Capitolo 2

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Ariana's pov.
Mi sveglio all'improvviso e mi guardo intorno disorientata, questa stanza mi è familiare ma non riesco a riconoscerla. Sono molto assetata, la forte luce che mi ritrovo puntata dritta in faccia non fa altro che bruciarmi agli occhi e aumentare il mal di testa e il lettino bianco su cui sono adagiata scricchiola ad ogni movimento che faccio richiamando l'attenzione di qualcuno.

"Cos'è successo?" Domando confusa, non mi ricordo nulla, sento solo un forte dolore alla pancia.
"Ti sei svegliata finalmente, stavo iniziando a stufarmi di fare il cane da guardia per te. Hai fatto a botte con uno dei prigionieri più temuti qui dentro, Ricky Alvarez, e dopo sei svenuta. Ti ho portata qui e ti sto preparando qualcosa per farti passare il dolore, per ora metti questo." Dice porgendomi del ghiaccio istantaneo. Mi sdraio e lo metto sopra il completo ma entrambi ci accorgiamo che sopra di esso non sarebbe cambiato molto, è quasi inutile.

"Togli quel vestito e metti questa." Dice lanciandomi una sua maglia nera di una taglia enorme.
Faccio cenno di no e inizio a giocherellare con la coperta bianca del letto su cui sono adagiata per il nervosismo. Non capisco come mai lui mi renda così nervosa.
"Se vuoi vai a cambiarti lì dentro." Dice indicando il bagno. Annuisco e mi dirigo lì solo perché fa malissimo e voglio che mi passi, il dolore intendo.
Entro in quel piccolo luogo dove tolgo il completo e metto la sua maglia, stranamente morbida e profumata, lasciando le mie gambe nude, senza pantaloni o cose simili a coprirle.
Esco da lì e Bieber inizia a fissarmi tanto intensamente da farmi arrossire, mi fa cenno di sdraiarmi sul lettino e si avvicina con il ghiaccio in mano.
Appena mi sdraio mi alza di poco la maglia e, sempre continuando a fissarmi, appoggia il ghiaccio sulla mia pancia facendomi scappare un gemito appena il freddo entra in contatto con la mia pelle.

Passiamo qualche minuto fermi in questa posizione con un silenzio imbarazzante finché lui non toglie il ghiaccio e mi guarda intensamente negli occhi.
"Ora va meglio?" Dice mentre mi sfiora con le dita la pancia cercando di non farmi male.
Faccio cenno di no con la testa e una fitta mi fa sedere all'improvviso.
Scatto giù dal lettino e con un balzo felino entro in bagno e inizio a vomitare l'anima.
Bieber arriva un secondo dopo e mi prende i capelli per evitare che si sporchino, lo spettacolo non è dei migliori ma lui resta comunque con me finché non finisco e mi alzo cadendo subito dopo tra le sue braccia sfinita.

Mi alza delicatamente e mi porta in braccio fuori dal bagno per poi appoggiarmi sul lettino.
"Tu non stai per niente bene, oggi starai in casa mia così posso curarti e controllarti senza stare in una stanza scomoda come questa." Dice prendendo in mano la sua giacca e il mio completo per poi fare una veloce chiamata al suo capo.
Mi riprende in braccio e mi porta fino al dormitorio delle guardie, io resto attaccata a lui come un koala non curando tutte le occhiate che mi mandano tutte le oche presenti in questa cazzo di prigione, certo che deve proprio essersi fatto tutte. 
Passiamo di fianco ad una ragazza con i capelli castani scuro e un viso angelico che sembra addirittura una modella, mi guarda con sguardo omicida appena la sorpassiamo e continua a toccarsi  i lunghi capelli come se fosse nervosa oppure irritata.

Finalmente arriviamo al suo appartamento e lui apre la porta rivelandomi un piccolo bilocale con un bagno, una stanza matrimoniale, una sala e una cucina.
Mi lascia sul suo divano dove io mi sdraio e chiudo gli occhi, Nel frattempo mi prepara una tisana e poi mi indica di andare in camera da letto. Dopo aver bevuto, mi sdraio sotto le coperte e richiudo gli occhi. 

Bieber si siede al mio fianco e mi passa la mano avanti e indietro dal collo al bacino come una carezza fino a farmi rilassare completamente.

