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Mancano ancora due giorni e poi torneremo a casa.

Nathan non ha ancora incontrato la sua famiglia, ma so che non vede l'ora.

Ho paura che si faccia riguardo per me. Capirei perfettamente se non volesse presentarmi ai suoi genitori, stiamo insieme da poco ed é normale aspettare. Certo, sarei felicissima, al contrario, di conoscere la sua famiglia.

Nathan ed i miei genitori si sono incontrati in ospedale, inevitabilmente direi. Mio papà era così riconoscente verso Nathan che non ha fatto nessuna battuta delle sue. Mia mamma era emozionata, quando sono felice lei, semplicemente è felice per me.

Non c'é stato imbarazzo tra di loro, questo credo sia dovuto alla situazione. Il primo pensiero ero io, la mia salute. Non erano presentazioni ufficiali.

- Giselle, che facciamo oggi?

Pensavo di portarti a Versailles, ma sei tu la guida, quindi scegli tu. -

Nathan é l'uomo perfetto, é dolce, romantico, premuroso, attento e protettivo. Pensavo che le favole fossero solo per i bambini, che il principe azzurro fosse solo un sogno, invece? Invece il mio principe é proprio qui, di fronte a me, bello come non mai.

Seduto sul nostro letto, con i capelli scompigliati dopo una notte di sonno e di amore. Ancora adesso, quando é a torso nudo, faccio fatica a concentrarmi.

- Non saprei, per me va benissimo, ma ricordati che tra due giorni torniamo a casa e non hai ancora visto la tua famiglia. Se lo fai per me non preoccuparti, a Parigi c'é sempre qualcosa da fare e vedere. Mentre vai dai tuoi, io posso fare un giretto e prendere qualche souvenir per i miei... -

Mi mette un dito sulle labbra per zittirmi e mi sorride scuotendo la testa.

- Shhht! Mio Dio ma quanto parli?!

Ho già sentito i miei genitori, ci aspettano questa sera e ci ospitano fino a domani pomeriggio. Ho già organizzato tutto, devi solo decidere cosa fare oggi. Al resto ci ho pensato io Crocerossina! -

Sono senza parole, cosa posso dire? Sembro sempre una scema con lui! Ogni volta che penso di sapere qualcosa arriva Nathan e sconvolge tutto.

- Hei, se non ti va o ti sembra troppo presto, possiamo tornarci un'altra volta, più avanti. Non devi sentirti obbliga... -

Questa volta sono io a zittirlo, mi lancio su di lui e lo bacio.

Un'altra cosa che non smetterà mai di stupirmi ed emozionarmi é la sensazione di averlo tra le mie braccia, di essere stretta da lui, di come mi scoppia il cuore ogni volta che ci baciamo.

Prima pensavo alle favole, al principe azzurro e a tutte le illusioni ed i sogni che noi ragazze facciamo.

Fino a qualche mese fa, se qualcuno mi avesse chiesto: come vorresti che fosse la tua favola?

Avrei risposto che le favole non esistono, sono solo per i bambini, per qualche adolescente e poi per quegli adulti illusi ed ingenui che ancora non hanno capito come funziona la vita.

Ora? Ora la mia favola la sto vivendo, non so dove mi porterà, non so quanto durerà, se finirà con un "e vissero felici e contenti" o con "ognuno andò per la sua strada", ma sono felice. Ho capito che ognuno di noi,  ogni volta che si innamora vive una favola tutta sua, solo che non sempre c'é un lieto fino, ma ragazze, ve lo dico con il cuore: abbiate il coraggio di amare, di rischiare e di vivere! Nella vita prenderemo mille delusioni, ma per ogni delusione ci sarà anche una soddisfazione, un momento di gioia.

La vita non é sempre facile, non é tutta rosa e fiori. É come una rosa, ci sono le spine, alcune ne hanno più di altre, ma vi assicuro che i petali saranno sempre più numerosi. Provate a prendere una rosa, contate le spine, e poi contate tutti i petali.

La vita é così!

O come direbbero qui a Parigi: "C'est la vie!".

Il fuoco negli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora