L'adrenalina inizia a scorrermi in tutto il corpo e, come sempre scatto in piedi, indosso la giacca della mia divisa ed insieme al resto della squadra mi precipito sull'ambulanza.
È da un anno che lavoro in questa squadra e siamo molto affiatati.
Ognuno conosce le debolezze dell'altro per poter aiutare, non solo il paziente, ma anche i propri colleghi.
Quando arriviamo sul luogo della chiamata rimango interdetta.
Non ho mai visto una scena così.
Maurizio, il nostro Caposquadra, prende il controllo della situazione:
- Giselle, tu e Sabrina prendete lo zaino e il kit emergenze! Luca vieni con me, iniziamo a valutare la scena. Credo che sarà necessario chiamare i Vigili del Fuoco. -
In queste situazioni il mio corpo si isola. Non so come descriverlo. É come se qualcosa dentro di me si spegnesse e non riesco a provare nulla. Come una macchina faccio ciò che mi dicono e che ho imparato al corso di formazione.
Sabrina mi guarda ed insieme corriamo sull'ambulanza. Io prendo lo zaino, é molto pesante e la mia collega é troppo esile per poterlo portare rapidamente. "Lo Zaino" é una mini ambulanza.
Sabrina prende le bombole d'ossigeno e ci dirigiamo immediatamente dal resto della squadra.
- Abbiamo chiamato i Vigili del Fuoco, stanno arrivando. Se qualcuno di voi non se la sente é meglio che torni sull'ambulanza ora. Non ci servono distrazioni! - Maurizio é così, una delle persone più gentili che conosco, ma nei momenti critici, prende il comando e svolge il suo lavoro alla perfezione.
Vedo Sabrina indecisa, il suo sguardo mi dice che vorrebbe restare, ma ha il terrore di sentirsi male durante il soccorso.
- Sabri stai tranquilla, se non te la senti, nessuno ti giudicherà! Se rimani ci sosteniamo l'un l'altra come sempre. - le dico.
- Ce la faccio. -
Alzo lo sguardo e vedo due macchine, una sopra l'altra. Deve essere stato un frontale e, a giudicare dalla posizione delle auto, procedevano anche ad alta velocità.
- Io vado a vedere come sta il ferito della macchina schiacciata, Giselle e Luca cercate di capire in che condizioni si trova l'uomo dell'altra vettura. -
Luca si arrampica sulla macchina e chiama il ferito.
- Signore! Signore, mi sente? Siamo i soccorritori della Croce Rossa. Può dirmi qualcosa? Batta un colpo se mi sente, ma non riesce a parlare! -
D'un tratto sentiamo un rumore, é il segnale, il ferito é cosciente!
Maurizio sta comunicando alla centrale che il suo ferito ha perso conoscenza, i Vigili del Fuoco devono arrivare al più presto!
Ed ecco che sento quel suono, dopo un po' non é più fastidioso, non lo associ più al pericolo, ma alla salvezza.
Non é più un suono spiacevole, é diventato il suono degli angeli, coloro che tentano in tutti i modi di salvare vite.
Durante un'uscita, una signora mi disse:
- Prima di questo momento, ogni qualvolta sentivo una sirena pensavo immediatamente al peggio e, come molti, facevo un segno scaramantico. Da oggi, da quando avete salvato il mio bambino, la sirena sarà il grido dell'angelo. Sarà il segno che una squadra di angeli sta andando a salvare qualcuno. -

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Il fuoco negli occhi
RomansaUna ragazza come tante, divisa tra il lavoro, il volontariato, gli amici e la famiglia. Due grandi passioni: la fotografia e Black, il suo alano. Giselle é una ragazza di 24 anni, ottimista e sempre pronta a cogliere le cose belle della vita. Una gi...