"Qual è il tuo nome?" Domando. È da un po' che questa domanda mi gira tra la testa e adesso che ne ho avuto l'occasione gliel'ho chiesto.
Lui ridacchia e fa una  smorfia buffa.
"Ti dico come mi chiamo solo se mi dici come ti chiami tu." Sembriamo bambini di cinque anni. 
"Io te l'ho già detto, mi chiamo Dangerous Woman." Ridacchia e mi guarda con i suoi bellissimi occhi color miele.
"Intendo il tuo vero nome stupida."
Non glielo dirò mai.
"A proposito del tuo nome." Un brivido mi percorre la schiena.
"Stavo pensando che è molto scomodo chiamarti sempre solo ed esclusivamente Dangerous Woman perché è troppo lungo e nessun abbreviativo di quel nome mi piace perciò dato che non mi vuoi dire come ti chiami, ho deciso, perchè sei proprio minuscola, che ti chiamerò piccola così sono più comodo." Annuisco nonostante non credo sia una cosa normale,intendo, chiamare così una persona che conosci da poco.
Si gira di spalle, si leva l'uniforme e si mette solo dei pantaloncini rimanendo a petto nudo.
"Oh ti da fastidio se resto così? È che sono abituato e..." Annuisco senza pensarci e solo dopo averlo fatto mi rendo conto della stronzata colossale che avevo fatto, ora non riuscirò a concentrarmi. Ha degli addominali scolpiti e lungo le braccia ci sono dei tatuaggi che percorrono anche parte del petto.

Si sdraia vicino a me e io mi giro dalla sua parte, continuo a guardare il suo petto e senza accorgermene traccio il contorno dei tatuaggi e mi soffermo in particolare sulla croce in mezzo al suo torace.
"Ti piace?" Annuisco sorridente continuando a percorrerlo con il dito. Suona il campanello e purtroppo Bieber deve andare ad aprire, io resto lì immobile finché non lo sento urlare.
"Sono arrivate le pizze!" Quando le avrebbe ordinate? Non si è mosso dal letto da quando siamo arrivati!

Mi alzo e mi dirigo a fatica in cucina da Bieber, mi siedo su uno sgabello e lui inizia ad aprire i cartoni delle pizze che sono esattamente due come noi... strano.
"Come hai fatto ad ordinare una pizza anche per me se non sapevi che sarei venuta qui? Insomma per te l'avevi già ordinata, ma la mia?" Lui mi guarda un po' imbarazzato e si gratta la nuca.
"Giurami che non lo dirai a nessuno okay?" Faccio cenno con la testa incuriosita e lui continua.
"Lo so che non sembra ma... io mangio veramente tanto, prendo sempre la doppia porzione di tutto perché sennò dopo ho ancora fame, infatti qui ci sono due pizze perché in realtà la tua sarebbe la mia seconda..." Scoppio a ridere per il suo "segreto oscuro" del quale nessuno doveva venirne a conoscenza.
Lui continua a guardarmi sorridente e all'improvviso si alza e si avvicina a me.

"E così ti fa ridere, vieni qui brutta bastarda!" Dice iniziando a rincorrermi.
"Uh Bieber mangia come un bisonte!" Lo prendo in giro.
"Tu non puoi fare la guardia! Questo segreto è troppo oscuro per permettertelo!" Scappo da lui e corro per tutta la casa, essendo abituata a questo lui non riesce a fermarmi poiché salto da una parte all'altra del divano e corro avanti e indietro finché non mi trovo in camera sua tra il letto e l'armadio. Lui entra e chiude a chiave la porta, si avvicina con un sorriso malefico e io indietreggio fino a cadere sul letto.

"Questa volta le tue abilità da ladra non ti hanno aiutato vero?" Chiede intrappolandomi sotto di lui.
Si mette sopra di me e mette le mani ai lati della mia testa per non farmi scappare. Ottimo direi.
Mi accarezza la mascella nel punto scoperto dalla maschera, poi muove il suo dito su e giù dalla spalla al collo.
Si avvicina e appoggia la fonte sulla mia, i nostri naso si sfiorano e i nostri respiri si fondono.
Lui socchiude gli occhi e porta le sue labbra a un millimetro dalle mie poi si alza di scatto e si mette le mani tra i capelli.
Pensavo volesse baciarmi e invece non l'ha fatto, peccato mi avrebbe solo aiutato con il mio piano.

"Cazzo! Cazzo! Cazzo!" Urla Bieber.
"Tu vai immediatamente a dormire, io ho ancora un po' di roba da fare."
"Ma io.."
"Dormi!" Urla incazzato nero.
Riapre la porta e va nel salotto mentre io mi metto sotto le coperte bianche del suo letto.
Chiudo gli occhi e piano piano mi addormento con il suo odore nelle narici, un odore misto tra liquirizia e menta.

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Ecco un nuovo capitolo!
Spero tanto che vi piaccia 💞
Vi ringrazio per le 40 visual e al prossimo capitolo.
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