14

1.2K 41 2
                                    

Dopo essere stata a cena dai miei, sono più rilassata e serena.

Ogni volta che sto con i miei genitori e mia sorella mi sembra di tornare bambina. Il calore della mia casa e della mia famiglia non può non contagiarti.

Mentre preparavamo la cena, ho raccontato a mia mamma di tutto quello che é accaduto. Come sempre non ha detto nulla, non mi ha giudicata, mi ha solo ascoltata.

Dopo cena ci siamo seduti sul divano a guardare un film.

Black adora venire a trovare mamma e papà e anche gli altri cani dei miei.

Adesso ce ne stiamo tornando a casa.

Sento squillare il cellulare, deve essere un sms di mia sorella. Quando mi fermo ad un semaforo, lo leggo.

《 Tra dieci minuti, al parco difronte a casa tua? 》

Non conosco il numero, ma forse ho capito di chi si tratta.

Parcheggio la macchina, prendo Black e mi dirigo verso il parco. Avrei comunque dovuto portare fuori Black. Così sfrutto l'occasione.

Sotto ad un lampione, vicino all'entrata del parco mi accorgo che c'é qualcuno.

Cammina lentamente e si avvicina.

- Scusa per l'ora, avevo bisogno di vederti. -

È Nathan, lo sapevo. Indossa i pantaloni della tuta e una maglietta grigia. Anche così é bellissimo.

Da quando ho messo piede nel parco il mio cuore ha iniziato a battere ad un ritmo tutto suo. Speravo fosse Nathan.

- Ciao, c'é qualcosa che non va? -

Mi trema la voce. È la prima volta che ci vediamo da soli. E il suo sguardo sembra preoccupato, teso.

- Si, hai tempo 5 minuti? -

Ora sono davvero in ansia. Non lo conosco bene, ma mi sembra insolito per lui comportarsi così,  sembra quasi a disagio.

Gli indico una panchina poco distante e ci avviamo per andare a sederci e parlare.

- Sabrina mi ha detto dove abiti e mi ha dato il tuo numero, spero non sia un problema, ma non ci siamo più visti e avevo bisogno di parlarti. -

Con lei farò i conti domani! Lo sa che odio le "sorprese", per una cosa del genere devo prepararmi.

- Non é un problema. Ma dimmi cosa c'é perchè mi stai facendo preoccupare. -

Mi guarda così intensamente, da farmi sentire sotto una lente di ingrandimento. Il suo sguardo scorre su tutto il mio corpo.

Per andare dai miei mi metto sempre comoda, ho indosso un paio di pantaloni da ginnastica, una canottiera e una felpa leggera. Non proprio un look da urlo.

- Non mi scuserò per quello che é successo al lago. Avevo voglia di baciarti e l'ho fatto. Ma prima che tu tragga conclusioni sbagliate, ti anticipo che tra noi non c'é nulla e non potrà esserci nulla. -

Il mio cuore ha perso un battito. Non mi aspettavo di dover sentire una frase del genere. Non so nemmeno cosa rispondere. Sono delusa, ma al tempo stesso arrabbiata. Chi si crede di essere?! Non può fare ciò che vuole con le persone.

- Cosa ti fa pensare che io credessi che ci fosse qualcosa? Pensi che sia follemente innamorata di te?

Al lago é stato uno sbaglio, non é necessario che ti scusi, ti assicuro che non capiterà più. -

Devo controllarmi. Non voglio urlare, ma sto tremando per la rabbia!

Con le parole mi dice delle cose, con lo sguardo comunica altro.

- Non è stato uno sbaglio, come ho già detto avevo voglia di baciarti e a dire il vero anche adesso ne ho, ma non per i sentimenti, solo per attrazione. -

Non riesco a trattenermi. Mi fa infuriare il suo atteggiamento arrogante e presuntuoso.

In un secondo mi alzo e gli do uno schiaffo in pieno volto.

- Non sono un giochino nelle tue mani, non puoi fare ciò che ti pare con le persone e soprattutto con me! Avrai anche voglia di baciarmi, so solo che io ho una voglia incredibile di prenderti a schiaffi! -

Non posso stare con lui un secondo di più, devo allontanarmi.

Chiamo Black e insieme torniamo verso casa.

Dopo aver fatto una doccia ed essermi messa il pigiama, mi sdraio sul letto, accanto a Black. Non ho sonno, ma devo cercare di dormire.

Mentre sto per addormentarmi mi arriva un sms. Senza rendermene conto scatto in piedi e corro a prendere il cellulare.

《 Non volevo ferirti, solo spiegare come stanno per me le cose.

Ah, visto che peggio di cosí non può andare, mi ecciti da morire quando sei incazzata... N. 》

Oh si sbaglia proprio, peggio di così può andare eccome!

È solo un presuntuoso arrogante.

Non solo non lo sopporto, ora mi ha fatto anche perdere il sonno!

Il fuoco negli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora