabrina stiano per fare una cazzata, possiamo vederci? 》
Inizio un po' a preoccuparmi.
Gli scrivo di raggiungermi a casa mia.
Quando arrivo davanti a casa noto che la sua moto è già lì.
Lui però non lo vedo, forse é andato al parco.
- Crocerossina sono qui. -
Alzo la testa. Ma che diavolo...?!
- Sai, non dovresti lasciare le chiavi di casa sotto il vaso di fronte all'entrata. - E mi strizza l'occhio.
Apro il portone e corro per le scale, fino al secondo piano. Davanti alla mia porta non c'è più il vaso...
- Bentornata a casa! -
So che sta solo scherzando, ma é una bellissima sensazione sapere che a casa ho qualcuno che mi aspetta e che mi accoglie a braccia aperte. Ancora meglio se questo "qualcuno" é Nathan.
- Vedo che hai fatto come se fossi a casa tua. -
Devo avere un sorriso ebete stampato in faccia perchè persino Black, quando entro mi guarda e poi inclina il suo testone come a voler dire: Sei ubriaca o solo mentalmente disturbata?
- Sei uscita ora dal lavoro? Non è un po' tardi? -
Adesso devo anche giustificarmi con questo super eroe?
- Ho finito prima, poi sono andata a bere qualcosa con i miei colleghi. Ho dimenticato di avere il coprifuoco, che stupida! -
E gli faccio una linguaccia.
Lo so che non é un atteggiamento da persona matura, ma con Nathan non riesco ad essere la persona composta e razionale che sono di solito.
- Per questa volta sei perdonata, ma che non accada mai più! Rientrare da sola all'una di notte é pericoloso. -
Sembra serio quando lo dice, mi ricorda mio padre, quando a 17-18 anni uscivo il sabato e facevo tardi.
Ma qualcosa mi dice che non sta solo cercando di essere spiritoso.
- Lo sai vero che Sabrina e Alex hanno preso una moto e se ne sono andati chissà dove? -
Oddio, mi ero completamente dimenticata di quei due pazzi. Nathan mi annebbia il cervello!
Spalanco gli occhi e capisce che non ne sapevo nulla.
- Eravamo a casa a guardarci un film io e Alex, quando arriva Sabrina e inizia a dire che vuole fare la famosa "fuitina", scappare con lui e fare l'amore in un fienile... O una cosa simile. -
OH MIO DIO! Non ci posso credere, mi aveva anticipato qualcosa al telefono la sera prima, ma non le avevo dato importanza.
Non so nemmeno cosa dire, ma alla fine sono grandi e vaccinati. Non hanno 15 anni.
- Nathan, non ho parole, ma sono abbastanza grandi da essere responsabili delle loro azioni. Se vanno a fare una sorta di vacanza improvvisata non c'è nulla di male. -
Mi sta fissando con quei suoi stupendi occhi verdi. Mi fanno sciogliere le gambe... A pensarci bene, una fuitina con Nathan non mi dispiacerebbe. Certo, magari in un fienile proprio no, considerando la scarsa igiene e...
- Giselle! Ma mi stai ascoltando? -
Ops, ero proprio su un altro pianeta.
Mi dice che lo ha chiamato Alex, dicendogli che stavano per sposarsi.
- Fermo, fermo! Come diavolo fanno a sposarsi alle due di notte, senza nulla di pronto e solo loro due? Non siamo mica a Las Vegas! -
- Forse non hai capito, quei due sono fuori di testa, e se si sposassero davvero e una volta tornati se ne pentissero? -
Sto proprio ridendo di gusto. Forse io non avrei mai il coraggio di farlo, ma che male c'é?
- Nathan, secondo me stai esagerando. Sono innamorati e stanno facendo qualcosa di folle, allora? Mi basta sapere che sono felici. -
Si butta sul divano e sbuffa.
Black è accanto a lui, é strano avere Nathan qui, ma sembra una situazione così naturale...
- Ma sei ubriaca? -
Cado nuovamente dalle nuvole.
- Come? No! Ho bevuto qualcosa, ma sono lucidissima, non mi ubriaco mai, a maggior ragione se guido! -
Alla Corce Rossa abbiamo visto talmente tanti incidenti dovuti all'alcol.
- Non metterei mai a rischio la mia vita e quella di altre persone. -
- Tu lo faresti? Ti sposeresti in mezzo al nulla, senza farlo sapere a nessuno? -
Non so se ne avrei il coraggio, forse non sono abbastanza folle, ma chi lo può sapere?
Mi siedo accanto a lui e gli spiego come la penso. Sembra sorpreso, come se da me si aspettasse altro.
Poi, di punto in bianco mi si avvicina e mi mette le mani attorno alla vita.
- Nathan, cosa stai facendo? -
Sfodera il suo sorriso disarmante, un sorriso capace di stordirti e di cancellare tutto il resto.
In un secondo mi ritrovo seduta sulle sue gambe.
Dovrei allontanarmi, mettere un po' di distanza tra noi per evitare, ad entrambi, di fare stupidaggini, ma é troppo vicino. Il suo profumo, non un profumo qualsiasi, ma profumo di lui, dell sua pelle, mi ha già stordita. Non riesco nemmeno a guardarlo negli occhi. L'unica cosa a cui riesco a pensare sono le sue labbra...
- Qualcosa di folle. -

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Il fuoco negli occhi
RomanceUna ragazza come tante, divisa tra il lavoro, il volontariato, gli amici e la famiglia. Due grandi passioni: la fotografia e Black, il suo alano. Giselle é una ragazza di 24 anni, ottimista e sempre pronta a cogliere le cose belle della vita. Una gi...