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Siamo a Parigi da 4 giorni ormai.

Questo viaggio mi ha riconfermato quanto Nathan sia straordinario.

Sulla Tour Eiffel mi ha detto di essersi innamorato di nuovo di me, beh la stessa cosa vale per me.

Ad essere sincera non so cosa sia l'amore, perchè non credo di essere mai stata innamorata veramente di qualcuno. Ma qualsiasi cosa sia, in qualsiasi modo la si voglia chiamare, quello che provo per Nathan va ben al di là del semplice affetto, dell'iniziale attrazione.

Certo non posso dire di non essere attratta da lui. É bellissimo e averlo vicino, così sexy, é quasi una tortura.

A volte ho quasi paura di non piacergli fisicamente. Gli uomini, senza voler offendere nessuno, ma si sa che molte volte non ragionano cn il cervello, ma con un altro organo. Lui no!

In albergo non ha mai provato ad andare oltre al bacio. Certo non al semplice bacetto, diciamo che ci sono stati baci passionali, ma io dopo questi baci avevo il fiatone, mi mancava quasi il respiro e avrei voluto andare oltre. Nathan, ogni santissima volta, mi guardava, si girava a spegnere la luce e mi augurava la buona notte.

È così snervante!

Questa sera però voglio buttarmi, voglio essere io a prendere l'iniziativa, anzi credo che prima lo provocheró un po', per essere sicura di non ricevere un rifiuto.

***

- Crocerossina, faccio un salto al tabaccaio qui sotto! Torno tra poco. -

Bene, devo essere veloce.

Dopo essermi fatta una doccia, indosso un completino intimo di pizzo.

Giusto ieri ho comprato un abito lungo, blu notte, sul manichino del negozio era stupendo e spero che sia almeno bello la metà su di me.

Sul davanti sembra un abito semplice, nessuna scollatura, niente di provocante insomma, ma basta girarsi per capire. Lascia la schiena completamente nuda, eccetto per una cordina all'altezza delle scapole.

Mi metto una giacca leggere sempre della stessa tonalità del vestito e infine le scarpe. Dei sandali blu, con i laccetti intarsiati di cristalli. Ovviamente sono tacchi alti.

La porta si apre e me lo ritrovo difronte.

- Giselle... hem, dove andiamo così eleganti? -

Bene, l'effetto iniziale mi sembra ottimo!

- Al ristorante vicino all'Arco di Trionfo, ti va? -

Lo so che costa un occhio della testa, ma spero ne valga la pena.

- Allora devi darmi 5 minuti per cambiarmi, non posso certo venire in pantaloncini e maglietta! -

Dopo 10 minuti esce dal bagno e quasi mi manca il respiro. Mi sembra di vivere una favola e di avere davanti a me il principe azzurro. Fasciato nel suo completo scuro, Nathan é perfetto. La camicia gli fascia il fisico muscoloso e tonico e la giacca mette in evidenza l'ampiezza delle sue spalle.

***

Quando arriviamo al ristorante, viene ad accoglierci uno dei camerieri.

- Benvenuti e buonasera! Posso farvi accomodare? -

Nathan gli risponde con un francese perfetto e dopo pochi minuti, il cameriere ci accompagna al nostro tavolo.

Prende la giacca di Nathan, poi si avvicina e prende anche la mia. Per sortire l'effetto desiderato, mi giro, dando la schiena a Nathan e sento uno strano verso.

Sorridendo mi siedo, per poi alzare lo sguardo ed incrociare il suo.

- Giselle, ma... hai per caso dimenticato in camera parte del vestito? -

Il fuoco negli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora