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Sono davvero stanchissima e molto molto felice!

Non mi sembra vero di essere qui, sul letto della stanza degli ospiti dei genitori di Nathan.

È stata una giornata a dir poco inredibile; nel pomeriggio Nathan mi ha portata a fare un giro in un paesino subito fuori Parigi. La magia di Parigi si é estesa anche lì, solo con meno turisti.

Fiori e case dai mille colori riempivano le strade e tutto era immerso nel verde di alberi e prati infiniti.

Siamo entrati in un bar della zona e Nathan mi aveva avvisata: avrei conosciuto una persona importante.

Mai mi sarei immaginata che dietro al bancone di quel bar ci fosse proprio Jonathan, suo fratello!

Appena siamo entrati Nathan é andato in bagno, suo fratello si avvicina e mi dice:

- Salve! Sapete già cosa prendere? -

Ed io, senza nessun imbarazzo per via dell'assenza di Nathan, ho risposto.

- Buongiorno a lei! É davvero un paesino incantevole, pensavamo di prendere un caffè e magari una Brioche. -

Con in sorriso bellissimo lui mi fissa.

- Oh, ma sei italiana! Cosa ci fate lontano dalla magica Parigi?  -

Non parlando francese da un po' mi sono gettata a capofitto in una conversazione con il barista. Senza freno gli ho raccontato del nostro viaggio e della mia agitazione per la sera stessa a causa dell'incontro con la famiglia del mio ragazzo.

Dopo qualche minuto Nathan ci ha raggiunti al tavolo, ha abbracciato il barista e, con mia grande incredulità si sono dati pacche sulle spalle.

- Nathan è più bella di come me l'avevi descritta! E di certo non é una ragazza di poche parole. -

Non ci capivo più nulla e probabilmente mi si leggeva in viso confusione.

- Tesoro,  ho il piacere di presentarti mio fratello Jonathan! -

Dire che la mascella mi é letteralmente cascata a terra é un eufemismo!

Avevo appena parlato,  in un francese maccheronico,  con suo fratello, sembrando una ragazza logorroica e paranoica. Gli avevo appena confessato l'ansia di conoscere la sua famiglia! Ma che figura!!!!

- Uhm... piacere Giselle. -

Avevo le guance in fiamme, altro che pompieri ed estintori!

- Hahah, piacere mio! Ma non fare quella faccia, é stato Nathan a voler fare questa scenetta. -

Perfetto, davvero fantastico! Diventerò il pagliaccio di famiglia ora.

- Giselle, andiamo, tanto lo rivedremo questa sera a cena. Volevo solo presentarvi prima. -

La cena con la sua famiglia é stata meno imbarazzante, anche se ovviamente i due stupidotti non si sono fatti scrupoli e hanno raccontato la scena del bar ai genitori.

La mamma ed il papà di Nathan sono stati gentilissimi, hanno sempre parlato in italiano e mi hanno fatta semtire a mio agio in ogni momento.

Ammetto che all'inizio ero tesa ed ansiosa, ma appena ho messo piede in casa sono stata travolta dal loro calore e dalla loro dolcezza. Mi sembrava di essere come a casa mia.

E la serata é passata velocemente, tra risate e racconti.

- Crocerossina, ora che hai conosciuto la mia famiglia, sei più tranquilla? -

Ho le braccia di Nathan avvolte attorno alla vita e la sua testa poggiata al mio petto.

- Dopo l'incontro con tuo fratello, dubito che qualcos altro potesse andar peggio! Ed i tuoi sono strepitosi. Spero solo di piacergli. -

Mi stringe forte e mi bacia il ventre.

- Ti basta sapere che piaci a me. Del resto poco mi importa. E poi non parli male il francese!  -

So che non può vedere il mio volto, ma alzo gli occhi al cielo.

- E non alzare gli occhi eh! Non ti vedo, ma ti sento. Comunque hai conquistato non solo i miei genitori, ma anche mio fratello, il che é raro. -

- Nathan, tuo fratello si deve essere innamorato di me ancora oggi pomeriggio al bar! -

Alza la testa e mi guarda. Non posso fare a meno di sorridergli felice, annegando nel verde dei suoi occhi.

- Io mi innamoro di te ogni volta che ti guardo invece... -

Il fuoco negli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora