MASK [JARIANA]

Capitolo 3

Ariana's pov.
Mi sveglio sentendo un campanello suonare e mi ricordo di essere ancora nella stanza di Bieber.
Mi giro e lo vedo sdraiato a pancia in giù affianco a me, cerco di svegliarlo per far sì che apra quella maledetta porta così così chiunque sia al di là del muro la smetta di bussare, cosa che fa costantemente da cinque minuti.
Com'è possibile che non lo senta.
"Bieber, stanno bussando!" Urlo nel suo orecchio.
Lui si alza svogliato e mi tira un occhiataccia prima di scendere dal letto e andare ad aprire.
Sento la voce di una ragazza che gli dice qualcosa a proposito di oggi ma non riesco a capire bene, la sua voce è ovattata dalla porta della camera che Bieber ha chiuso apposta.

Quando torna noto che ha con se in mano il kit del pronto soccorso per medicarmi, inizia a cambiarmi le bende e mi prepara un anti-dolorifico per la pancia.
"Piccola, dovrai stare un paio in isolamento a partire da oggi perché hai fatto a botte con Ricky, mi dispiace ma è questo il regolamento." Sbuffo e mi alzo dal letto, non ci voleva questa.
Prendo il completo e vado a cambiarmi nel suo bagno, sistemo i lunghi capelli castani in una coda alta e raddrizzo la maschera che durante la notte si era spostata più a sinistra.
Mi vesto con il mio completo in latex ed esco dal bagno per andare a fare colazione.
Metto dei cereali in una tazza che Bieber mi porge insieme a una bottiglia di latte.
Mangio tutto avidamente, era da un po' che non facevo una colazione come si deve.
Faccio appena in tempo a prendere l'anti-dolorifico che lui con un movimento brusco mi tira per il braccio fuori dal suo appartamento.

"Ma sei incazzato con me?" Domando confusa appena arriviamo a metà di un corridoio.
"No."
"E allora perché sta mattina sei così?" Domando ancora.
"Non sono cazzi tuoi."
"Perché ieri sera hai reagito così e non mi hai baciata?"
"Shh!" Mi mette una mano davanti alla bocca e controlla che nel corridoio intorno a a noi non ci sia nessuno. Per fortuna c'è solo una donna che sta lavando il pavimento, dopo tutto sono le 4:30 di mattino, chi vuole che ci sia in giro.
"Non ne devi parlare con nessuno, intesi?" Dice con uno sguardo di rimprovero.
"Sennò cosa fai?"
"Sennò ti strappo la maschera e ti torturo finché non ammetti anche di avere ucciso tu Marilyn Monroe." Mando giù la saliva rumorosamente e annuisco.

Arriviamo davanti ad una stanza lontana da tutte le altre circondata da diverse guardie, la porta per accederci è aperta ed è piena di serrature, la stanza all'interno è completamente vuota e le pareti sono ricoperte di un qualcosa di soffice e bianco.
"Dovrai stare qui dentro fino a domani mattina." Dice Bieber buttandomici dentro e chiudendo la porta con almeno otto chiavi diverse.
Bene, avrò solo più tempo per sistemare in ogni dettaglio il mio piano per evadere.

Ricky's pov.
Sono stato in isolamento due giorni per colpa di quella puttana di Dangerous Woman, adesso sto andando in palestra per sfogarmi e scaricare la rabbia perché rischio di uccidere qualcuno.
Cammino nel corridoio in direzione delle scale mentre una guardia mi segue e mi controllerà per le prossime due settimane, che rottura di palle.
La guardia in questione è una donna, molto sexy, ha i capelli castani scuri e gli occhi del medesimo colore. È meno alta di me ma mi sta tenendo il polso in una maniera talmente forte che quasi lo rompe. Ha un visino da modella con delle labbra carnose e contornate da un rossetto rosso fuoco.

"Ma sei incazzato con me?" Sento una vice provenire dal fondo del corridoio.
Questa voce mi è familiare...
Ci giriamo in contemporanea e troviamo Dangerous Woman con una guardia, si stanno dirigendo nella direzione opposta alla nostra. La guardia mi strattona dentro una piccola camera, socchiude la porta e mi fa cenno di stare in silenzio ad ascoltare.
"No" le dice la guardia.
"E perché sta mattina sei così irritato?"
"Non sono cazzi tuoi."
"E perché ieri sera hai reagito così e non mi hai baciata?"
"Shh!" Si guardano in torno per capire se c'è qualcuno poi proseguono per la loro strada.
Mentre usciamo dal nostro nascondiglio noto con la coda dell'occhio che la guardia al mio fianco è sbiancata.

"Stai bene?" Le domando, voglio sapere a tutti i costi perché lei ha reagito in questo modo.
"Si." Risponde fredda.
"È colpa di Dangerous Woman vero? È sempre in mezzo., è qui da tre giorni e già non la sopporto, la odio." Lei mi guarda e sorride, credo proprio che il suo punto debole sia quella guardia che sta sempre appiccicata a Dangerous.
Arriviamo alle scale che portano alla palestra, scendiamo e la guardia apre la  porta che ci troviamo di fronte piegandosi e mettendo in mostra il suo bel fondoschiena.
Entro e mi tolgo la maglia, lei resta sulla porta e mi guarda con la bocca aperta, ci credo, ho lavorato molto per avere questo fisico da paura e nessuno mi resiste.
Mi metto dei guantoni e inizio a prendere a pugni un sacco da boxe immaginando che sia la faccia di Dangerous Woman. Inizio a picchiarlo più forte solo al pensiero di poterle spaccare quel bel facciano che si ritrova.

Tiro pugni e calci per una buona mezz'ora finché non mi fermo per una pausa, mi avvicino alla panchina su cui avevo appoggiato la mia maglia e bevo dalla bottiglietta che mi sono portato dietro.
La guardia mi si avvicina con un sorrisetto malizioso e mi si siede sulle gambe. Passa una mano tra i miei pettorali ed io le sorrido.
"Senti..." dice con una voce sensuale.
"Visto che siamo in due ad odiare Dangerous Woman, perché non ci coalizziamo contro di lei?" Io la guardo confuso e lei continua.
"Vedi, la guardia che le sta sempre vicino, è Justin Bieber, il mio ex. Ci siamo lasciati per motivi a me sconosciuti e sono gelosa di lui, insomma, mi piace ancora e vorrei stare con lui di nuovo ma c'è quella gallina in mezzo alle palle. Se io, per caso, fingessi di non vedere mentre tu le fai del male, magari Justin si allontanerebbe da lei perché porebbe credere che lei sia una bugiarda, che ne dici?" Dice passando la mano su tutta la lunghezza del mio petto fino ad arrivare alla cerniera dei pantaloni. Io deglutisco faticosamente e annuisco.
"Magari se la uccidi è meglio."
"Si ma poi io finirò nei guai..."
"Tranquillo ci penserò io a questo..." Dice prima di slacciarmi i pantaloni. Io le salto addosso e le tolgo la divisa, ci siamo solo noi qui, possiamo fare tutto quello che vogliamo.

_________
Ciao ragazzi! So che nessuno
Legge le note autrice ma io sono stupida
E continuo a scriverle comunque.
Mi dispiace se avete aspettato
Tanto ma ho avuto
Dei problemi con il Wi-Fi di casa mia
Perciò non ho potuto pubblicare.
Spero che questo capitolo vi piaccia anche
Se l'ho scritto un po' di fretta. 💞
Ciao e al prossimo capitolo🌚
__________