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~ Ora passiamo alla cronaca: una palazzina é crollata in seguito all'esplosione di una bombola del gas.

Ancora non é certo il numero degli inquilini presenti al momento della tragedia. Sul posto sono già operativi Vigili del Fuoco e soccorritori. ~

Nel momento in cui sento la notizia alla radio, inverto la rotta e mi dirigo sul luogo.

Avranno bisogno di una mano, quando ci sono queste disgrazie non si é mai abbastanza ed anche se non si è di turno, chi può corre a dare una mano.

La palazzina non è crollata del tutto e i Vigili del Fuoco continuano a urlare, a scavare, c'é chi sposta le macerie a mani nude e chi cerca di scorgere i feriti, sperando di trovare dei superstiti.

La scena che ho difronte sembra quella di un film. Scendo dalla macchina e mi avvicino correndo.

- Giselle siamo qui! Non hanno trovato ancora nessuno. La palazzina é di 3 piani, 2 appartamenti su ciscuno.

Sembra che all'ultimo piano non ci fosse nessuno. -

Maurizio é già arrivato e mi sta aggiornando. Mi passa velocemente la giacca della divisa di soccorritore per essere riconosciuta e mi ringrazia per essere arrivata in fretta.

- Cosa possiamo fare mentre aspettiamo? -

È la prima volta che vivo una situazione come questa. Non so cosa devo fare...

- Vai da Diego e chiedigli se puoi aiutare. Intanto io preparo i kit di pronto soccorso. -

Diego é il caposquadra dei Vigili del Fuoco, è in piedi su alcune macerie che cerca di far allontanare i curiosi e trovare qualcuno che sappia con certezza quante persone erano in casa al momento del crollo.

- Diego! Cosa devo fare? -

- Aiuta i miei uomini a spostare le macerie, mettiti i guanti prima e stai attenta. La zona non é stabile. -

Prendo i guanti ed inizio a spostare masso per masso.

Dopo 20 minuti sembra di essere ancora al punto di prima.

Saremo più o meno in una quindicina ed ognuno copre una zona precisa.

Mentre scavo sento le voci di Alex e Nathan.

- Qui, venite qui! C'é qualcuno che si lamenta sotto questo masso! -

Vedo Maurizio ed altri soccorritori avvicinarsi a Nathan. Dalle macerie riescono ad estrarre un corpo.

È una donna.

- Il mio bambino é ancora là sotto. Aiutatelo, vi prego aiutate lui! -

È disperata. Non sembra nemmeno sentire dolore, é troppo preoccupata per il figlio.

Mi avvicino e inizio a spostare massi proprio dove hanno trovato la donna.

- Dovresti soccorrere quella donna. Ci siamo noi per questo. -

Nathan non ha nemmeno alzato lo sguardo, ha le mani tagliate, sanguinano come quasi quelle di tutti gli altri pompieri.

- Ce ne sono già abbastanza di soccoritori. Vi do una mano qui, Diego mi ha detto di scavare. -

- Senti qualcosa? Non sento nessun pianto... Il bambino non lo sento! -

Sembra spaventato, quasi sotto shock.

- Nathan continuiamo a scavare, magari ha solo perso i sensi o é troppo spaventato per urlare. -

Le braccia iniziano a cedere, dopo aver sollevato un'infinità di macerie, ma é l'adrenalina che dà la forza di continuare, l'adrenalina, la speranza e la determinazione di trovare i superstiti.

Il fuoco negli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora