Sabrina si mette ad urlare:
- Qui veloci! Due macchine, probabilmente un frontale. I feriti sono incastrati. Dovete fare presto!!! -
Il caposquadra dei pompieri corre immediatamente da Maurizio, per essere aggiornato.
In pochi attimi decide come procedere e li comunica a tutta la squadra.
Loro sono in sei. Alcuni dei loro visi li conosco. Siamo come una grande famiglia e a volte usciamo tutti a bere qualcosa insieme.
Iniziano a prendere gli attrezzi che occorrono per la situazione e ognuno ricopre un ruolo preciso.
Intervengono ed é in quel momento che, come ogni volta, im mio corpo soffoca ogni sentimento ed emozione.
Sento un gemito di dolore, non so da dove provenga, ma scatto in quella direzione e ciò che vedo non mi piace affatto!
- Luca, soccorri immediatamente il ferito cosciente, Sabrina tu vieni con me. Giselle!!! - urla Maurizio.
- Giselle muoviti! Aiuta il pompiere, sai cosa devi fare. -
Come un automa vado verso di lui...
-Che é successo? -
Non mi risponde. Si guarda la gamba e poi con una smorfia di dolore, alza lo sguardo verso di me.
- Nulla, devo aver preso una botta alla gamba mentre tiravamo l'auto. -
Dalla sua voce non traspare nulla. Non sembra dolorante, né spaventato.
Anzi, cerca quasi di allontanarmi.
- Non stare qui a perdere tempo con me, vai dai due feriti! -
La gamba inizia a sanguinare, così decido di non ascoltarlo.
- Ho l'obbligo di soccorrere chi é ferito ed in questo momento anche tu lo sei, non fare tante storie e fammi vedere la gamba! -
Mi lancia uno sguardo truce, continuo:
- Mi faresti perdere meno tempo se mi facessi vedere la gamba subito! -
Sembra sorpreso della mia determinazione, ma come ho già detto, quando c'é una chiamata faccio solo ciò che il mio caposquadra mi dice di fare.
Dopo aver visto la sua gamba alzo la testa per guardarlo.
- Non c'é nulla di rotto, sembra. C'é solo un brutto taglio... vieni con me in ambulanza, così posso medicarti. -
Sbuffando mi segue e una volta arrivati lo faccio sedere alzandogli la gamba.
Il paziente che ha perso conoscenza viene trasportato immediatamente in ospedale, seguito dall'altro uomo.
Io sono dovuta rimanere sulla scena, avevo l'obbligo di accompagnare il pompiere ferito in ospedale per farsi mettere i punti.
Tra noi, dopo che gli altri se ne sono andati, cala il silenzio.
Non so nemmeno il suo nome, non l'ho mai visto prima. Deve essere nuovo.
- È da poco che sei in squadra? -
Non sopporto il silenzio imbarazzato e la mia curiosità ha prevalso.
- Sono arrivato una settimana fa. Prima lavoravo a Pisa. -
Beh ecco spiegato perchè non era un volto familiare.
- Dovrei avere i tuoi dati anagrafici, così, nel frattempo, compilo la scheda medica. -
Ok, lo so. Non é solo per la scheda. Sono troppo curiosa e ho trovato una scusa per saperne di più!
- Sono Nathan. -
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Il fuoco negli occhi
RomanceUna ragazza come tante, divisa tra il lavoro, il volontariato, gli amici e la famiglia. Due grandi passioni: la fotografia e Black, il suo alano. Giselle é una ragazza di 24 anni, ottimista e sempre pronta a cogliere le cose belle della vita. Una gi...